kong88nhacai1
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17 Aprile 2009 alle 18:39 in risposta a: Albergatori, attenti a scrivere recensioni false su Booking.com #17419
crmpartners
MembroBeh, ho letto con attenzione il post e soprattutto i commenti collegati. Il caso mi interessa sotto il versante del customer care. Io ho ad esempio avuto esperienze deludenti di contatto con il customer care di GOOGLE in merito al loro servizio ADWORDS (basta cercare su google “customer care google” e vedrete che nella prima SERP trovate il link che rimanda al caso), risolte dopo ripetuti mesi di tentativi di interloquire con persone reali e non con sofisticati sw di text mining.
Non vorrei che le multinazionali americane quando arrivano da noi prendano la brutta abitudine di adeguarsi ai “bassi livelli” dei costumi italici in quanto al trattamento dei clienti.
Signor responsabile de “alla dolce vita” mi faccia sapere l’esito della sua vicenda.
18 Aprile 2009 alle 18:18 in risposta a: Twitter vs Facebook: ancora pochi gli Italiani che scambiano tweets #17421dott_stefano_tiribocchi
PartecipanteInternet è il presente del turismo.
La deflazione del settore alberghiero è il presente.
La reperibilità di informazioni totali e certe su un hotel è il presente.
Il valore del servizio è solamente una, seppure molto importante, variabile che interviene nelle determinazione del prezzo, ce ne sono poi altre dieci.
Ryanair è un modello low cost al quale sarà difficile arrivare, poichè ad esempio una delle leve incidenti sul prezzo è la locazione, quindi un hotel a fontana di trevi non rasenterà sgoglie di prezzi di uno alla periferia di roma. Poi tra hotel di trevi con simili peculiarità è una lotte. comunque il revenue non va assimilito all’abbassamenti di prezzo, il revenue è abbassamento e innalzamento, cioè oscilazzione ragionata di prezzo.
19 Aprile 2009 alle 09:46 in risposta a: Twitter vs Facebook: ancora pochi gli Italiani che scambiano tweets #17422Duccio Innocenti
Bloccatocondivido pienamente Dott. Tribocchi.
oggi chi investe nel web ed in formazione sul corretto utilizzo di tutte le possibilità che offre Internet, chi propone un buon prodotto/servizio e riesce a proporlo al prezzo giusto, al momento giusto ed al cliente giusto… è destinato a vincere come molti hotel che conosciamo.
chi invece pensa di sottrarsi a tutte queste dinamiche, temo che stia perdendo una grande occasione !
la citazione più diffusa di chi non crede a queste nuove dinamiche è “io faccio questo mestiere da 30 anni…”
Buona Domenica a tutti,
Duccio Innocenti
sfarinel
Amministratore del forumA gennaio abbiamo pubblicato un articolo dedicato al caso delle recensioni del Yasawa Island su TripAdvisor sollevato da Martyn Kelly di Travel Trends, un’interessante riflessione sulla qualità e la veridicità delle review pubblicate da TA.
Oggi vi riproponiamo gli ultimi sviluppi della vicenda e vi riportiamo le reazioni di TA alle dichiarazioni di Kelly.
21 Aprile 2009 alle 21:13 in risposta a: Twitter vs Facebook: ancora pochi gli Italiani che scambiano tweets #17423Francesco Aniballi
MembroMi trovo d’accordo con sia con Tiribocchi che con Anto, nella misura in cui la gestione del prezzo deve per forza di cose essere dinamica ed estremamente flessibile sia in aumento che in diminuzione, ma è necessario (ma spero bene che questo sia un must per tutti) riepire il RM di contenuti tangibili dal cliente, ovvero da un servizio oltre le attese. In questo però, mi trovo in una posizione differente, in quanto il servizio offerto è totalmente slegato dal prezzo:
– una doppia a 49, 59, 69 €, che sia in giornata di alta o bassa occupazione/stagione, ha la stesso diritto al servizio di una venduta a 150
– a tariffa bassa non corrisponde servizio scadente
– a tariffa alta non corrisponde servizio alto
Ad ogni tariffa, ogni cliente, ogni stagione, ogni singolo possante va riservata la giusta cura, quella fatta di gesti piccoli e sorprese, di cortesia, di cordialità, di sorriso, di soddisfazione.
