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27 Febbraio 2009 alle 09:55 in risposta a: Gennaio: vera crisi o solo rallentamento? I primi verdetti #17330
Anto4444
MembroSono un po’ deluso sinceramente dai riscontri che ho avuto in questi pochi giorni su questo blog, anche se in realtà in parte me lo aspettavo (non sono mai stato bravo in politica). In teoria sono tutti d’accordo con me ma in pratica a tutti vanno bene le cose come stanno, forse vi manca un po’ di mordente (moderatore hai visto che mi sono auto corretto?) un po’ di determinazione per portare a fondo qualcosa di non scontato. Forse avete una forte avversione al rischio. Cmq credo che con questo lungo post si possa dire concluso il discorso.
Riccardo fracassi,
Dici bene con l’occupazione non si pagano i fornitori! Ed è proprio quello che dovrebbero capire tanti albergatori.
Guardi Fracassi e con questo rispondo anche a Filippo io sono una persona pratica che ha studiato a lungo e conosce bene il settore perché ci sono nato e vissuto dentro. Io non sono un benefattore, sono un imprenditore che come primo obiettivo ha quello di ricavare il massimo dalla sua impresa. Io lavoro più di ogni altro mio dipendente e i miei dipendenti sanno a quanto io ci tenga xkè si capisce proprio che il lavoro mi piace. Ma sanno ancor prima che lo faccio otre che per passione per soldi. Sarò materiale e poco etico? Può essere, ma la realtà è questa. Voglio essere leale con tutti i miei collaboratori e con tutti i miei intermediari. E lo sono. Voglio fare i miei interessi e se questi coincidono voglio fare anache gli interessi della categoria. Non voglio combattere con il coltello fra i denti con l’albergo vicino a me per una guerra suicida, non voglio stare inerme a guardare intermediari che velocemente stanno diventando troppo potenti. Faccio e perseguo gli interessi miei e di chi ha i miei stessi obiettivi.
La piccola premessa era necessaria per voi che giustamente con tanto lavoro (forse poco in questo periodo) da fare leggete troppo velocemente quello che scrivo.
Io non ho mai detto che sto facendo una guerra contro gli intermediari on-line, non ho mai detto che voglio che vengano eliminati ho detto alcune cose tutte legate da un unico filo conduttore che sta alla base del ragionamento.
Io struttura ricettiva, grazie alla risorsa primaria, che è il vero magnete attrattivo del turista, divento un anello importantissimo della filiera produttiva, divento il tassello indispensabile e indiscutibilmente necessario affinché la risorsa primaria sia fruibile e affinché tutta una lunga filiera alle mie spalle possa lavorare. Io voglio che esista la filiera, ma voglio anche che la filiera abbia ben in mente che senza di me non potrebbe esistere. L’attrazione più bella del mondo senza di noi (noi strutture di accoglienza) non potrebbe essere utilizzata e ammirata da nessuno. Senza di noi che con il nostro piccolo monopolio territoriale siamo indispensabili, il turismo non esisterebbe.
(Altra piccola premessa che si rendeva necessaria per meglio capire)
Detto questo analizzando la situazione attuale vedo tutt’altra cosa. Vedo pochi/ pochissimi albergatori che abbiano fatto propria questa grande verità. Vedo tanti albergatori che a causa di periodi difficilissimi si sono umiliati e mortificati xkè più in grado di valorizzare il loro lavoro. Non riescono più a creare valore aggiunto, si accontentano di briciole per lasciare molto in pasto a intermediari evoluti come i portali on-line. Si sentono dire dalla Brambilla che manca competitività e qualità delle strutture ricettive. Dopo il sesso c’è il turismo sul web. E il turismo on-line è in mano ed è stato in mano a poche aziende internazionali.
Io non faccio discorsi per il benessere collettivo, faccio discorsi puramente di parte e per il benessere dell’albergatore ai danni di chi fa la voce grossa al momento dettando regole e facendo comportamenti non proprio corretti. Se la volete vedere come una battaglia allora battaglia sia, ma se questa è battaglia tutto è battaglia.
