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  • Filippo
    Membro

    Buonasera Anto4444, accetto le scuse, non c’era comunque NESSUN PROBLEMA.

    Perchè mantenere la Parity Rate: forse perchè siamo “bischeri” e vogliamo comunque rispettare la parola data ( in sede di stipula contratto) anche a costo di volerci male?Perche’ pensiamo che la nostra correttezza alla fine pagherà?

    Perchè quando in BIT mi fermo a parlare con i responsabili di zona di Booking ed Expedia, vengo accolto con entusiasmo e mi propongono nuove azioni commerciali ( e forse contemporaneamente mi prendono anche per il c…..)?

    Lealtà dei Portali nei nostri confronti: fino a che garantiscono un certo numero di prenotazioni ( e di revenue) e correttezza nei pagamenti, bah la si puo’ chiamare sufficientemente lealtà. Perche’ questo concetto andrebbe poi trasportato alle Agenzie tradizionali e alle Ditte commerciali ( per clientela Business). Salutoni

    in risposta a: Gennaio: vera crisi o solo rallentamento? I primi verdetti #17302
    tonycastella
    Membro

    Cari colleghi,

    non si può tornare indietro, ma questa crisi grave, ci fà mettere in discussione tutto, però dobbiamo ragionare in modo + costruttivo, i portali spendono molti denari per fare il loro business, certo oggi pagare anche “solo” il 15% di commissione autorizza a dire che loro guadagnano + di noi (visto che oggi siamo quasi tutti in perdita!), con tutto quello che segue e Anto4444 è un esempio di quello che tutti pensano ma non dicono.

    Conosco le dinamiche economiche dei portali, quindi so che dalla commissione che noi paghiamo bisogna togliere molto, quindi dire che si arricchiscono alle nostre spalle non è proprio giusto.

    e per portare la discussione in un binario + tranquillo credo noi dovremmo sfruttare i portali, si sfruttare la loro visibilità per poi vendere la stanza dal ns sito, non è così difficile, vi interessa?

    saluti

    tony

    in risposta a: Albergatori, attenti a scrivere recensioni false su Booking.com #17301

    Gentile Sig. Leonardo, la invito ad essere più cauto nell’affermare che gli alberghi a cui si riferisce non lavorano con Expedia.

    Le faccio presente che una miriade di siti con grafica e intestazioni diverse da Expedia, reindirizzano le prenotazioni su Expedia.

    Solo per curiosità, se mi dice la città in questione, estrapolo a puro titolo di esempio , sui primi dieci alberghi, degli esempi di siti di prenotazione, che con diversa dizione, riportano sempre ad Expedia.

    Tripadvisor non si propone come sito di prenotazione, ma solamente come sito di recensioni…questo ufficialmente, poi sappiamo tutti che consente di verificare la disponibilità ed effettuare la prenotazione attraverso i siti controllati da Expedia.

    Quindi quelle che lei cita come classifica dei primi 10 posti, non ha alcun senso, visto che ufficialmente non “vendono” prenotazioni, ma informazioni!

    …però…guarda caso gli alberghi e le strutture nei primi posti sono sempre prenotabili tramite un sito specchio di Expedia!

    Tripadvisor ha la logica di consentire al potenziale cliente di reperire informazioni sulla struttura : qualità dei servizi, sensazioni di chi è già stato e giudizi che facciano capire se vale o no la pena prenotare quella struttura.

    Quindi quando Tripadvisr pilota le recensioni, sta in realtà pilotando la prenotazione!

    Provi ad indossare questa visione e si dia una risposta sul perchè una albergo nuovo ha tanta notorietà e magari quello che gestisce lei, non viene trattato nel medesimo modo….

    in risposta a: Gennaio: vera crisi o solo rallentamento? I primi verdetti #17300
    Barbara
    Membro

    Cari colleghi buongiorno e scusate se mi intrometto nella vostra conversazione, ma avrei una domanda da fare a gente competente?

    E’ legale che l’hotel faccia pacchetti con servizi extra hotel tipo biglietti per musei, fiere, parchi divertimento ed escursioni?

    So che tanti lo fanno, ma avrei bisogno di capire cosa dice la legge a proposito? Oppure c’è la neccessità di appoggiarsi ad un’agenzia?

    Grazie per quanti potranno darmi informazioni a riguardo.

