2021, le vacanze degli italiani all’insegna del camper

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Come un anno fa, anche per l’estate del 2021 le scelte degli italiani sembrano essere guidate da un imperativo, quello della sicurezza.

Accanto a questa necessità, complice la pandemia, cresce sempre di più la voglia di dirigersi verso luoghi poco affollati, parzialmente isolati e a contatto con la natura. In questo contesto, il camper sembra essere il mezzo ideale per coniugare tutte le esigenze.


A conferma della tendenza, arrivano i dati delle prenotazioni e delle nuove immatricolazioni dei van, come riportato in un articolo de Il Sole 24 Ore.

 

Sicurezza e libertà, ecco le vacanze “vanlife”

 

Sarà quindi un’estate all’insegna della natura, di mete non molto frequentate e di attività all’aria aperta. La sostenibilità guiderà quindi i soggiorni degli italiani. Dove? Molto probabilmente, la maggior parte delle persone non varcherà le frontiere nazionali.

Per muoversi all’interno dei confini sembra quindi che molti vacanzieri sceglieranno, anche quest’anno, il camper. Ne è convinta l’Associazione Produttori Caravan e Camper (Apc), la cui tesi è sostenuta e validata dai numeri. Nel corso del 2020, in Italia le immatricolazioni di questo tipo di veicoli sono cresciute nel complesso del 7,44% rispetto all’anno precedente, con picchi di incremento del 50% e del 114%, registrati rispettivamente a giugno e luglio.

Secondo Simone Niccolai, Presidente di APC, gli indicatori di inizio 2021 proiettano una situazione lungo tutto l’anno simile a quella dello scorso. Secondo Niccolai, oltre ad una questione di sicurezza, molti viaggiatori hanno scoperto la bellezza di muoversi in camper perché consente di vivere un’esperienza a 360 gradi, sia nel viaggio, sia nei luoghi di destinazione.

Ancora una volta, sono i dati a confortare le parole del Presidente di APC. Secondo un recente studio dell’Osservatorio Turismo Nomisma, la metà degli italiani partiti almeno una volta fra giugno e agosto del 2020, ha preferito una vacanza a stretto contatto con la natura. Il 44% ha scelto una destinazione adatta per fare lunghe passeggiate ed escursioni, il 20% ha optato per una località dove poter praticare sport all’aperto ed il 18% ha selezionato una meta ideale dove poter fare dei tour in bicicletta.

 

Un nuovo modo di approcciare ai viaggi?

 

Secondo Niccolai dunque, le nuove preferenze dei viaggiatori non sono affatto passeggere. Se chi viaggia continuerà a mettere al centro la sfera esperienziale, il camper sarà un valido alleato per nutrire e consolidare le nuove prospettive.

Non solo. Il “camperismo” e le vacanze “vanlife” daranno un contributo immediato alla ripresa del turismo. Come? “Proiettandosi a diventare un acceleratore economico per la ripresa dei territori, soprattutto per quelli più lontani dalle rotte del turismo tradizionale”. Secondo Antonio Cellie, amministratore delegato di Fiere di Parma, che dall’11 al 19 settembre ospiterà il Salone dedicato al mondo dell’en plein air, non ci sono dubbi a riguardo.

L’ottimismo trapela anche guardando all’estero. Nel 2020, il totale dei camperisti e roulottisti in Europa è cresciuto del 30%, raggiungendo la soglia di 20 milioni di vacanzieri che si muovono con uno dei due mezzi. Fra le mete preferite dei turisti esteri, c’è proprio l’Italia. Secondo quanto evidenziato dal Ciset (Centro Internazionale di Studi sull’Economia Turistica dell’Università Ca’ Foscari di Venezia), i turisti che, nel pre-pandemia, avevano raggiunto l’Italia in camper, avevano toccato una quota particolarmente significativa. Infatti, già nel 2017, i pernottamenti in campeggi e aree di sosta sono stati circa 56 milioni; quest’ultimi hanno generato un giro d’affari complessivo di 2,6 miliardi di euro.

 

Questo genere di turismo ha tutte le potenzialità per diventare un vero e proprio stile di vita, vanlife. Come si muoveranno gli albergatori per intercettare questa tipologia di vacanzieri? Restate connessi sui nostri canali per scoprirlo.