Ha detto bene Fracassi che forse non aveva ancora capito il succo del discorso, io voglio proprio contrattare il prezzo! Voglio contrattare e soprattutto avere un potere contrattuale maggiore, voglio essere io a dettare le regole o quanto meno non subirle semplicemente.
Lei Fracassi la matematica la conoscerà anche bene (anche se di fatto si ostina a non dimostrarlo) ma forse la politica economica un po’ meno, il mondo è cambiato, internet è cambiato, una volta pochi erano gli alberghi con un sito internet, ora sono tutti. Una volta era difficile trovare un albergo su internet, poi con l’avvento dei motori di ricerca è diventato più facile. Una volta non c’erano i portali on-line, tanto di cappello a chi li ha inventati (vd. Microsoft). Grazie a loro oggi il turismo si è diffuso sulla rete, grazie a loro ma sempre con il nostro sudore. Senza di noi loro non sarebbero esistiti. Ora sono sempre importanti anche perche sono sempre più grossi, ma siamo sempre noi che li facciamo lavorare, siamo noi che abbiamo i mutui per pagare gli immobili, loro pagheranno anche tanto di pubblicità su internet e in altri vari modi, ma siamo sempre noi che ci stiamo dietro. Siamo noi che ci svegliamo alla mattina alle 6 per essere al lavoro alle 7 a lavorare al meglio per accogliere i clienti. Loro sono importanti perché danno visibilità ma se non ci fossero noi avremmo sempre la sveglia alle 6 per andare a lavorare, avremmo sempre il televisore che si rompe al sabato sera e il tubo che ha la perdita d’acqua nel corridoio. Loro, se non ci fossimo noi sarebbero a fare altre cose.
Io pretendo e rivendico la mia importanza contrattuale e la mia giusta ricompensa. Nella mia piazza proprio oggi ho fatto una riunione con altri importanti colleghi e ci siamo soffermati sulla difficoltà del settore che sta vivendo in questi periodi, le strutture che sono in difficoltà sono molte e alcune hanno già chiuso o venduto l’attività. Io quando vedo queste cose e penso agli enormi profitti dei portali on-line capisco molte cose, capisco cose che non si capiscono ai seminari di web marketing, capisco che bisogna cercare di fare qualcosa al più presto. Marzo sarà durissimo per alcuni di noi. E noi/voi state a discriminare sui costi di marketing che i portali devono subire, quasi come se loro facessero questo per noi e si sacrificassero veramente per fare pubblicità al nostro albergo. Avranno 10 uffici larghi come la mia scrivania dove avranno un computer e un agente di zona, avranno qualche centinaio di ragazzi sottopagati ai call-centre e poi tutto il resto fuori dal nostro paese. Tante spese in computer certo e tante spese in pubblicità, ma vi siete mai chiesti se quella pubblicità e quei computer non ci fossero cosa accadrebbe? Nulla (per noi). Se credete che i clienti del vostro albergo vengano perché spinti dalla pubblicità dei portali allora credete ad una favola. Il vostro albergo prima era vuoto e ora è pieno? No e allora.. credete che l’avvento dei portali abbia creato nuova domanda turistica? Se lo credete vi sbagliate, ha solo favorito un cambiamento nelle modalità di consumo e ha trasferito gran parte della clientela che utilizzava le agenzie tradizionali al canale virtuale. Non hanno favorito il turismo hanno cambiato le abitudini dei consumatori turistici ma non per questo si devono prendere loro tutto. Hanno avuto il merito di anticipare le necessità d’acquisto della gente ma il merito della loro accoglienza e della fruibilità delle località mondiali è sempre e solo nostro. A Cesare quel che è di Cesare. Ripeto i portali vi hanno fatto diventare ricchi? No, anzi maggiore concorrenza tra strutture e un tendenziale abbassamento dei prezzi. Loro si invece che sono diventati ricchi. Parte della ricchezza che spetterebbe a noi è stata trasferita a loro. Senza motivo se vogliamo, o cmq ora che con internet si può fare tutto, basta un elenco di hotel di una località con i rimandi ai siti ufficiali il gioco è fatto. Povere le agenzie di viaggio tradizionali invece.. loro sono state spazzate via dai portali on-line.
