3 motivi per cui le nuove Esperienze Locali di Airbnb sono un’ottima idea

leggi l’articolo completo...Noi non affittiamo appartamenti. Vogliamo che tu viva un’esperienza straordinaria. Questo sembra dire al mondo Airbnb con la sua ultima trovata: le Esperienze Locali.

Mentre Expedia e Booking.com si fanno la guerra a suon di acquisizioni per avere un ruolo negli affitti delle case vacanza, Airbnb decide di differenziarsi puntando al cuore dei viaggiatori.

Airbnb non sembra preoccuparsi per la recente acquisizione di HomeAway da parte di Expedia. D’altronde fino a prova contraria è ancora il principale player del settore e il suo modus operandi non è per il momento replicabile.

Per arricchire la sua offerta Airbnb ha pensato bene di offrire quello che ogni viaggiatore oggi desidera più di ogni altra cosa: esperienze.

E non stiamo parlando di esperienze qualsiasi, ma di esperienze “locali” – organizzate dai locali e con i locali. Tour guidati, visite ai musei, un’escursione in bicicletta, un giro nei locali alla moda, una passeggiata tra negozi e sale da tè. Ce né per tutti i gusti.

Confesso di non essere riuscita ad individuare come si accede alle esperienze locali dalla home page e sono finita per puro caso su quelle della città di Parigi. Segno che evidentemente Airbnb sta ancora testando la soluzione prima di promuoverla a livello globale (fino a poche settimane fa era disponibile solo per San Francisco).

Ma l’idea è strepitosa: con 79 € Genevieve realizza per te un servizio fotografico vintage stile anni 20 sullo sfondo della città. Per 20 € Demian ti accompagna alla scoperta della cultura underground di Parigi. Oppure, per 12€, Hanna ti porta a colazione per condividere insieme la tua giornata parigina.

Se funzionerà ed inizierà ad ingranare, le Esperienze Locali potrebbero dare un ottimo vantaggio competitivo a Airbnb sugli altri portali di affitto casa vacanze.

  1. Fa contenti i viaggiatori

Se partissi domani per un viaggio, approfitterei subito di questa opportunità. Cosa c’è di meglio per vivere al massimo una destinazione di una esperienza off the beaten path, come dicono gli Americani?

Invece delle solite visite guidate che di solito organizzano gli hotel, con un piccolo investimento in più sul costo dell’alloggio si possono fare davvero molte cose divertenti. Non soltanto: il turista ha a sua disposizione una persona che vive davvero nella destinazione, da cui avere consigli e idee diverse da quelle che una guida turistica può dare.

Inoltre molte delle attività proposte sono in gruppo, così è possibile farsi nuovi amici e vivere la città diversamente dal solito.

Se l’idea sarà vincente potremo saperlo solo in futuro, ma per adesso gli utenti sembrano avere recepito positivamente la novità, come testimoniano le recensioni positive.

  1. Fa contenti gli host

Questa possibilità dà modo agli host di arrotondare i propri guadagni e ampliare il loro giro di clienti semplicemente facendo quello che piace loro. Sei un insegnante di yoga? Sei un cuoco? Organizzi eventi o sei una guida turistica? Puoi mettere tutto questo a disposizione dei viaggiatori.

Basta visitare la pagina Offri un’Esperienza Locale e puoi fare richiesta per iscriverti con una proposta di attività.

  1. Per adesso nessun competitor offre un servizio del genere

Se l’iniziativa delle Esperienze località prenderà il volo, Airbnb avrà trovato il modo per differenziarsi dai possibili competitor, almeno all’inizio.

Né Booking.com, né Expedia, né HomeAway per adesso hanno annunciato iniziative del genere. Inoltre Airbnb può attingere a una nutritissima community di persone reali che hanno voglia di offrire una esperienza davvero unica ai propri ospiti come nessun altro avrebbe l’occasione fare.

Con questa mossa Airbnb potrebbe realmente diventare il punto di riferimento per chi mira a un viaggio “like a local”.

Molti di noi quando visitiamo una città, desideriamo restare lontano dai percorsi turistici e mischiarci con gli abitanti della città. Mangiare quello che loro mangiano. Frequentare i luoghi che frequentano. Divertirci assieme a loro. Magari conoscerli di persona. Ma per farlo ci vogliono guide speciali… locali.

 

Un esempio da seguire anche per l’hotel

Sulla scia di quello che sta promuovendo Airbnb, offrire esperienze di viaggio divertenti e originali non solo in hotel, ma anche fuori, dovrebbe essere al centro della strategia di vendita e di fidelizzazione di qualsiasi albergatore.

Certo va detto che è più semplice proporre esperienze di questo tipo nelle piccole strutture a conduzione familiare, magari negli agriturismi o nelle fattorie. Ma difficilmente in un hotel con 100 camere.

Questo non significa che dovete gettare la spugna. Se volete offrire esperienze più “local” ai vostri clienti potete fare davvero tanto per loro. Ad esempio:

  • Formare il vostro personale per offrire informazioni di valore su negozi, attrazioni, musei e parchi – non solo quelli che si trovano sulle guide
  • Fare convenzioni con ristoranti locali che non siano “trappole per turisti”
  • Creare itinerari tematici alternativi da regalare agli ospiti al loro arrivo, da scegliere in base alle loro preferenze
  • Offrire sconti per l’accesso a musei minori
  • Organizzare voi stessi esperienze uniche: un corso di cucina o di pasticceria tenuto dal vostro chef; una degustazione di vini direttamente dal produttore; ecc.

Per trovare l’ispirazione provate a smettere di pensare al cliente come “cliente”. Iniziate a pensare a lui come ad un “amico”, o un “parente”, e chiediti che cosa vorresti fare per lui. Dove vorreste portarlo? Cosa vorreste fargli assaggiare? Dove gli consiglieresti di andare a fare acquisti?

Così facendo non solo farete contenti i clienti dando loro un assaggio della destinazione, ma vi potrete differenziare dagli altri e farete girare l’economia, valorizzando le tante aziende del territorio che non hanno la possibilità di farsi conoscere altrimenti.