Tutto questo, non incide sui costi, ma soprattutto non ha prezzo!
22 Aprile 2009 alle 14:44 in risposta a: Twitter vs Facebook: ancora pochi gli Italiani che scambiano tweets #17428dott_stefano_tiribocchi
PartecipanteGentile Francesco, concordo, spesso nel mercato romano si sentono cose del tipo – sala colazione in orario di chiusura – “so finiti i cornetti e il cliente ne vuole altri, con quello che paga andasse al bar!”
Il set di servizi corollario della semplice funzionalità della camera, e quindi tutti quei servizi che da licenza corrispondono ad una determinata classificazione di numero di stelle devono necessariamente essere dispensati a tutti i clienti in egual misura, indipendentemente dal prezzo pagato, poichè hanno eguale diritto dato dall’acquisto della stanza all’interno di una determinata struttura classificata.
Tra l’altro Il sorriso come insegnano ad ogni corso alberghiero, non costa nulla.
Per quanto riguarda i servizi aggiuntivi o add-ons la nuova tendenza del mercato è nella modularità e scorporo dalla tariffa, quindi se io non faccio colazione la mattina perchè pagarla? se non uso la piscina perchè pagarla?
S.
22 Aprile 2009 alle 18:16 in risposta a: Twitter vs Facebook: ancora pochi gli Italiani che scambiano tweets #17424andreacellerai
MembroCondivido le riflessioni che avete espresso, sono convinto che il web ha cambiato le regole del gioco sulla prenotazione dei servizi Turistici, e questo
accadrà sempre con maggior peso.
Se analizzate i volumi di un albergo “X”, sia in termini di fatturato che di prenotazioni, noterete che anno dopo anno mentre i Tour Operators hanno ormai iniziato un percorso discendente, i turisti che prenotano self made attraverso i portali aumentano consistentemente.
A mio modesto parere il prezzo che oscilla con l’occupazione e l’analisi dei competitors è inevitabile e porta risultati, è ovvio che questa strategia è valida quando i dati storici determinati in occupazione, ricavo medio e rev-par sono una fonte continuamente valutata e non ultimo il rapporto qualità prezzo che la struttura è in grado di proporre e questo anche in termini di reputation.
andreacellerai
MembroIl mondo è bello perchè è vario, come il concetto di rapporto qualità-prezzo,credo che ognuno di noi debba conoscere esattamente il costo di ogni tipologia di camera che deve vendere e sulla base di questa conoscenza fare le proprie strategie di vendita, conoscere il costo del prodotto prima di venderlo è essenziale, saper vendere al prezzo migliore altrettanto.
lorenzo
MembroSecondo Google, il “networking” è destinato entro il 2012 a diventare la seconda attività online più diffusa al mondo, superando addirittura lo shopping, la comunicazione via e-mail e l’intrattenimento.
I siti UGC e i Social Network hanno cambiato il modo di navigare: tutto ruota intorno alle conversazioni-interazioni. Gli interlocutori si moltiplicano e le relazioni “one-to-one” sono diventate “one-to-many”, cosicché mai prima d’ora si è concretizzata la possibilità di diffondere tanto velocemente e con tanta ampiezza una notizia o un evento.