Cmq dai mi sembra che la discussione si possa chiudere qua. I lati positivi ci sono, maggiore visibilità come dicono tutti, ma parliamone, con tutta questa visibilità state guadagnando di più? Io no.. non so voi.
Quello che c’era da dire l’ho detto, gli aspetti negativi sono tanti e anche quelli sono stati detti. Siete voi, anzi noi che dobbiamo agire. Dobbiamo decidere se sperare in qualcosa di meglio o se va tutto bene cosi.
Io prevedo cmq una riorganizzazione della struttura delle agenzie on-line nei prossimi anni, ormai hanno capito anche loro che lo strumento che le ha fatte diventare ricche (internet) potrebbe rivoltarsi contro al loro business in poco tempo. Si inventeranno qualcos’altro ai danni nostri, xkè non possono solo e sempre aumentare le commissioni.. vedremo.. stay tuned
Cmq non posso non rispondere direttamente a Filippo, io la mia battaglia non l’ho vinta e probabilmente non la vincerò mai. Anche xkè se facessi come dici te (come tra l’altro ho già sperimentato) da solo non otterrei nulla. Se bastasse la mia volontà stai sicuro che non sarei qui a spiegarvi il mio pensiero. Serve anche la vostra di volontà, la mia da sola non basta. Il mio potere contrattuale se pur valevole di un terzo dei posti letto della piazza in cui opero non è sufficiente.
saluti
PS. HotelsVerona.com Ho pensato un più approfonditamente alla sua proposta, direi che sia a dir poco geniale, complimenti!! In questo modo si favorirebbe davvero la concorrenza nel mercato dei portali on-line e si garantirebbero margini fissi e consapevoli agli alberghi! Veramente ottima idea, ho visto che anche lei è multi-unit, faccia sentire la propria tesi anche sulla sua piazza e spero per lei che riesca a trovare riscontro! La parity sul netto sarebbe un’ottima base di partenza..
27 Febbraio 2009 alle 14:12 in risposta a: Clausole di Rate Parity degli intermediari: come essere più competitivi sul sito ufficiale senza inf #17329vitti79
MembroIn definitiva, questa tariffa con restrizioni e sconto la devo per forza grantire anche a loro? O gli devo garantire soltanto best available rate?
Mi stanno ricattando…
Non se hanno il dirittto di farlo.
27 Febbraio 2009 alle 15:01 in risposta a: Gennaio: vera crisi o solo rallentamento? I primi verdetti #17328Leonardo
MembroAnch’io sono d’accordo con Tiribocchi e Faggioli, sul fatto di ribassare le nostre tariffe, xò a mio avviso stiamo diventando mosche bianche, la politica del ribasso è quella che ti permette di essere più avanti nei portali, con questa crisi, tanti clienti guardano il prezzo e dopo la qualità, quindi io per mantenere una certa qualità/servizio certe tariffe non le pratico e vado dietro sempre più dietro nei ranking dei vari portali quindi ke scelta mi rimane? certo è anche ovvio che prima o poi la situazione si stabilizzerà però fino ad allora?
