Come rilanciare le spa nell’hospitality post Covid

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Un centro benessere all’interno di una struttura ricettiva è una facilities di pregio, spesso indizio di un servizio di lusso e promessa di esclusive esperienze.

Eppure la pandemia non ha certo risparmiato il segmento wellness, anzi: gli spazi spesso esigui delle saune e l’impossibilità di aerazione hanno tacciato le spa di veicolare la proliferazione di batteri.

Un’accusa sicuramente infondata, almeno nella maggior parte dei casi, eppure rea di un colossale calo degli accessi. Come riporta e.Hotelier, il magazine specializzato Allure segnala una severa flessione, con oltre il 30% di aziende fornitrici di servizi spa costrette a valutare seriamente la chiusura.

Tutto ciò come si riverbera sull’hospitality? Sono tanti gli hotel di lusso con un centro benessere interno o con collaborazioni con partner wellness, dunque su di loro grava una certa responsabilità. Gli albergatori hanno infatti il potere di dare nuovo slancio ai servizi benessere a lungo bistrattati, sia a beneficio dell’intero settore, sia per riattivare una preziosa fonte di revenue per il proprio spa hotel.

 

Focus sull’igiene

 

I viaggiatori 2021 non vedono l’ora di fare le valigie e lanciarsi in nuove avventure, senza troppi piani e desiderosi di concedersi nuovamente le coccole dell’hotel life. Tra i maggiori trend segnalati dagli esperti, figura la necessità quasi fisica di fughe rigeneranti, per godersi finalmente il meritato relax e lasciarsi alle spalle un anno da dimenticare. Le premesse per una nuova età dell’oro delle spa ci sono tutte, dunque. Eppure, a ben indagare nella mente del traveller di oggi, non possiamo ignorare un lascito fondamentale della pandemia, tuttora tarlo incessante nei nostri pensieri. La garanzia di pratiche per un’igiene infallibile orienta tutta la nostra routine ed è imprescindibile ago della bilancia nell’organizzazione di un viaggio.

Del resto, l’assoluta igienizzazione degli ambienti è da sempre principio fondamentale di un’esperienza wellness degna di questo nome, ed oggi diventa davvero irrinunciabile. Se volete trasmettere questi valori e rassicurare i potenziali ospiti, comunicate le misure adottate in modo chiaro ed evidente sul vostro sito e sugli altri canali ufficiali. Una buona strategia potrebbe essere la partnership con aziende leader nel settore delle pulizie o la dotazione di certificazioni autorevoli. Un’altra strada percorribile è quella di stabilire collaborazioni con realtà del settore medico, in modo da spostare il focus sulla certezza dell’igiene clinica e dei benefici concreti dei trattamenti offerti dal vostro hotel. Prendete spunto dal Grand Hotel Panoramic di Montecatini Terme, che offre pacchetti con sedute di inalazioni, supportate dai pareri autorevoli dei medici, quali metodi efficaci nel ridurre i rischi di contagi.

 

Salute e benessere olistico

 

I viaggiatori si congedano da un anno stressante come pochi altri, in tutto il mondo e sotto molteplici punti di vista. Questa stanchezza può rivelarsi un fattore positivo per i centri wellness e gli hotel del comparto: la ricerca di soggiorni per distendere finalmente le menti affaticate sarà una manna, se saprete coglierne le potenzialità. Gli hotel saranno infatti visti come isole di pace e silenzio, dove placare l’ansia, svettata ai massimi storici a livello globale, secondo il notiziario britannico Sky.

Come fronteggiare al meglio l’attuale trend? Proponendo pacchetti mirati al miglioramento della salute fisica e mentale, in una concezione di benessere olistico, che inglobi pratiche come la meditazione, la cromoterapia e lo yoga. Ciò non toglie che una certa parte della vostra offerta possa concentrarsi sui servizi di cosmesi, ma la disponibilità di pacchetti wellness a 360° è probabilmente la strategia migliore per rilanciare oggi il vostro spa hotel.

 

Alta qualità dei trattamenti

 

L’acme raggiunto dallo stress del viaggiatore medio, unito alla scrupolosa attenzione alle misure di igiene e sicurezza, esige un’attenta selezione dei partner spa del vostro hotel. Orientate la scelta verso player autorevoli, in grado di fornire una gamma limitata di trattamenti, ma di alta qualità. Si tratta oggi di un’opzione preferibile rispetto alla proposta di un più ampio menu di servizi, che però, per la legge dei grandi numeri, nell’esecuzione potrebbero risentire in fatto di qualità. Meglio allora pochi trattamenti, ma testati più volte e a prova di falle. Less is more? In questo particolare momento storico sì, come la semplicità diverrà il mantra, secondo le previsioni, di molte altre aree della gestione alberghiera. Tornate alle basi, rivedete i fondamenti dell’arte di accogliere, assicuratevi che ogni ospite post Covid si senta a suo agio, coccolato, protetto, piuttosto che inondato di facilities a disposizione

Massima igiene, attitudine al benessere olistico e semplicità nell’offerta. Seguendo queste linee guida iniziate ad organizzare il perfetto rilancio del vostro spa hotel. Gli ospiti desiderosi di coccole wellness quest’anno non mancheranno sicuramente!