Recensioni false? L’hotel perde la faccia, TripAdvisor no!

leggi l’articolo completo...Se le recensioni false sono un grattacapo che ha reso insonne più di un albergatore, gli utenti sembrano conviverci benissimo. Certo sanno perfettamente che c’è una fetta di recensioni false sia su TripAdvisor che sugli altri siti di recensioni. Eppure non rinunciano a farne uso.

Insomma: mentre l’hotel può perdere la sua credibilità a causa di recensioni fraudolente, gufi e portali non rischiano la faccia di fronte al viaggiatore.

Un nuovo, interessante studio pubblicato dalla Worms University of Applied Sciences in collaborazione con ITB Berlin, ha analizzato la percezione che hanno gli utenti delle recensioni, vere ma soprattutto false.

Tutto ha un prezzo

Partiamo dall’assunto che tutto si può comprare: in una eloquente tabella sono stati raccolti i valori di mercato attuali per la compravendita di recensioni, blog post, follower e fan fasulli:


(passa il mouse sull’immagine per ingrandire)

D’altronde vi avevamo già messo in guardia da chi vende fan di Facebook a pacchetti (vedi articolo AAA cercasi esperto in Social Media… nothing).

Per gli utenti le recensioni false ci sono ma non contano

Congiuntamente alle interviste rivolte agli utenti, la Worms University ha interrogato i siti e i portali di recensioni, perché indicassero quella che – secondo i loro dati – è la percentuale di commenti manipolati:

  • Expedia: 0,3%
  • Hrs: inferiore a 1%
  • HolidayCheck: inferiore a 1%
  •  Zoover: inferiore a 1%
  •  TripAdvisor (non disponibile)

Come potete vedere dal seguente schema sulla sinistra, sia utenti che albergatori dimostrano un’assoluta consapevolezza della presenza di recensioni false sui siti di reviews. Gli utenti che hanno dichiarato di sapere che “certamente” ci sono recensioni false su questi siti sono addirittura di più degli albergatori intervistati (40,50 % vs 36,65%).

È indicativo il fatto che alla domanda “Quanto reputi ampia la fetta di recensioni false?”, quasi il 60% dichiari “non molto” e il 13% “poco”. Dunque oltre il 70% ha la percezione che le recensioni false non contino poi molto e che l’affidabilità complessiva dei siti di recensioni sia intatta.

La credibilità dei siti di recensioni è maggiore di quella degli amici

Ammesso dunque che in giro ci siano recensioni false, gli utenti riconoscono di non poter farne a meno e di considerare recensioni e siti connessi assolutamente credibili, addirittura più di conoscenti e amici:

  • Il 17% dice che i siti di recensioni sono fondamentali per prenotare, il 31% che sono importanti e il 48% li considera importanti ma riconosce la necessità di gestirli con attenzione.
  • Il 46% degli intervistati dichiara che i siti di recensioni sono la fonte di informazioni più importante per scegliere un alloggio. Persino più importante dei consigli di amici e conoscenti (20%)!

Per concludere, la quasi totalità dei partecipanti (86%) dice che trova le recensioni credibili o molto credibili in generale.

Segno che lo spauracchio di recensioni manipolate non demotiva l’utente a farne uso per scegliere l’hotel da prenotare.

Gli albergatori ormai conoscono il peso delle recensioni

Fortunatamente dallo studio emerge che anche gli albergatori hanno oramai una percezione reale del peso che possono avere le recensioni sia sulle vendite che sull’immagine della struttura.

Dal sondaggio emerge che l’hotel riconosce:

  • Che le recensioni possono portare più clienti
  • Che hanno un impatto sull’immagine dell’hotel
  • Che hanno un effetto sulle prenotazioni dirette

Insomma, TripAdvisor c’è ed è destinato a rimanere, come tutti gli altri siti di recensioni e portali che permettono ai clienti di verificare l’opinione degli altri. Non importa se quelle opinioni sono false, manipolate e o se semplicemente provengono da uno sconosciuto.

Gli utenti cercano sicurezza, quella che in passato gli hotel non hanno mai saputo dare loro. All’albergatore non resta che posare le armi e imparare a fare di necessità virtù, nella consapevolezza che le recensioni contano tanto, tantissimo…