kong88nhacai1
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25 Febbraio 2009 alle 18:09 in risposta a: Gennaio: vera crisi o solo rallentamento? I primi verdetti #17308
Anto4444
MembroTiribocchi,
Per il discorso strumenti vendite interessi vari ho gia scritto un post che risponde alle suo abiezioni.
Cambiando discorso: sei d’accordo con me che il mercato turistico on-line sta gradualmente andando verso una condizione di mercato monopolistico? E si d’accordo con come che ciò non potrà giovare a nessuno? Ormai quanti player sono rimasti sul mercato? Troppo pochi, più aspettiamo a far sentire la nostra voce più diventeranno grassi e quando lo saranno troppo non riuscirà a spostarli più nessuno.. purtroppo.
Dobbiamo agire..
Ci sono tantissimi modi, basta decidere quale e andare fino in fondo.
Tonycasella
Ma mi dica, i conti li fa quando si metti davanti al software per aggiornare i portali? (vabbè io non lo uso ma do le indicazioni) si è mai reso conto che su una camera venduta a 100 euro togliendo i costi il margine è ridicolo?
Come possiamo neanche immaginare di aumentare la qualità delle nostre strutture con costosissime ristrutturazioni se abbiamo margini cosi risicati?
Ma mi dica lei che conosce bene i loro costi, mi dica quali sono gli investimenti che devono fare? Quanti dipendenti hanno i portali? E poi mi dica anche per completezza il loro fatturato e i loro profitti. Poi li confrontiamo con quelli di un albergo di medio alta categoria e facciamo un bel confronto, che dice, se la sente?
25 Febbraio 2009 alle 18:16 in risposta a: Clausole di Rate Parity degli intermediari: come essere più competitivi sul sito ufficiale senza inf #17307Anto4444
MembroVitty
Cosa vuoi che ti dica? Hai ragionissima, loro pretendono che sia cosi perché ne hanno tutto l’interesse. Cmq non possono pretenderle sia ben chiaro, il contratto prevede di garantire la stessa tariffa per tipologie di camere uguali, quindi se tu cambi la policy di fatto quella non è la stessa tipologia che vendono loro quindi non sei tenuto a rispettare nulla.
Certo che se poi passeranno ai ricatti allora il discorso cambia, loro lo fanno spesso, ti minacciano subdolamente e quasi sempre l’albergatore accetta le nuove condizioni.
Sta a te decidere cosa fare.
25 Febbraio 2009 alle 20:21 in risposta a: Clausole di Rate Parity degli intermediari: come essere più competitivi sul sito ufficiale senza inf #17320Anto4444
MembroTiribocchi
ma mi fai venire i brividi.. ADDSON??
ti fai mangiare il 20-25% anche sui servizi aggiunti? ma scusa sei un albergatore no-profit?
altra dimostrazione che con la crisi purtroppo vince sempre il pesce più grande..
Regalategli anche una delle poche nostre armi (pur contraddittoria) per rendere più conveniente il nostro sito.. Sfarinel ha fatto anche un thred apposta sull’argomento (da me criticato tra l’altro) e voi fate giusto giusto il contrario? Boh.. non vi capisco!
continuate cosi, fra poco faranno anche il franchising e voi vi affilierete, poi con la prossima crisi vi chiederanno di entrare nella gestione e voi accetterete e poi vi acquisteranno l’immobile. E allora tutti a casa a guardare la tv.
Io la metto un po’ sul ridere ma c’è da piangere!!
25 Febbraio 2009 alle 20:24 in risposta a: Clausole di Rate Parity degli intermediari: come essere più competitivi sul sito ufficiale senza inf #17319Anto4444
MembroRiccardo,
ma con marcata convenienza cosa intendi? 10% è marcata? 5%? 15%?
specifica se no dici tutto e nulla.
26 Febbraio 2009 alle 09:25 in risposta a: Gennaio: vera crisi o solo rallentamento? I primi verdetti #17315Riccardo Fracassi
MembroChe si stia andando verso una situazione monopolistica è un po’ esagerato, oligarchica forse più corretto. E’ anche vero che dietro ci sono investimenti in tecnologia e mktg considerevoli che non tutti possono permettersi. Stanno comunque nascendo anche nuove realtà online più specializzate in turismo di nicchia che a mio avviso stanno facendo bene.
Riguardo all’osservazione della camera a 100 euro e dei costi che sinstanno dietro, è una scelta puramente dell’albergatore! Nella mia esperienza, non ho mai ricevuto alcuna pressione da operatori online a ribassare il prezzo di vendita. Il ribasso a cui assistiamo è causato essenzialmente da scelte personali degli albergatori che innescano un vortice da cui faremo assai fatica ad uscire.
26 Febbraio 2009 alle 10:10 in risposta a: Gennaio: vera crisi o solo rallentamento? I primi verdetti #17318Anto4444
MembroOligarchia, bene allora è tutto a posto vero? È contento che ci sia oligarchia?
Di quali nuove realtà sta parlando?
