Come si promuove una destinazione: il clamoroso caso Dubai

leggi l’articolo completo...A Dubai ci sono stata: grattacieli, divertimenti, splendidi centri commerciali, ottima vita notturna, impareggiabile agnello alla griglia, spiagge bianche come fossi a Miami. Storia quasi inesistente e per quanto riguarda i paesaggi, ovviamente mare e deserto.

Personalmente, per quanto mi sia molto divertita, non potrei mai paragonare questa destinazione a Firenze o ad altre città italiane. Eppure Dubai ci dimostra che una destinazione non nasca da sola, magari solo perché ha un passato importante: una destinazione turistica si costruisce e si nutre nel tempo, con l’immaginazione e con gli investimenti.

In occasione dello Skift Global Forum 2015, Issam Kazim, CEO di Visit Dubai, il portale ufficiale della città, ha presentato i risultati ottenuti dalla destinazione grazie al nuovo piano di comunicazione online.

Che le azioni messe in campo abbiano avuto successo non c’è dubbio: secondo Forbes Dubai è stata la quinta città più visitata al mondo nel 2014, superando persino New York (da notare che tra le città italiane compaiono solo Milano al 13esimo posto e Roma al 14esimo).

Secondo questi dati condivisi da Dubai, la destinazione dal 2012 ha scalato ulteriormente la classifica posizionandosi al quarto posto nel 2015 (da sottolineare che questa classifica riguarda solo gli arrivi internazionali e non il turismo interno):

 

Un portale funzionale e una strategia social ben radicata

Per capire meglio la comunicazione digitale di Dubai ho pensato di dare un’occhiata alla presenza online.

  • Il portale ufficiale appare bello graficamente e coinvolgente, permette di reperire informazioni ma anche di prenotare sia voli che hotel. Provando a fare una prenotazione alberghiera ho scoperto che il portale si appoggia al metamotore di ricerca Hotelscombined. Così, oltre ai portali, è possibile vedere anche il costo del sito ufficiale degli hotel. Gli hotel e i voli a cui si è interessati possono essere salvati sulla app ufficiale per avere sempre con sé tutti i dati del viaggio. Inoltre è importante evidenziare che il sito è in 14 lingue, tra cui anche l’Italiano. La traduzione è ottima. Manca qualche call to action in alcune pagine ma tutto sommato il risultato è eccellente
  • Social Hub: il sito è fornito di social wall per avere una panoramica completa di tutto quello che viene condiviso sui social a Dubai. Purtroppo il widget esclude le immagini, un fattore di engagement molto importante
  • Facebook: conta quasi 3 milioni di persone (VisitLondon ne ha meno di 800.000) ed è gestito in multilingua. Inutile dire che l’engagement è molto forte, sia in inglese che in italiano.
  • Twitter: la pagina ha 800 follower (VisitLondon ne ha 406.000), diffonde contenuti, foto e video sulla destinazione, che vengono ampiamente ricondivisi. Non sembra esserci invece molta interazione diretta con gli utenti
  • Instagram: 46.000 seguaci con un alto livello di engagement (VisitLondon ne ha 119.000) a cui dobbiamo sommare i 510.000 follower sul profilo #MyDubai

 

#MyDubai: La prima autobiografia di una città

Uno degli aspetti più interessanti della strategia utilizzata da Dubai consiste nell’aver coinvolto attivamente la popolazione nel racconto digitale della città.

Visit Dubai ha lanciato nel 2014 una campagna per invitare in particolare i locali a raccontare la propria Dubai con l’hashtag #MyDubai: “È la prima autobiografia al mondo di una città”.

Risultati grandiosi a costo zero (o quasi), nati dalla voglia della gente di raccontarsi e raccontare un luogo che ama. Una vera e propria chiamata alle armi per i cittadini, di cui si è fatto portavoce addirittura Sua Altezza lo Sceicco Hamdan (Bin Mohammed Bin Rashid Al Maktoum, per la precisione), principe in carica di Dubai. “I migliori marketer di una città sono quelli che ci vivono,” ha confermato lo Sceicco.

Per darvi un’idea dei risultati ottenuti da questa campagna basta dire che in sei mesi su Instagram sono stati condivisi oltre un milione di post, tutt’oggi l’hashtag viene attivamente utilizzato e l’account Instagram MyDubai ha 510.000 follower.

Nel video dello Skift Forum sono spiegati in dettaglio sia la strategia di #MyDubai che le altre azioni di web marketing lanciate dalla destinazione. Godetevi lo spettacolo: