Buzz marketing: attenti alla pubblicità occulta

leggi l’articolo completo...Il passaparola su social network, blog e forum, generato su commissione dalle aziende attraverso i propri dipendenti o collaboratori per promuovere il brand, può essere considerato pubblicità occulta? Se l’azienda o l’autore non dichiarano apertamente che si tratta di un messaggio promozionale, sì.

In America il “buzz marketing” o “word-of mouth marketing” (WOMM), è già diventato uno strumento promozionale largamente diffuso tra le aziende per generare un passaparola virale sui propri prodotti o servizi, ma da oggi la Federal Trade Commission, che si occupa di monitorare e garantire l’osservazione delle regole nel commercio, ha imposto l’obbligo della “trasparenza”.

Dunque, se le affermazioni e le recensioni rilasciate su blog e social network (commissionate da aziende) non risultano dichiaratamente come messaggi promozionali, sono da considerarsi automaticamente pubblicità occulta e per tanto perseguibili per legge con multe fino a 11 mila dollari.

D’altronde il cosiddetto “Astroturfing”, ovvero le azioni pubblicitarie di aziende che pagano collaboratori o dipendenti per rilasciare commenti e recensioni positive solo apparentemente spontanee sul proprio brand on-line, in USA sono già punibili da qualche mese (vedi articolo di Booking Blog Avviso agli albergatori: le recensioni false sono bollate e perseguite legalmente).
 
 

Il Web si regola con un proprio codice etico

Fortunatamente, sul web i comportamenti scorretti sono facilmente riconoscibili e subito denunciati: gli utenti, a cui non piacciono i messaggi pubblicitari travestiti da dichiarazioni spontanee, sono infatti i primi a mettere al bando questi comportamenti.

In un’interessante puntata della trasmissione “Essere e Avere” di Maria Luisa Pezzali su Radio 24 del 10 ottobre scorso, , dedicata proprio al “buzz marketing” e alla pubblicità occulta on-line, il professor Giuliano Noci, docente di marketing al Politecnico di Milano, spiega come si sia venuto a creare sul Web un “forte autocontrollo e un codice etico interno. Cominciano a comparire dei codici di auto condotta, dei principi valoriali che il mondo della rete tende a condividere”, specie quando si parla di prodotti che possano condizionare i comportamenti da’acquisto.

Di seguito un estratto dalla trasmissione di Radio 24 “Essere e Avere” del 10 ottobre 2009:

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Se volete ascoltere l’intera trasmissione ed altre puntate di “Essere ed Avere”, visitate la pagina del programma sul sito di Radio 24.