8 tattiche per il tuo piano marketing del 2018

Farsi trovare preparati alla stagione estiva con un piano marketing solido è davvero importante, perché ti aiuta a non perdere visibilità, portare nuovi utenti sul tuo sito ufficiale e – si spera – aumentare le entrate.

Valutando le tendenze emergenti e bilanciandole con le tecniche sempre efficaci, è possibile costruire un piano che ti permetta di essere esattamente nel posto giusto al momento giusto con la tua comunicazione.

Vediamo insieme 8 tattiche da cui prendere spunto per il tuo piano marketing nel 2018.

 

1. Personalizzazione al primo posto

 

Gli ospiti si aspettano un’esperienza ritagliata sui propri gusti e preferenze. E se prima era complicato per un hotel indipendente capire, prevedere e soddisfare i desideri di ogni cliente, oggi la tecnologia a disposizione delle strutture – anche nella gestione e nella lettura dei dati raccolti – è così avanzata e alla portata di tutti che non ci sono più scuse.

Una ricerca di Revinate ci viene in aiuto con alcuni dati:

  • l’86% dei consumatori ritiene la personalizzazione un fattore fondamentale di scelta per un’acquisto;
  • il 48% compra di più quando i marketer comprendono e si adattano alle sue abitudini d’acquisto;
  • la personalizzazione può portare a ROI dalle cinque alle otto volte superiori alla cifra investita.

Puoi usare i dati che hai raccolto dalle OTA, dal tuo sito ufficiale e dal tuo booking engine per sviluppare una conoscenza approfondita delle abitudini d’acquisto, i pattern di prenotazione e le preferenze sui servizi dei tuoi clienti. Con i giusti strumenti potrai profilare i tuoi clienti fino al più piccolo dettaglio, includendo età, nazionalità, sesso e motivo del viaggio.

Con tutte queste informazioni fra le tue mani è possibile far sentire i clienti davvero coccolati, anticipando con tutti i loro bisogni ed esaudendo ogni loro desiderio ancor prima che sia solo pensato.

Se ti chiedi come si faccia a far schizzare in alto la tua reputazione online in una sola stagione, la risposta è tutta qui.

 

2. I social media sono più di uno strumento socializzante

 

I social media sono da tempo un ottimo marketplace dove promuovere i propri prodotti. Facebook da solo ha più di due miliardi di utenti attivi mensilmente, con le transazioni che crescono in doppia (se non tripa) cifra ogni anno e più di 50 milioni di pagine business attualmente attive. Instagram sta stupendo tutti gli addetti ai lavori con un engagement straordinario anche sulle pubblicità, mentre addirittura app di incontri come Tinder iniziano a vedere alcuni pionieri del digital advertising utilizzarli come piattaforme pubblicitarie.

Tutti i tuoi clienti sono attivi su almeno un social, perciò è fondamentale farsi trovare con il proprio messaggio – creativo e interessante – dov’è più facile venga letto.

Inizia a investire anche su contenuti video ad hoc, perché oltre a essere fantastici veicoli di brand awareness hanno il potenziale per portare gli utenti un po’ più vicino alla prenotazione diretta. Con il 76% degli utenti social disposto a condividere un video se lo trova interessante, il pubblico della tua pagina ufficiale potrebbe crescere organicamente molto più di quanto penseresti possibile.

 

3. Non lavorare più sul “viaggiatore medio”

 

Un tempo si pensava all’ospite medio e intorno a questa figura – un po’ realistica e un po’ mitologica – si costruiva la propria campagna di marketing. Nel 2018 possiamo affermare, senza timor di smentita, che questa figura non esista più. Non si può più sperare di attrarre con successo l’ospite giusto per te con un approccio generalista al marketing, considerando che ormai il percorso di acquisto è lungi dall’essere lineare. Per questo i dati e la personalizzazione di cui parlavamo prima sono così importanti!

I luoghi virtuali in cui il viaggiatore può effettuare una prenotazione si sono moltiplicati in modo significativo negli ultimi anni così come le opzioni di alloggio, alternativo e non che sia. La tua capacità di competere dipende dalla tua volontà di essere il più visibile possibile e utilizzare la tecnologia per aiutarti a navigare nel complesso mondo della distribuzione online.