    Nel frattempo in bocca al lupo a tutti

    in risposta a: Social Network, terra di conquista per i viaggiatori business #17299

    Nel caso della valutazione di un prodotto, così come un processo,la figura del TERZO ESTERNO è fondamentale, perchè considerato un super partes disinteressato e così in ogni social network la parola di chi “dice la sua in merito a qualcosa che ha esperenziato personalmente e con la quala non ha collegamento economico” è molto preziosa, oltre ad avere maggiore credibilità se appartenente a una comunità di cui facciamo parte e condividiamo le regole. E’ come chiedere ad un ristoratore come cucina, “oste com’è il vino” e questo è il sito istituzionale dell’hotel, ben altro è pescare un cliente uscente e chiedergli come ha mangiato, ancor meglio farlo con CENTINAIA ANZI MIGLIAIA di clienti uscenti. Il social network genera social opinion e l’insieme delle social opinion genera credibilità di un certo fatto.

    Per quanto riguarda un hotel è fondamentale tenere sempre sotto monitoraggio la propria immagine aziendale descritta da terzi e cercare di implementarla al meglio, cercare che le persone raccontino belle storie sul suo conto e le raccontino agli altri e quando un nuovo utente riprende il racconto, è importante che ne segua il filo. Se ho una bella sala colazione ogni utente aggiungerà nel suo commento un nuovo dettaglio che ne sottolinea e riconferma agli occhi degli altri il concetto di bellezza, e all’aumentare dei commenti, il concetto si solidifica e si fa vero.

    Un bel progetto che stiamo cercando di portare avanti (e che ad esempio travelocity ha gia fatto utilizzando myspace) è quello di portare la propria struttura allo scoperto, inserirla su my space su facebook e trattarla come un “artefatto animato” diciamola “struttura golem”, tale struttura puà essere a questo punto costruita dall’hotel, ma una volta online è pronta a ricevere nuove costruzioni o decustruzioni, deve quindi essere di cristallo, trasparente, senza crepe, per porter accoglieri i contributi degli utenti e per mostrarsi come ufficiale nel suo essere lanciata dalla proprietà ma anche maggiormente veritierea nel suo farsi manipolare dai clienti, tutto quello che ne viene è pubblicità gratuita e credibilità.

    in risposta a: Commenti agli articoli di Booking Blog #14874

     In una situazione di crisi economica come quella attuale, gli allarmismi sono all’ordine del giorno e sono sempre di più, in Italia come all’estero, le imprese che adottano misure preventive drastiche se pur non del tutto motivate e spesso anche controproducenti, tagliando solitamente le spese relative ai dipendenti e ai viaggi di lavoro.

    Il network americano USA Today ha appena dichiarato che negli Stati Uniti sarebbero il doppio del previsto le imprese che nel 2009 taglieranno la spesa destinata ai viaggi d’affari in risposta alla situazione economica incerta.

    in risposta a: Social Network, terra di conquista per i viaggiatori business #17314
    Anto4444
    Membro

    una sorta di passaparola evoluto insomma..

    interessante..

    in risposta a: Albergatori, attenti a scrivere recensioni false su Booking.com #17313
    Leonardo
    Membro

    Di fatti, io non sto dicendo che TA è fonte di verità assoluta, e che non ha alcun tipo di contatto con expedia e soci, ma posso dire che anche alberghi che non hanno un contatto diretto con expedia possono avere buoni giudizi, poi certo alcuni possono essere più favoriti di altri, come dicevo in un mio precedente posto su Hotels.com ha alcuni commenti che non ritrovo su TA quindi TA filtra i commenti, mi piacerebbe sarebbe con quale metro di giudizio effettua questa discriminazione…

    e poi per toccare un argomento terra terra se io non ho un contratto diretto su expedia da loro le prentazioni non le ricevo, ma le riceverò dal soggetto con cui ho un contratto, mi spiego con nomi e cognomi se io lavoro esempio con Hotel.de e loro mi danno la possibilità di apparire su expedia, io ci sono su expedia (in 325 pagina senza foto, descrizione in italiano etc etc), ma le prenotazioni se mai le dovessi ricevere le ricevo con intestazione Hotel.De e questo vale per tutti i portali, worldseller, tour operator etc etc le è mai capitato di riceve un voucher di un TO con cui lei non ha un contratto diretto ma pagabile da uno in cui lei lo ha? quindi il classico specchietto per le allodole funziona solo con chi ha il contratto con expedia, come la vecchia pubblicità per molti ma non per tutti…

    e poi un’ultima cosa lei è stato alla BTO di Firenze? se non ci è stato le consiglio di visitare il loro sito: http://www.buytourismonline.com e vedere se riesce a trovare la mail di un responsabile di TA che ha partecipato come relatore così può inviare a lui le sue domande se non lo trova me lo faccia sapere che da qlc parte ce l’ho ancora

    Saluti

    vitti79
    Membro

    Buonasera a tutti.