per Anto4444 da me ci sono alberghi 2 stelle che fanno 25 euro a camera!! su booking nonostante abbiamo una media di giudizio del 3.5 sono in prima pagina. Penso che ogni commento sia superfluo
27 Febbraio 2009 alle 19:48 in risposta a: Gennaio: vera crisi o solo rallentamento? I primi verdetti #17331Riccardo Fracassi
MembroMi fa piacere sapere di poter contare su qualcuno su questo blog che mi possa dare lezioni di matematica e di politica economica! In effetti non mi ero accorto che le dinamiche fossero cambiate…ecco perchè il telex non scarica più le prenotazioni! Il fatto di constatare che ci sono molti più alberghi che hanno un sito internet rispetto a quando lo ha creato lei la fa un esperto di politca economica? Laurea ad honorem ad Anto4444. Non ch’io me la sia presa, ma per spiegare un concetto, non c’è bisogno di esordire che qualcuno non ci capisce nulla per poi parlare di cose ovvie.
Credo che se lei avesse iniziato con dei toni più moderati ed in maniera più costruttiva la sua battaglia, avrebbe trovato maggior supporto alle sue osservazioni. In tutte le cose ci son pro e contro. Dialogando spesso si riescono trovare soluzioni che da soli mai si sarebbero raggiunte. Criticare in maniera costruttiva porta a maggiori risultati, sparare a zero secondo me no! Parlare di negoziazione di condizioni è senza dubbio un punto importante, ma di difficile realizzazione. Purtroppo siamo tante piccole realtà e tra l’altro concorrenti. Magari questo può essere un punto di partenza affinchè un giorno a livello di associazione di categoria si definiranno delle linee guida. Questo forum potrebbe essere un valido punto di partenza.
Capisco che lei ed i suoi colleghi siate preoccupati per i mesi a venire, lo sono anch’io. Non è certo la commissione che devo riconoscere agli intermediari che mi spaventa. Mi spaventa l’assenza di domanda (che non è certo internet o chi ci opera che la farà risvegliare) combinata alla guerra di prezzi che ci auto-produciamo; questa sì che riduce i margini operativi.
27 Febbraio 2009 alle 20:06 in risposta a: Clausole di Rate Parity degli intermediari: come essere più competitivi sul sito ufficiale senza inf #17332Riccardo Fracassi
MembroI contratti parlano di tariffe e promozioni, percui credo proprio si debbano garantire anche se ci sono pareri discordi. tra l’altro min stay + sconto è stato inventato proprio dagli operatori online, visto che la tecnologia glielo ha permesso. Il ricatto è sempre pronto, ma conosco casi di hotels miei conoscenti in cui, in seguito a contrasti, l’albergatore ha avuto la meglio. Con un po’ di coraggio e motivazione…
27 Febbraio 2009 alle 20:12 in risposta a: Crisi internazionale: le aziende tagliano i viaggi di lavoro #17333Riccardo Fracassi
MembroDi questo c’eravano già accorti senza che USA Today ce lo dicesse! La domanda è crollata, l’unica arma che ci rimane è di vendere bene quel poco che rimane. La competizione tariffaria porta solo alla riduzione del revenue e non così automaticamente ad un aumento dell’occupazione.
28 Febbraio 2009 alle 01:11 in risposta a: Gennaio: vera crisi o solo rallentamento? I primi verdetti #17338Anto4444
Membro25 euro a camera su booking?? Noooo.. non ci credo!! Sta scherzando spero!!
Cmq la sua domanda e i suoi dubbi sono pertinenti.
Filippo è cosi però, la grinta ce l’ho eccome ma sono realista e una contestazione come la mia non fa la differenza. Ci vuole maggiore partecipazione. Da solo l’ho già fatto ma i risultati sono stati deludenti. Non si ottiene nulla xkè parlo con gente che non conta nulla (gli agenti di zona). Inoltre non riesco a creare nessun effetto di emulazione, zero proprio. Cmq anche la sua idea è corretta, andare a cercarsi i clienti è di sicuro cosa buona. Mi impegnerò anche su questo punto 🙂 Magari visto che ha più esperienza di me potrebbe darmi dei consigli.