 

4. Inizia a informarti sul native advertising

 

Nonostante il dibattito su quale tipologia di advertising funzioni meglio fra il display e il native sia ancora acceso, c’è chi giura che gli annunci nativi non potranno che dominare il futuro della pubblicità online. Studi di settore ritengono che il 74% del revenue prodotto negli States da pubblicità display proverrà  da fonti native entro il 2021, includendo sia gli annunci nativi nel feed di grandi pubblicazioni sia sulle piattaforme social.

Per chi non lo sapesse, le pubblicità native si trovano spesso in una pubblicazione online e si chiamano così perché si mimetizzano fra i contenuti editoriali originali pur essendo pagati da un inserzionista. Questa tipologia di annuncio è più facile non passi inosservato, ma porta con sé sfide tecniche e di content creation non indifferenti.

Inizia a studiare la materia più da vicino e, perché no, prova a creare una campagna pubblicitaria nativa nel caso si presentasse una buona occasione.

 

5. Hai detto mobile?

 

Il Mobile è la piattaforma di vendita di riferimento nel presente e nel futuro per qualsiasi industria. Questo vale a maggior ragione per il settore travel, il re assoluto dei settori di vendita online. Le persone hanno meno tempo (o pensano di averne di meno) per sedersi a casa e fare una ricerca dal proprio pc, mentre amano cercare le migliori occasioni e acquistare dal proprio smartphone.

Secondo Google, il 51% di chi possiede uno smartphone usa il dispositivo per attività legate al viaggio, perciò una solida presenza mobile non è più un aspetto negoziabile nella strategia di marketing.

 

6. Rimani fedele all’email marketing

 

L’articolo di qualche mese fa sull’email marketing ha lasciato molti lettori tiepidi, probabilmente perché siamo sempre a caccia di nuove tecnologie, di nuovi metodi per esprimere il valore unico della nostra struttura, mentre l’email marketing ci suona così passato, così vecchio e prevedibile. Eppure rimane per moltissimi ancora la migliore opzione per un buon ROI, con due terzi dei consumatori che preferisce essere contattato via email.

L’email ti permette un contatto diretto, una migliore targettizzazione con le liste giuste e un approccio più strategico e ponderato al contenuto. Quando usato efficacemente, gli ospiti non vedranno l’ora di ricevere le tue email e interagire con te.

 

7. Aggiorna sempre i tuoi profili nelle OTA

 

Secondo i dati raccolti da Avvio, negli ultimi due anni sono calati i viaggiatori che hanno visitato sia i siti ufficiali dell’hotel sia le OTA, passando dal 40% al 30%, mentre sono saliti gli utenti che visitano le sole OTA dal 48% al 60%. Sono percentuali che fanno male, ma possiamo comunque sfruttare l’immensa visibilità di questi colossi presentandoci al meglio delle nostre possibilità.

L’ottimizzazione dei tuoi profili sulle OTA non solo ti aiuterà a ricevere più prenotazioni, per quanto intermediate, ma ti porterà anche traffico diretto aggiuntivo sul sito. È importante allineare i contenuti tra le varie OTA e il sito, compreso il Booking Engine, in modo che il tuo prodotto sia presentato sempre in modo coerente.

Ricorda anche di rispondere alle recensioni, specialmente quelle negative: l’85% degli utenti di TripAdvisor è positivamente colpito da una risposta gentile, comprensiva e moderata a una brutta recensione.

 

8. Aggiorna la tua strategia di digital marketing

 

Nuove tecnologie e nuovi prodotti da compagnie affidabili come Google sono sempre da tenere in considerazione quando si costruisce una campagna di digital marketing onnicomprensiva, ma è importante non dimenticarsi quali siano i fattori da tenere sempre d’occhio durante la fase di pianificazione:

  • SEO e content marketing
  • Presenza sui social media
  • Campagne PPC
  • Engagement domestico e internazionale
  • Indici di performance e dati analitici

Prima della nuova stagione è fondamentale porsi le solite, fondamentali domande di sempre, non importa quanto credi siano banali: chi pernotta nel mio hotel? Perché lo fa? Da dove viene?

Se conosci queste risposte, e hai dati per dimostrarlo, il tuo lavoro come albergatore diventa molto più semplice.