La scelta dell’albergatore è caldamente consigliata dall’agente di zona. L’ignoranza dell’albergatore che crede a ciò che afferma l’agente di zona, quella si che è una scelta puramente dell’albergatore! Lui ha scelto di essere sottomesso. Ma guarda che 100 euro si vedono ancora difficilmente in questo periodo nella mia piazza. Il ribasso che stiamo assistendo è causato essenzialmente dalle politiche che stanno innescando i portali. Loro cercano di guadagnare il massimo numero di clienti e fare il massimo numero di transazioni. Noi li aiutiamo a farlo.
Ma dai mi dica quanto rimane su 100 euro con le percentuali che le ho detto? Faccia un po lei il conto, xkè se lo faccio io sono meno credibile. Conti, IVA, commissione 25%, offerta promozionale (almeno 10%), aggiunga le tasse e vediamo puliti quanti ne rimangono..
Cosi tutti sanno delle cifre di cui si sta parlando..
Saluti
26 Febbraio 2009 alle 12:57 in risposta a: Gennaio: vera crisi o solo rallentamento? I primi verdetti #17317dott_stefano_tiribocchi
PartecipanteGentile Anto4444,
la cosa che mi preoccupa non è quanti player ci sono a vendere le nostre camere, ma l’importanza crescente che ricopre la variabile prezzo, assieme alla sua manipolabilità. La cosa che mi preoccupa è che se io per avere visibilità e possibilità di vendita metto una camera a 100 Euro, il mio competitor la mette a 99, e io a 98 e lui a 97.. Il dumping delle tariffe è la cosa che mi preoccupa non chi mi vende, tra l’altro ci sarà una calata e schiacciamento delle categorie, il 5 stelle abbasserà al 4 stelle il 4 al 3 e così via, dandoci, purtroppo margini sempre più esigui. A questo punto la differenza la farà la nostra abilità nel lavorare, la qualità della struttura e l’attenzione al cliente, fermo restando che questa qualità mi può far staccare un po dal prezzo di mercato, ma non troppo.
26 Febbraio 2009 alle 16:28 in risposta a: Social Network, terra di conquista per i viaggiatori business #17316Leonardo
Membrodevo dire in tutta franchezza che stavo pensando di mettere il mio hotel su FB, premetto non lo so usare… però ho ancora qualche dubbio, ho avuto un esempio di un hotel a Londra inserito su myspace in cui i proprietari avevano una sorta di rapporto con i “clienti” un po come fosse un blog, d’altra parte ho visto hotel italiani che hanno fatto una sorta nuovo sito ufficiale se mi passate il paragone vale a dire foto video ed un semplice link al sito quello vero dove poter fare la prenotazione… ma e qui c’è il blocco dovuto alla mia ignoranza di FB dopo che l’ho creato come dico a tutti ehi io ci sono? che poi anche li gli utenti/clienti possono inserire commenti proprio come ha scritto il dott. Tiribocchi, questo metodo non ci permette di svincolarci dai vari nostri intermediari che ne pensate?
Saluti
26 Febbraio 2009 alle 18:52 in risposta a: Gennaio: vera crisi o solo rallentamento? I primi verdetti #17321Riccardo Fracassi
MembroBravo Tiribocchi,
il male ce lo stiamo facendo da soli…i portali sono solo lo strumento più immediato che utilizzamo. Le dinamiche di prenotazione sono molto cambiate sia per il corporate che per il leisure. Lo storico è un dato in continuo divenire, influenzato da un numero elevato di fattori che fluttuano repentinamente. Rincorrere un valore occupazionale in base ad uno storico che non tiene conto dei 2 o 3 alberghi nuovi che hanno aperto nella destinazione, del tasso di cambio, condizioni climatiche, congiunture economiche, etc. non porta da nessuna parte. Con l’occupazione non si paga il personale, i fornitori, etc etc. Purtroppo il fattore qualità/prezzo oggi è una discriminante fondamentale. Internet è da molti (non da tutti) ancora visto un sistema per risparmiare (per essere furbi) e pertanto un prezzo basso o psicologico può davvero fare la differenza. Ma a che pro alla lunga? Se in un mese di bassa stagione un competitive set di 10 strutture ha mediamente fatto il 50% di occupazione, siamo sicuri che vendendo a tariffe leggermente superiori non si sarebbero raggiunti i medesimi livelli con margini maggiori?!? La risposata a frate indovino, ma io sono convinto di sì.
Infine, la matematica del 100€ la conosco bene, so anche quanto mi costa una pagina pubblicitaria su un giornale visto 10000 persone, una visto da 100000 persone ed un’altra da 1000000 di persone. So quanto mi costa un sales che gira le fiere etc. SSo quanto mi costa una campagna pay-per-click, posizionamenti preferenziali sui GDS, etc. Giusto o sbagliato, la maggior visibilità si paga. Un portale te la da e se la fa pagare! Se vogliamo trattare il prezzo, d’accordissimo…
26 Febbraio 2009 alle 18:59 in risposta a: Social Network, terra di conquista per i viaggiatori business #17322Riccardo Fracassi
MembroQualcuno sta riscuotendo un discreto successo con la messa online dell’hotel su FB, però sono hotel dove la componente dell’evento (aperitivo, congresso, happening) o dei servizi extra (centro benessere, escursioni) hanno un ruolo consistente. Nel vendere la camera tous court la vedo un po’ più difficile. Comunque per prima cosa dei crearti un numero considerevole di contatti…con tutto il dispendio di tempo che comporta.
