Hotel fra presente e futuro – 13 spunti per soddisfare le esigenze dei nuovi viaggiatori internazionali

hotel presente futuroEditori di famose riviste e guide turistiche, nonché top manager di catene alberghiere, fanno sul Times alcune considerazioni su come sta cambiando il mondo degli hotel ed in particolare ci raccontano cosa stanno facendo, in concreto, per soddisfare le esigenze dei clienti.

Semplicità, spese extra, personale preparato e cura nell’arredamento sono alcuni dei temi di riflessione, in un originale raccolta di idee ed opinioni che vi invitiamo a leggere insieme a noi…

"Semplicità” è la parola chiave per il futuro

E' quanto sostiene Chris Blackwell, fondatore e proprietario del gruppo Island Outpost Hotels in Giamaica.

"La chiave della semplicità è una bella posizione oltre a cibo genuino. Credo che sia meglio riservare all'ambiente, alla natura, il vero ruolo da star" dice Blackwell "lasciando un design fantasioso agli hotel di città".

Puntare a prodotti freschi locali, smettere con le importazioni, è uno stile di vita più sano, a quanto pare molto apprezzato dai clienti.

"Un altro aspetto importante per gli ospiti è la musica. Tutte le camere hanno lettori CD oltre naturalmente a una selezione di reggae".
 
 

Nessuna spesa extra

Per Victoria Mather, editrice di viaggi per Vanity Fair, è importante offrire certi servizi extra inclusi nel prezzo. Telefonate e minibar gratuiti? "E' solo questione di tempo".

Secondo la sua opinione, i turisti sono stufi di pagare per piccole spese extra sul conto. Se un hotel è molto costoso, non ha senso aggiungere voci extra sul conto per le piccole cose. Per un ospite è molto sgradevole trovarsi addebitato sul conto un bicchiere di scotch bevuto la sera al rientro in camera.

Senza parlare di Internet, oramai un servizio essenziale per la maggior parte dei viaggiatori. O dell'acqua. "Nessun albergo dovrebbe far pagare l'acqua minerale!" sostiene la Mather.
 
 

Personale di qualità

Secondo Caroline Raphael, autrice di Good Hotel Guide, il personale straniero che si trova in certi hotel inglesi è fantastico, perchè proviene dalla Polonia o da altri paesi che hanno una lunga tradizione in termini di servizio di alta qualità.

"Può essere strano ritrovarsi in un hotel in Scozia e non trovare nessun dipendente scozzese, ma molti lavoratori che provengono da fuori hanno un atteggiamento molto positivo verso gli ospiti degli hotel".
 
 

Maggior corrispondenza con la realtà

Gli utenti web che – per prenotare – leggono le recensioni degli hotel su siti come TripAdvisor, sono capaci di distruggere la reputazione di un hotel che abbia ambienti poco puliti o letti scomodi.

La consapevolezza che tutto ciò che un hotel offre di buono o cattivo si possa trasformare in una recensione su un sito Internet finisce per migliorare il servizio. Questa è l'idea di Robin Hutson, direttore di Soho House e co-fondatore della catena chic Hotel du Vin, che ritiene: "Il mondo di Internet sta portando una sana meritocrazia all'industria alberghiera".
 
 

Praticità a basso costo

Secondo Sinclair Beecham, proprietario dell'Hoxton Hotel a Londra e fondatore della catena "Pret a Manger sandwich", la gente è stufa di perdere tempo. "Tutti parlano di migliorare il servizio ma non fanno niente". La gente vuole cose pratiche ed economiche: snack che costino poco, latte gratis nel minibar, telefonate a basso costo, giornali gratis…
 
 

Pc al posto delle tv

Huw O'Connor, manager della catena City Inn, è convinto che entro 10 anni gli hotel non avranno più televisioni ma computer nelle camere. Per questo ha già dotato i suoi alberghi di iMac nelle camere, che permettono agli ospiti di guardare la tv, accedere a Internet, ascoltare l'iPod, partecipare a video conferenze.
 
 

Design ricercato

Claus Sendlinger, i cui hotel sono famosi per il design, sostiene che in questo momento sta andando forte il minimalismo nell'arredamento, ma che "anche una camera di 80 metri quadri con solo 2 cuscini per terra può essere accogliente con la giusta scelta di luci e materiali".

Sendlinger Rifugge l'idea che il servizio in un hotel di design sia per forza povero. "se così fosse perchè la gente pagherebbe così tanto per starci?" e aggiunge: "Stare in un hotel deve essere un'esperienza, una condivisione di una filosofia di vita."
 
 

Tenere traccia dei gusti del cliente

"Massima personalizzazione nella gestione del cliente" è la filosofia di Thierry Douin, general manager dello Shangri-La Hotel a Singapore, nel quale un sistema CRM tiene una storia dettagliata del cliente con i suoi gusti e preferenze. E in ogni albergo Shangri-La c'è addirittura un Guest History Manager.

In questo modo sia la prima volta, che ogni volta che ritorna, il cliente troverà una serie di piccole accortezze che soddisfino i suoi gusti personali. Ad esempio se ama fare jogging troverà una cartina con i percorsi in camera, se mostra qualche preferenza nella stanza, la ritroverà sistemata in un certo modo ad ogni visita successiva.
 
 

Lusso: non ostentazione, ma cura delle piccole cose

Secondo Gordon Campbell Gray, proprietario di One Aldwych a Londra e Carlisle Bay ad Antigua, sta emergendo una nuova tipologia di clienti che amano un lusso meno sfarzoso, meno ostentato.

Il lusso è nel prendersi cura delle piccole cose, nei dettagli, come ad esempio una spremuta d'arancia fresca, fatta sul momento.
 
 

Camere più spaziose

Olga Polizzi, designer e proprietaria dell'Hotel Tresanton in Cornovaglia e dell'Hotel Endsleigh a Devon, sottolinea come le camere stiano diventando sempre più grandi.

Se 10 anni fa le camere erano circa 35 mq, oggi sono almeno 45-50 mq. La gente vuole camere più spaziose perché le dimensioni delle case stanno diventando sempre più piccole.

"E' così costoso comprare una casa grande, così quando le persone stanno in hotel vogliono spazio. Lo spazio è il vero lusso. Anche i bagni stanno diventando sempre più grandi".
 
 

Arredamento curato e di buona qualità

Kit Kemp, proprietaria dei Firmdale Hotels, dà grosso valore all'arredamento e all'arte moderna, tanto che nei suoi 7 hotel si occupa di scegliere personalmente sia le opere di artisti emergenti che i tappeti, i tessuti e la tappezzeria.

Secondo la Kemp gli ospiti stanno scappando dagli hotel con arredamento di basso livello o tessuti scadenti.
 
 

Hotel di design, ma con un buon servizio

"Un design ricercato sarà presto lo standard in tutti gli hotel migliori, non importa la fascia di prezzo" è quanto sostiene Ken McCulloch, proprietario di diversi hotel di lusso, che ha lanciato recentemente i Dakota hotels, una catena di alberghi con camere a meno di 100 sterline. McCulloch è però anche convinto che un hotel di design che non offra un buon servizio e ottimo cibo sia destinato a fallire.
 
 

Open space

Anouska Hempel, proprietaria di Anouska Hempel Design, sostiene che le camere tradizionali con la divisione fra la zona notte e il bagno saranno ridisegnate in maniera più spaziosa e open space, con schermi che dividono gli spazi, in modo che tutto lo spazio sia connesso in modo più fluido. Una soluzione che sarà sicuramente apprezzata dai viaggiatori più giovani.

Fonti:
 Times Online