23 Aprile 2009 alle 07:50 in risposta a: Twitter vs Facebook: ancora pochi gli Italiani che scambiano tweets #17426Filippo
MembroBuongiorno. Condivido assolutamente quanto detto da F. Aniballi. Se non possiamo mantenere ( ormai questo e’ un dato evidente ) le tariffe, anzi le dobbiamo quotidianamente modificare, FONDAMENTALE e’ invece mantenere la stessa qualità di servizio a prescindere dalla tariffa pagata dal Cliente. Se ci mettiamo anche a differenziare la qualità dei servizi per noi e’ veramente finita. Insisto sulla qualità del nostro prodotto, mantenerla al massimo delle proprie possibilità di categoria ed ubicazione hotel. Sorprendere sempre il Cliente, o comunque farlo sentire esclusivo, senza considerare la tariffa. Saluti
23 Aprile 2009 alle 13:14 in risposta a: Twitter vs Facebook: ancora pochi gli Italiani che scambiano tweets #17427andreacellerai
MembroA proposito di guerra dei prezzi:
Vi sembra giusto pagareda parte degli alberghi commissioni del 3% ad American Express?
Curioso dei vostri suggerimenti
23 Aprile 2009 alle 15:07 in risposta a: Twitter vs Facebook: ancora pochi gli Italiani che scambiano tweets #17430Anto4444
MembroIo vorrei farvi riflettere sul problema del Revenue Management.
La crisi ci sta trascinando dentro il baratro della deflazione. La crisi unita alla nuova moda del RM è matematicamente una condanna a morte.
La domanda non c’è signori albergatori non xkè le vostre tariffe sono alte ma xkè non c’è nessuno che viaggia. Il RM vi direbbe di abbassare le tariffe per rispondere alla richista dell’offerta, in questo modo vi state allacciando la corda intorno al collo. La state preparando bene con meticolosa cura e precisione.
Spero che la crisi duri poco se no arriverà qualcuno che ci farà cadere dallo sgabello su cui eravamo ancora appoggiati.
Se non torna la domanda i prezzi continueranno a scendere e la gente si aabituerà com’è successo per i biglietti aerei alle tariffe basse.
Per favore pubblicatemi i post..
23 Aprile 2009 alle 15:09 in risposta a: Twitter vs Facebook: ancora pochi gli Italiani che scambiano tweets #17429Anto4444
Membroormai quando cerco un biglietto aereo vado di tanto intanto a vedere on-line i prezzi, sono abiituato a trovare l’offerta a 0,99 cent o 10 euro massimo, se vedo 30 euro aspetto xkè mi sembra un furto!!
Ma aspetta, ho detto 30 euro un furto?
Meditate gente meditate..
23 Aprile 2009 alle 15:21 in risposta a: Twitter vs Facebook: ancora pochi gli Italiani che scambiano tweets #17433Anto4444
MembroTiribocchi add.ons?? Rayanair fa pagare ogni cosa, credo che da qui a poco farà pagare anche il WC (e non sto scherzando).
Bella cosa se andassimo in questa direzione anche noi? a me no.
Sono appena tornato da Mogliano veneto, la conferenza è stata interessante e il Prof Jan Van der Borg dell’università Cà Foscari ha fatto il solito intervento brillante ma ad un certo punto ha prospettato un futuro florido per l’Extralusso e il Low Cost. Sono rimasto preoccupato..
Sinceramente spero che si stia sbagliando. La middle class secondo lui è destinata a soffrire..
Bene questo per dire che voi e noi stiamo andando verso il low cost. Tariffe sempre più basse, che prima o poi dovranno essere seguite da un servizio sempre minore, si comincia con il togliere mezzo turno al bar poi piano piano si cambia set di cortesia per uno più economico e cosi via.. ci si sta dentro abbassando i costi ma la qualità e il servizio diminuisce. Tutto diventa extra da pagare.
Però in tutti gli intervendi precedenti e in tutti quelli successivi si è parlato di qualità qualità qualità…. BENISSIMO..
Ma come con questi margini?
23 Aprile 2009 alle 15:24 in risposta a: Twitter vs Facebook: ancora pochi gli Italiani che scambiano tweets #17432Anto4444
MembroAh il prof ha parlato di necessaria salezione Darwiniana delle strutture turistiche tra le altre cose..
Non è collegata al RM ma nel blog del calo dei prezzi è un argomento interessante su cui poter discutere.
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