Musica e hotel: Lastminute e Spotify ci danno lezioni di social engagement

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La neonata partnership fra Lastminute.com e Spotify dà il via alla campagna #MusicMakesYouTravel, dedicata ai viaggiatori che amano la musica. Un progetto che trasforma semplici proposte di soggiorno in guide di viaggio interattive nella cultura musicale di 10 destinazioni.

Per il momento nessuna città italiana è inclusa tra le dieci scelte per la campagna. In attesa che questa arrivi anche nel nostro paese, vediamo in che modo la musica fa bene al marketing turistico e impariamo ad affinare le nostre tecniche di social engagement per personalizzare l’offerta di soggiorno e renderla più accattivante, stimolante e originale.

La musica e il viaggio sono da sempre profondamente legati dal filo conduttore della passione, delle emozioni, della curiosità e dell’esperienza sensoriale. Tra le innumerevoli tipologie di viaggiatori ci sono quelli che organizzano una vacanza per vedere un concerto e quelli che solo una volta giunti nella destinazione prescelta scoprono la cultura e la tradizione musicali del luogo e ne restano affascinati.

In entrambi i casi, è curioso come spesso sia il viaggiatore a scegliere attivamente la destinazione e l’hotel sulla base di un particolare punto di interesse o evento musicale locale – e non, come sarebbe più logico, da una strategia di marketing attuata dall’hotel.

Valorizzare un viaggio con la musica in ogni sua forma – un concerto, una visita in un negozio di dischi storico, una playlist a tema – è qualcosa che lo rende più coinvolgente e intensifica l’esperienza personale di chi lo vive.

 

La musica e gli hotel: la campagna #MusicMakesYouTravel

Che musica e hotel possano andare a braccetto lo dimostra partnership siglata da Lastminute.com e Spotify per creare mappe interattive a tema musicale in dieci destinazioni. Un modo originale per coinvolgere certe fasce di utenti, soprattutto i più giovani, sempre sulla scia del turismo esperienziale adesso così di moda.

Caratterizzate da punti di interesse musicale quali locali storici, ambientazioni di videoclip, negozi di dischi e case-museo, le mappe sono corredate da podcast condotti dagli artisti nativi di ciascuna città per raccontarne la scena musicale e sono complete di playlist sponsorizzate, composte da brani che hanno fatto la storia dei luoghi.

Qui potete vedere l’itinerario di Amsterdam di #MusicMakesYouTravel


(passa il mouse sopra l’immagine per ingrandirla)

 

Spotify: cos’è e cosa può offrire agli albergatori

Per chi ancora non lo conosce, Spotify è una piattaforma dove è possibile ascoltare gratuitamente musica online. La versione free comprende inserzioni pubblicitarie fra le canzoni in ascolto, mentre quella a pagamento toglie le interruzioni degli sponsor e dà la possibilità di ascoltare musica offline, anche da smartphone.

Spotify è soprattutto utilizzata dai privati, ma di recente anche molte attività commerciali e hotel hanno iniziato a sfruttarla, creando un profilo su Spotify e playlist personalizzate rese pubbliche che riflettono il mood della struttura.

La condivisione dei propri gusti musicali è alla base di questa piattaforma, che non è l’unica nella sua categoria ma è diventata in breve tempo uno tra i social network più popolari al mondo.

Ecco perché vale la pena riflettere sulle possibilità – gratis o meno – offerte da Spotify o da piattaforme simili (come Mixcloud) per aumentare la visibilità dell’hotel.

Le opzioni sono varie:

  • Date un’occhiata ai servizi di advertising offerti da Spotify for business – ad esempio una “playlist sponsorizzata” o un “video takeover”. Anche l’opzione targeting è interessante, perché permette di utilizzare il content marketing per raggiungere utenti in linea con il vostro hotel.
  • Create delle playlist per tema e mettete dei link ben in vista sul vostro sito o sulla vostra pagina facebook: una sequenza di brani per accogliere il vostro ospite nella hall, una playlist per accompagnare il menù del ristorante, una per ricreare l’atmosfera che i vostri potenziali ospiti troveranno nella spa dell’hotel, e così via. Spotify vi offre le indicazioni per rendere le playlist disponibili all’interno della ricerca.
    Volete un esempio? Il Four Seasons di Firenze ha una playlist per il suo Atrium Bar.

 

Arriva la stagione dei concerti

Con l’avvicinarsi della bella stagione sono sempre di più i viaggiatori che prenotano un hotel nella città in cui hanno in programma di vedere un concerto. In vista di grandi eventi musicali nella zona del vostro hotel, perché non attirare dunque l’attenzione di questi potenziali ospiti con offerte promozionali che magari comprendano un checkout tardivo, un brunch o agevolazioni sui trasporti?

Questo ad esempio è quello che propone l’Hotel Ercolini e Savi di Montecatini per il Lucca Summer Festival di quest’anno.

Che si tratti di un concerto o di una playlist, avvicinandovi ai vostri ospiti con la musica farete leva sulle loro emozioni, anticiperete i loro gusti e questo vi consentirà di personalizzare la vostra offerta in molti modi.

Ricordatevi che se sarete creativi come chi ama la musica e i viaggi, il ventaglio di possibilità che vi si presenterà quando farete social engagement sarà incredibilmente ampio e il vostro business non potrà che trarne grande beneficio.