A Riccardo Fracassi che si è un po’ risentito dico, non si preoccupi non la volevo offendere. Mi spiace che si sia offeso. Mi scuso per la frecciatina. Ma di fatto non era per offendere, ho ribadito il fatto che lei sulla politica economica ignora i fondamentali (l’importanza chiave delle strutture sull’intera filiera produttiva) e le evoluzioni (il grosso potere dei colossi on-line a fronte di una sudditanza delle strutture ricettive). Si sofferma sui costi che hanno questi oligopoli più che sui loro margini, si sofferma solo sulle scelte (sbagliate anche secondo lei) di prezzo degli albergatori senza guardare il perché si è arrivati a tanto e senza guardare chi incentiva tutto cio, poi non si preoccupa della concentrazione spaventosa di potere ormai ridotta a pochi attori.. poi non ricordo più. Quindi la sua visione di politica economica è ristretta, non pensa ai motivi per cui si è arrivati alla situazione di oggi ne ai suoi risvolti futuri. Guarda gli effetti apparenti ma non ciò che sta dietro. Cmq faccio mea culpa e ribadisco che la frecciatina me la potevo risparmiare.
Certo anche è che lei non può ridurre il mio discorso in una banale constatazione sul telex vero? Se no con questa affermazione dimostra anche poca attenzione nella lettura. Lei riassume la mia tesi di politica economica con il telex e la diffusione dei siti internet!!
E poi tutto quello che ho detto è ovvio per lei? Ma lo dimostri allora! continui la lettura, legga e rilegga le righe seguenti e anche quelle precedenti, mi dimostri che dico ovvietà, lo dimostri a tutti i pochi (credo) lettori di questo blog. Ha la sua occasione per cercare di ridicolizzarmi, ma lo faccia per favore. Io ne sarei felice, sarei felice perché vorrebbe dire che ho imparato qualcos’altro in più (come da sempre dico, solo quando sarò morto avrò smesso di imparare). Dico ovvietà? Bene, anzi benissimo. Mi illumini d’immenso.
E’ bello e spesso interessante quando si dicono le cose che si pensano. Se lei ritiene che io sia anche arrogante lo dica, non mi interessa xkè mi interessa ciò che dovrà dire dopo. Dovrà argomentare il discorso per dimostrare di aver ragione e far sentire il suo interlocutore una schiappa e solamente arrogante. Mi piacciono le discussioni cosi schiette. Poi sono uno che ammette se il suo interlocutore ha ragione. Poi odio veramente il buonismo. E poi sinceramente.. che noia..!!
Non mi faccia riscrivere per la mille millesima volta la tesi, abbia un po’ di onestà intellettuale se la vada a rileggere e mi dimostri le ovvietà della mia bella laurea ad honorem.
Spero che moderatori capiscano lo sforzo che sto facendo per rimanere più polite possibile (prometto di incentivare le argomentazioni e di lasciar perdere la caciara = flame). Grazie
Saluti
Antonio
28 Febbraio 2009 alle 01:21 in risposta a: Come gli UGC ed Social Media possono aiutare l’hotel a raggiungere le prime posizioni nei motori di #17334Anto4444
MembroMolto interessante questo articolo. Complimenti.
Ci sono un paio di nodi da sciogliere, in particolare i commenti negativi. come gestire sul proprio sito ufficiale commenti che potrebbero danneggiare l’immagine del brand? basterebbe non pubblicarli dicono in molti, ma poi avere solo giudizi positivi o non troppo negativi darà credibilità al nostro sito?
boh..
28 Febbraio 2009 alle 10:35 in risposta a: TripAdvisor, Booking, Expedia – le responsabilità legali della diffamazione online #16901AllaDolceVita
MembroTripadvisor è un sito ingannevole e non è web 2.0.
Lo dimostra il fatto concreto, che non interagiscono con chi pone loro domande: provate a cercare un numero di telefono, una sede sociale, ed un responsabile dei dati sensibili ex Dlgs 196/2003 sul sito ufficiale italiano…non sono resi noti!