    Come catena alberghiera garantiamo la parity ai third parties solo sulla best available rate. Sul sito proprietario proponiamo invece alcune tariffe con restrizioni (minimum lenght of stay, prepaid).

    Ieri mi è stato fatto notare da un importante distributore online che dobbiamo garantire la parity anche su queste tariffe concedendole anche a loro visto che le possono gestire.

    Io non sono molto d’accordo… voi che ne pensate?

    Grazie

    vitti79
    Membro

    poichè tripadvisor appartiene a expedia, mi pare tutto molto chiaro…

    Visto il periodo “un po’ fiacco”, aggiungo anch’io per la prima volta il mio commento cercando di non ripetere quanto già scritto da altri.

    La rate parity è una condizione imprescindibile se si vuole lavorare in maniera proattiva con i portali in destinazioni dove c’è un panel competitivo molto ampio (Diverse considerazioni sarebbero da fare in situazioni dove la concorrenza è limitata a 10-20 strutture sull’intera destinazione), a prescindere dall’etica professionale che c’è alla spalle. La RP ed il volume di vendite influisce eneormemente sul ranking dell’albergo all’interno del portale ed ovviamente il ranking influisce sulla visibilità dell’albergo. Se un hotel risulta ben visibile sui portali principali, automaticamente aumenterà anche le proprie vendite dirette tramite booking engine diretto.

    Una marcata convenienza tariffaria sul sito diretto, alla lunga produce inevitabilmente un abbassamento del ranking sul portale e di conseguenza la visibilità dell’hotel, e così via.

    Questo è il mio punto di vista sulla rate parity anche se sono ben consapevole dei grossi costi che questo comporta.

    Per quanto riguarda i controlli che fanno i portali, questi riguardano soggiorni di 1,2,3,4 notti – trattamenti (BB o RO) – politiche di cancellazioni – presto di amenities offerte!!! Dal’tronde anche loro mettono a disposizione tutti gli strumenti per poter offrire parità tariffaria o di condizione in breve tempo, cosa che gli operatori offline non fanno.

    Booking engine: esistono eccome strumenti che permettono la gestione di condizioni legate ad un min stay, prenotazione anticipata, condizioni particolari, etc. Altrettanti che ti permettono di vendere servizi aggiuntivi come ristorante, spa, garage, etc.

    Ovviamente ognuno ha la sua caratteristica, interfaccia grafica e condizioni contrattuali (commissioni/fisso annuale). Lavorandoci bene a livello intranet si ottengono ottimi risultati. Per citarne alcuni, Synxis, Simple Booking, Leo Fusion (testati personalmente).

    Gentile Vitti79,

    In merito a parità tariffaria mi sembra una corretta osservazione. Certo è che se faccio un “PACCHETTO” tre notti con bottiglia di vino, fiori in camera e sconto del 25%..bè a quel punto che lo devo andare a fare da tutti i miei portali intermediari? E se ne produco uno al giorno di pacchetto? Oggi mi gira di farlo con il tour, domani con i cioccolatini, dopodomani con lo spumante, la vespa a noleggio, la bicicletta etcc..

    E’ anche vero che proprio vista la tendenza al ribasso delle tariffe i portali stanno aggredendo il segmento degli ADDONS (o servizi aggiunti) come da qualch giorno booking ha inserito la possibilità di gestire i servizi aggiuntivi, buono per noi perchè possiamo vendere prima del viaggio qualcosa al cliente, quindi nel suo momento di sogno/pianificazione della esperienza di viaggio, buono per Loro perchè riescono a prendere la commmissione su venduti collegati alla camera ma fino a ieri gestiti come solo guadagno dell’hotel.

    S.

    in risposta a: Albergatori, attenti a scrivere recensioni false su Booking.com #17305

    Secondo me questo accanimento nei confronti di Tripadvisor è decisamente eccessivo. Da frequentatore e recensore per quanto riguarda la mia sfera privata, devo dire che non ho mai avuto alcuna censura delle mie recensioni positive e negative. Allo stesso modo, posso asserire con sicurezza che ci sono alberghi che pur essendo listati nelle prime posizioni su TA, non sono listati sui siti expedia e hotels.com

    Certamente expedia, essendo proprietaria del sito TA, farà di tutto per cercar di convogliare le prenotazioni tramite i propri canali, ma questo esula dalla veridicità delle recensioni.

    Se poi si volesse asserire su altri criteri tipo il ranking sul sito, classificazione delle strutture in base ad un obsoleto sistema della nothstar, le autorecensioni degli hotel, se ne può parlare…ma credo si tratti di un altro capitolo.

