I 5 errori più comuni di usabilità di un sito d’Hotel

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Il sito ufficiale è senza ombra di dubbio il più importante strumento online per un hotel su cui dovrebbero ruotare tutte le strategie di vendita.

Perché finalizzi i nostri sforzi di marketing, però, non basta sia seducente e graficamente gradevole, ma deve anche seguire tutti i principi di usabilità.

Cos’è di preciso l’usabilità? La norma ISO 9241-210:2010 la definisce come:

Il grado in cui un prodotto può essere usato da particolari utenti per raggiungere certi obiettivi con efficacia, efficienza soddisfazione in uno specifico contesto d’uso.

In sostanza, un sito web per essere definito usabile deve dimostrarsi uno strumento intuitivo, che richiede poco sforzo per essere compreso e che aiuta l’utente a svolgere tutte le operazioni di cui ha bisogno nel minor tempo possibile.

L’usabilità è una branca del design e della progettazione (non solo web) che si potrebbe studiare per anni, ma esistono un paio di errori ricorrenti sui siti ufficiali degli hotel che possiamo risolvere in pochissimo tempo.

 

Il numero di telefono nascosto

 

In genere indirizzo e-mail e numero di telefono sono inseriti nel footer dei siti web, sia per questioni SEO sia per mantenere un certo rigore formale, ma è importante riflettere sulle abitudini d’uso di un utente che atterra sulla home page di un hotel.

Molti vorranno sicuramente leggere delle camere, guardare le foto e informarsi sui servizi e la posizione dell’albergo, ma esiste una fetta di visitatori che atterra sul sito solo per un numero di telefono o una mail. Magari vogliono contattare direttamente la struttura per chiedere un preventivo personalizzato, oppure potrebbero essere clienti in arrivo che vogliono chiedere indicazioni per ragiungere la struttura e parcheggiare.

Un buon compromesso fra usabilità e stile è quello di mantenere il numero di telefono e l’e-mail nel footer in versione desktop, creando al contempo un bottone per chiamare direttamente la struttura in versione mobile.

Due esempi di bottone per la chiamata sui siti mobile dell’Hotel Ilaria e l’Hotel Le Fontanelle.

Questa soluzione permette agli utenti di chiamarvi da cellulare con un solo dito, senza neanche scorrere il sito. Non solo il sito sarà più usabile, ma sarà più semplice convertire da chiamata diretta senza perdere il cliente fra OTA e metamotori.

 

Incentivi a uscire dal sito

 

Il traffico dai social media sta diventando nel tempo una fonte importante di sessioni e potenziali conversioni, ma cerchiamo di non fare alcun favore a Instagram, YouTube e Facebook: è buona pratica collegare gli account social al sito e renderli visibili con appositi bottoni, ma è altrettanto fondamentale non inserirli in posizioni così predonominanti da incentivare i clienti a uscire dal sito e riatterrare sui social.

È inutile creare blog e contenuti interessanti sul sito ufficiale se poi, involontariamente, mostriamo agli utenti la porta.

Attenzione ai video di YouTube integrati nel sito: se si lasciano attivi i “Video suggeriti”, si rischia di distrarre i visitatori con clip provenienti da altri canali generici se non, addirittura, dalla concorrenza!

 

(Troppi) PDF sul sito

 

Per gli hotel con molti servizi ancillari, e quindi molte cose di cui parlare, l’idea di creare pagine di terzo o quarto livello può spaventare, specialmente per la SEO.

Per fare un esempio di un hotel con una ricca offerta benessere, l’idea di dover cliccare nel menù su “servizi”, poi su “spa” e poi su “massaggi” non sembra molto usabile, vero?

Per questo motivo molti cataloghi di servizi, come appunto i massaggi o i menù del ristorante, vengono per questo caricati sul sito anche in formato PDF. Si risparmia molte pagine, vero, ma c’è da chiedersi se sia la migliore soluzione per l’utente finale.

I file pdf vanno scaricati, hanno problemi di risoluzione sui dispositivi portatili, richiedono un’app per essere aperti e rimangono come download nella memoria. Non proprio il massimo insomma, ed è il motivo per cui dal punto di vista di un utente sono meglio 10 pagine HTML che un solo PDF.

Non significa non si possano usare, specialmente quando certi menù di servizi sono molto lunghi e articolati, ma i file scaricabili sono una risorsa da usare con estrema parsimonia.

 

Poche call to action

 

Il sito ufficiale di un hotel esiste certamente per aumentare le prenotazioni dirette, ma deve anche far parte di una più estesa conversazione con il potenziale cliente. Le CTA non sono solo uno splendido strumento di conversione, ma se usate bene aiutano l’utente a percorrere un viaggio fra i benefici e le qualità di un hotel.

È importante quindi diversificare le call to action, chiedendo al visitatore di interagire con il sito in altri modi, anche perché è possibile sia stato intercettato in una fase in cui ancora non è pronto a prenotare.

Si può per esempio chiedere loro di contattare la struttura per ricevere maggiori informazioni, o indirizzarli verso pagine interne contenenti risorse sul territorio o sui servizi.

Un particolare della home dell’Hotel Madrid, che invita i clienti a scoprire di più su Roma e sulla struttura.Non solo questo aiuta a creare un percorso di navigazione del sito più usabile e piacevole per l’utente, ma lo abitua a rispondere positivamente alle CTA… e quindi anche al sempreverde “Prenota ora”.

 

Un booking engine rugginoso

 

Un sito web di un hotel non si può considerare usabile se il booking engine integrato non rispetta un certo standard qualitativo alla pari del resto.

Quando si sceglie una suite online di prenotazione per la propria struttura, l’usabilità dovrebbe essere uno dei fattori più importanti da considerare.

Quanto è chiara l’interfaccia per gli utenti? Quanti clic sono necessari dalla ricerca di disponibilità al messaggio di avvenuta prenotazione? Le tariffe e le offerte sono chiare?

Se le risposte sono negative, è il momento di cambiare. Per i visitatori, il booking engine non è di un partner tecnologico ma dell’hotel e come tale viene giudicato.

Se fanno fatica a prenotare o si trovano ad atterrare su una pagina di prenotazione poco responsiva o semplicemente brutta, non se la prenderanno con chi ha venduto il booking engine, ma con l’albergo.