Tripadvisor è lo specchietto per le ellodole di expedia.
Tentano di offrire delle informazioni sulle strutture turistiche con il solo intento di pilotare le prenotazioni verso i siti che percepiscono anche ben oltre il 30% sull’importo totale che pagherà il viaggiatore!
Naturalmente tutti i siti di prenotazione che vengono proposti fanno capo direttamente o indirettamente ad Expedia! ( provare per credere: aprite una pagina di ricerca generica su una destinazione e vi saranno proposti una serie di siti tramite i quali poter effettuare la prenotazione!!!)
Nella versione inglese di Tripadvisor scrivono “Get the truth and go” ( ed è una falsità perchè non possono certificare che ciò che è scritto è confacente all’accaduto, che sia reale e soprattutto che a scrivere sia un vero cliente della strutturra e non un concorrente, un burlone o la stessa struttura!!!), mentre questo non lo affermano nella versione italiana scrivendo un più generico “consigli di viaggio”!!!
Inoltre listano le strutture senza nemmeno ricevere la liberatoria per pubblicare , denominazione, foto, descrizione ed indirizzo in palese VIOLAZIONE della legge sulla privacy!
28 Febbraio 2009 alle 12:33 in risposta a: Gennaio: vera crisi o solo rallentamento? I primi verdetti #17336aldo
MembroSono d’accordo con Anto4444, sinceramente non riesco a capire il valore aggiunto creato nel turismo dai portali on line di prenotazione, sono semplicemente degli intermediari che raccolgono informazioni esistenti e le rivendendono a terzi a peso d’oro. Agevolano il contatto tra turisti e gestori delle strutture ricettive ma non vedo grandi vantaggi nè per gli uni nè per gli altri, l’unico lato positivo per il turismo in generale è la spinta ad una concorrenza sulla qualità del servizio indotta dai commenti degli ospiti pubblicati ma è evidente che potrebbe essere metta in atto senza bisogno di pagare il 25% su ogni prenotazione. La vera rivoluzione della rete è la riduzione della distanza tra chi produce informazioni e chi le riceve ed è paradossale che proprio nel settore turistico, uno dei più frequentati, questo passaggio sia appesantito inutilmente.
28 Febbraio 2009 alle 13:01 in risposta a: Come gli UGC ed Social Media possono aiutare l’hotel a raggiungere le prime posizioni nei motori di #17335sfarinel
Amministratore del forumCiao Anto4444,
ti sconsiglio di pubblicare esclusivamente i commenti positivi eliminando quelli negativi.
Suggerisco invece a tutti i nostri clienti albergatori di utilizzare il commento negativo come un’importante opportunità.
Rispondere SEMPRE ai commenti negativi è la via migliore per dimostrare ai propri ospiti una grande attenzione nei loro confronti.
Se il commento negativo è giustificato, parlarne apertamente riconoscendo i propri errori ed impegnandosi a non ripeterli è di gran lunga il modo migliore per instaurare un rapporto di fiducia con il lettore che percepisce la comunicazione come autentica e sincera.
Spesso una recensione negativa può trasformarsi in positiva, se accompagnata da un adeguata risposta da parte dell’hotel.
Guarda ad esempio un paio di recensioni (negative) su TA alle quali l’albegatore ha risposto tempestivamente cambiandone di fatto la prospettiva:
Il consiglio è di rispondere sempre, anche quando la recensione è solo parzialmente negativa come ad esempio in questo caso:
Saluti,
Sergio
P.S. grazie per i complimenti.
28 Febbraio 2009 alle 14:35 in risposta a: Gennaio: vera crisi o solo rallentamento? I primi verdetti #17337InItalia.it
MembroSalve Aldo,
a mio avviso dire che i portali di prenotazione non servono è come dire che le agenzie di viaggio non servono o i supermercati non servono.