    Qualcuno ha citato le recensioni dei ristoranti; mani nei capelli! Sebbene TA non abbia alcun ritorno economico, ci sono delle situazioni a dir poco imbarazzanti che possono fare il bello ed il cattivo tempo per un locale scaltro o meno. Ma questo è un altro capitol ancora.

    Saluti,

    in risposta a: Gennaio: vera crisi o solo rallentamento? I primi verdetti #17306

    Una sola considerazione: alla luce delle difficile situazione di mercato in cui ci troviamo, trovo assolutamente irragionevole la politica di rialzo delle commissioni richieste da alcuni portali per l’anno 2009. Condizioni che a mio avviso non vanno accettate così come non è da accettare il rialzo dei prezzi da parte dei fornitori.

    Per Barbara

    Biglietti per mostre e musei (per quanto ne sappia io) li puoi integrare e vendere liberaramente in un pacchetto. Diverso il discorso per escursioni o molti tutti lo fanno ugualmente, ma potresti incorrere in sanzioni in fase di verifica.

    Anto4444
    Membro

    1. rispondo punto punto:

    1) la parola data in sede di contratto probabilmente non considerava neanche il fatto che fossimo obbligati a mantenere la parity anche sui canali diretti dell’hotel. Quando abbiamo letto il contratto molti non hanno neanche capito cosa si intendesse esattamente. Stessa tariffa su internet, ok, ma non si immaginava che si dovesse estendere il discorso anche ai canali diretti. Anche se in effetti una volta con Expedia (uno dei primi portali) non c’era la clausola parity ma best rate guaranteed..

    2)La nostra correttezza non paga e non pagherà mai. (a meno di un grosso regalo di natale dai vari portali che escludo) I buoni nel commercio come sempre se lo prendono in quel posto. Tesi per esperienza e dimostrata da più eventi.

    3)Gli agenti sono programmati per fare quello, buon viso a cattivo gioco. Tu quando vai in bit sembri veramente importante, salvo poi ridersela sotto i baffi quando conti alla mano con tanto di calcolatrice e penna su una camera venduta a 100 euro togliendo Iva (10%) commissione (25%) e offerta promozionale (almeno 10%) si coprono giusto i costi di gestione. Loro gioiscono xkè gli rimane quanto noi se non di più, in più gli facciamo aumentare il mercato (più clienti a loro = più guadagno a loro = più lavoro per noi ma con margini ridicoli = noi apparentemente contenti xkè vendiamo, ma in realtà conti alla mano meglio prendere i gruppi a 20 euro in doppia, tanto vale andare sui gruppi che vendere a prezzo di gruppo a singoli)

    4)La lealtà? mi viene in mente il mitico G.Gaber. La lealtà ha una certa assonanza con libertà, e non è star sopra un albero a non far nulla ma è partecipazione. Dobbiamo agire per garantire la lealtà commerciale e il potere che ci spetta. Ora come ora siamo in una morsa di parole in inglese che attanagliano le nostre notti: Sort Order, Delisting, Parity Rate, Competitor view, Conversion, Revpav, promotion, special offer, Package… AAAAAAAAAAAAAAAAAAAAHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHH BASTA!!!!!!!!!!

    E tutti questo chi favorisce? LORO non noi!!!!!!

    Tutti noi albergatori, qualcuno magari anche laureato, ci si lasciamo ingannare dalla loquacità, dalla preparazione su dati statistici degli agenti di zona, ci facciamo conquistare dalla loro fantomatica consulenza salvo poi non aprire gli occhi e non capire quanto stanno lavorando per quanti pochi soldi..

    Dico sempre, CONTENTI VOI..

    Eh si che di solito sono le donne che hanno una predisposizione a soffrire e pazientare. Invece qui non c’è distinzione di sessi, tutti sono mortificati allo stesso modo. Ma il bello è che spesso siamo anche contenti. D’altronde quelli di booking ti riservano accoglienze da celebrità, tanti complimenti, ti regalano una borsa di nylon e addirittura tutte le penne che ci servono.. Ma siamo contenti cosi.. Amen

    Ah mi sono dimenticato delle agenzie tradizionali e le ditte.. magari avessimo i margini che ci rimangono con loro.. magari.. spesso capita di andare fuori con una tariffa su un portale che è più bassa della netta che prendo con alcune agenzie.. pensa te. Appena me ne accorgo ovviamente correggo ma per dire dell’abilità di questi caimani nel raschiare i nostri margini..

    cmq è divertente parlarne..

    saluti

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