sfarinel
Amministratore del forumEssere in testa ai motori di ricerca con molte keyword di valore è l’obiettivo di qualsiasi operatore ed è ormai assodato che per ottenere posizionamenti di rilievo è indispensabile mantenere vivi e costantemente aggiornati i contenuti del sito web, attività che comporta un ingente investimento di tempo e risorse. Oggi è possibile però farsi dare una mano direttamente dai propri utenti e non approfittarne significherebbe perdere importanti opportunità.
Chi opera nel settore turistico non può permettersi di basare le proprie strategie online su un sito web statico e sempre uguale: non gioverebbe né alla propria immagine né al posizionamento sui motori di ricerca e di conseguenza penalizzerebbe il proprio business.
26 Febbraio 2009 alle 19:16 in risposta a: Social Network, terra di conquista per i viaggiatori business #17323filippo
Membroguarda che non esiste un metodo per far conoscere la tua attività ed avere successo in pochi giorni o in pochi mesi.
Nè su internet nè fuori da internet.
Pochi giorni fa ho assistito ad un convegno sul Social Network applicato al turismo, ho sentito tante belle cose, ma che all’atto pratico richiedono comunque molto lavoro in proporzione all’evoluzione del mercato. (com’è giusto che sia).
Quindi anche FaceBook, per quanto se ne faccia un gran parlare, è un valido strumento ma che richiede molto tempo prima di poterlo sfruttare per attrarre clienti, in particolare se punti ad una clientela straniera.
26 Febbraio 2009 alle 19:50 in risposta a: Gennaio: vera crisi o solo rallentamento? I primi verdetti #17324filippo
MembroSalve a tutti,
anche se sono abbastanza d’accordo con la filosofia di anto444, non riesco a capire questo accanimento sulle percentuali che devono essere pagate agli intermediari.
Ora dico, se questo è il problema, perchè non toglierseli dai piedi? Non puoi vincere una guerra per tutti, ma almeno puoi vincere la tua battaglia.
Quanto paghi all’anno in intermediazione? Bene, inizia un pò per volta ad investire quella cifra per la tua struttura sganciandoti lentamente dalle agenzie o portali. Impara a conoscere le dinamiche di marketing dei mercati che ti interessano (italia, germania, belgio, francia, ecc…), investi sulla tua immagine corporate.
Investi sul tuo sito, impara l’html, le piattaforme di blogging e di cms, la grafica, impara a fare le fotografie, i video e ad elaborarli con gli strumenti adatti. Studia fino a mezzanotte o le 2 se necessario, e anche il sabato e domenica. Impara a non doverti affidare a nessuno per creare l’immagine della tua struttura e a diffonderla. Il tuo lavoro non è più quello dell’albergatore. Quello è un lavoro finito. Il tuo prossimo lavoro è quello che dovrai fare per portare i clienti alla tua struttura!
Ci vogliono anni per farlo, ma se non hai 70 anni puoi farcela. Credimi. E fra qualche anno rileggerai questo post e farai un sorriso.
Pensa a vincere la TUA battaglia e non la guerra per chi non vuole combattere.
26 Febbraio 2009 alle 20:22 in risposta a: Albergatori, attenti a scrivere recensioni false su Booking.com #17325AllaDolceVita
MembroIl 7 Agosto 2008, Officialwire.com ha pubblicato un articolo che riguardava supposte “truffe” da parte di Booking.com. La Storia comincia il 2 Agosto, quando Yiorgos Yiannios, dipendente di Booking.com, sospetta che alcune prenotazioni sul sito siano "fraudolente", effettuate dal proprietario dell’hotel per poter scrivere recensioni false. Una pratica che tutti conosciamo e che non ci stupisce troppo…
Quello che è un po’ meno scontato è la conclusione della vicenda. Senza attendere una “difesa” da parte dell’albergatore, Yiannios ha eliminato l’hotel da Booking.com.Albergatori, attenti a scrivere recensioni false su Booking.com
27 Febbraio 2009 alle 09:26 in risposta a: Gennaio: vera crisi o solo rallentamento? I primi verdetti #17327Filippo
MembroBuongiorno a tutti. In replica ai precedenti interventi, concordo con Tiribocchi, BASTA con questa storia di abbassare continuamente di 1 Euro le nostre tariffe!! Questa tecnica non e’ imposta dai Portali, ce la siamo auto-imposta! Ed ok. anche con con Filippo, se riteniamo di poter fare a meno dei Portali, beh, facciamolo pure. E tutto il lavoro che loro fanno ( anche a loro vantaggio, ovvio, e’ il loro lavoro )per noi, ce lo facciamo da soli. Anto4444, la discussione e’ interessante e di grande attualità, i tuoi punti di vista condivisibili, ma un po’ troppo accaniti. Saluti e buona giornata
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