I portali di prenotazione forniscono all’utente un servizio ad alto valore aggiunto consentendo di comparare centinaia di hotel, poter consultare le review di altri ospiti, utilizzare servizi di geolocaliazzione, confrontare velocemente prezzi e servizi etc etc
In quasi tutti i settori dove c’è una vasta offerta e una vasta domanda ci sono intermediari che a fronte di investimenti (pubblicità, personale, uffici…) chiaramente chiedono la loro commissione.
Naturalmente ognuno è libero di non usarli, ma se li usano è perchè ne hanno un ritorno 🙂
Buon lavoro,
Tommaso Trani
P.S. chiaramente essendo un responsabile del portale di prenotazioni alberghiere InItalia.it il mio giudizio è di parte, ma non penso lontano dalla realtà vista la crescita del settore.
28 Febbraio 2009 alle 18:46 in risposta a: Come gli UGC ed Social Media possono aiutare l’hotel a raggiungere le prime posizioni nei motori di #17341Anto4444
MembroEh si è facile a dirsi ma più difficile a farsi..
Insomma non è proprio cosi immediato che semplicemnte rispondendo alle recensioni negative si risistemi tutto.. Se uno dice che la camera non era come se l’aspettava, che secondo lui sono camere piccole e non molto pulite cosa vuoi dirgli?
Va bene gli dici che avrebbe dovuto dirlo cosi si cambiava la camera, ma di fatto si ammette che il cliente aveva ragione e il messaggio che passa è che le camere sono piccole e non molto pulite. E questo come ben saprai è veramente soggettivo, magari si aspettava una camera di 25 metri quadrati e magari è un maniaco dell’igiene. Nella realtà la tua camera è normale e pulita secondo i normali standard, però il messaggio che è passato è negativo.
Ma in verità concordo con quello che hai detto, sottolineo solo il fatto che lo strumento è interessante e allo stesso tempo pericoloso. Le recensioni positive sul sito proprietario non sono ritenute cosi in considerazione come quelle su di un sito terzo. Insomma, parliamoci chiaro come piace a me: ti pare che gli albergatori lascino pubblicare recensioni negative sul loro sito? magari lo fanno per un paio di volte, ma alla lunga non sono cosi polli da farsi rovinare con le loro stesse mani.
Se noti quei 4 alberghi cosi avanti che hanno pensato di far mettere i commenti ai clienti, lasciano scritte solo recensioni positive.. Insomma quando vedo quelle robe li mi metto a ridere, e come me faranno in molti.
ciao
Antonio
1 Marzo 2009 alle 00:48 in risposta a: Gennaio: vera crisi o solo rallentamento? I primi verdetti #17339Riccardo Fracassi
MembroCaro Anto4444,
non sono così permaloso e non mi son di certo offeso per le sue affermazioni, ma vorra ovviamente accettare la mia risposta alla sua provocazione, visto che di provocazioni ne sono pieni i suoi post.
Indipendentemente dai moderatori, sinceramente il tono dei suoi interventi è decisamente cambiato negli ultimi 2 post, e la cosa può solamente portare a convenire su alcuni punti e a creare qualcosa di utile per tutti. Mi dispiace esser sceso sul piano del sarcasmo, anche se non è mia intenzione, tanto meno stile, ridicolarizzare nessuno, ma ammetto non mi sono piaciuti alcuni suoi commenti su altri colleghi più giovani che hanno espresso il loro punto di vista.
Lei si aspetta lumi da me? Difficile, ma ci proverò! I compiti gli ho fatti e ho riletto tutti i sui interventi di questo thread. Più li rileggo, più non capisco dove voglia arrivare. La sua tesi che suppone di aver scritto mille volte, io sinceramente non la capisco. Il titolo di questo thread è “Gennaio, vera crisi…”; leggendo e rileggendo i suoi interventi, sembra che per lei la crisi sia dovuta ai portali che rubano marginalità e diventano ricchi. Si inizia con expedia che prende un tot di commissione, poi ce l’ha con booking che ne prende la metà, ma le offre meno servizi, perché si deve caricare le promozioni con restrizioni da solo.
Parla di sconti aggiuntivi su tariffe commissionabili o nette, che riducono la marginalità dei famosi 100 euro, quando nessun contratto glielo ha mai imposto.
Perché compiange le agenzie tradizionali a cui internet ha sottratto parte del lavoro? Non riconosceva anche a loro una commissione? Magari solo per il semplice fatto di aver fatto una telefonata!
Il canale GDS non lo considera? Una transazione andata a buon fine comporta costi pari a circa il 23%. Cosa fanno per meritarselo?
Quanto è disposto a pagare per un’intermediazione commerciale? Quanto spende per rendere facilmente reperibile il suo hotel su google? Non la disturbano i costi da sopportare per una buona indicizzazione e per aver un buon sito web? Conosco relatà che si sono volute sganciare dalla logica dei portali ad alto costo, ma le garantisco che girano decine di migliaia di euro a google.
In tutta sincerità, io (come credo altri lettori di questo blog) condivido con lei molte idee e concetti di base; trattasi ora di riorganizzare le idee e buttare giù qualcosa di più costruttivo al di là delle mere % di commissione o vincoli contrattuali. Mi sembra di aver letto diversi spunti interessanti che dovrebbero essere sintetizzati e ridiscussi uno ad uno. Invito Mr. Sfarinel a cogliere gli elementi più propositivi e riportali in un nuovo thread che esuli dalla polemica. Tutti quelli che leggono e scrivono su questo blog hanno ben compreso l’importanza di internet per il proprio business, altrettanto sapranno l’importanza del ruolo dei portali. Impariamo a sfruttarli al meglio…!!
A disposizione per qualsiasi confronto.
Saluti
1 Marzo 2009 alle 01:23 in risposta a: Gennaio: vera crisi o solo rallentamento? I primi verdetti #17340dott_stefano_tiribocchi
PartecipanteDa semiesterno vorrei sfatare il mito del portali a commissione=ladroni di soldi.
Un portale a commissione ha due principali funzioni:
1) prendere il cliente nel mare di internet
2) portarlo all’acquisto delle camere
due banali concetti dietro i quali c’è un mondo.
in merito al concetto 1, prendere i clienti sul web è oggi molto difficile, innanzitutto la guerra per i posizionamenti organici è molto dura e i costi per i posizionamenti a pagamanto molto alti, proviamo noi con il singolo albergo a posizionarci con “rome hotel” in organico o in a pagamento e poi vediamo quanto ci costa ogni transazione a buon fine.
2 portarlo all’acquisto delle camere, il portale richiede una INTERFACCIA usabile dall’utente con dietro un lavoro di programmazione e grafica enorme, oltre che di usabilità, non a caso ad esempio il sito di booking.com cambia ogni settimana un dettaglio, cosa a noi quasi invisibile ma che ha delle variazioni sugli untenti finali grosse.
poi ci sono i commerciali poi ci sono le persone al call center e al reparto gestion dei reclami, i traduttori (che ci fanno il sito in 20 lingue) programmatori, grafici, marketing etc etc..
ma tutta sta gente se ci porta lavoro la vogliamo pagare?
Ora da qui è anche vero che le commissioni sono al limite, come dico sempre io se do il 25% percento a qualcuno mi deve venire a checckinare lui i cliente, comunque ritengo che fino al 20% di commissione il costo del portale sia giustificato, per tutti i suoi sforzi di commercializzazione e pubblicizzazione della nostra struttura, inoltre i mezzi che usano i portali sono gli stessi che potremmo usare anche noi, potremmo farci il sito in 20 lingue, fare il payperclick con google, ottimizzare il sito, e tutto questo ci permette di equilibrare la percentual di camere che riusciamo a venderci da soli con quelle che è bene ci aiutino a vendere gli intermediari.
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