Intervista al direttore di TripIt Gregg Brockway

tripit gregg brockwayUno dei siti turistici più interessanti rilasciati negli ultimi mesi è sicuramente TripIt. Questo intelligente “travel planner” aiuta i viaggiatori ad organizzare meglio le proprie vacanze: l’utente invia al sito le e-mail di conferma delle prenotazioni (hotel, voli, autonoleggi etc…) e TripIt crea automaticamente, in base alle date e alle località, degli itinerari di viaggio pieni di consigli ed informazioni utili.

Tim Hughes riporta nel suo blog "The Boot" il risultato di una sua recente intervista al fondatore di TripIt, Gregg Brockway.

Qual è l’idea alla base di TripIt?

Il viaggiatore on-line può riunire ed organizzare in un unico posto tutte le e-mail di conferma delle prenotazioni effettuate per la vacanza. A questo punto TripIt genera itinerari consigliati pieni di informazioni aggiuntive. L’idea è venuta a me ed ai co-fondatori  Scott Hintz ed Andy Denmark pensando a 2 diverse tendenze:

1. Prenotare viaggi on-line è ancora troppo difficile, e non lo dovrebbe essere, visto che questo tipo di mercato ha più di 10 anni di vita.

2. Le prenotazioni dirette dai siti degli hotel stanno vivendo una crescita inarrestabile; questo aumenta in media il numero di prenotazioni che il viaggiatore deve effettuare quando affronta una lunga vacanza.
 
 

Quali sono le sue passate esperienze?

Facevo parte del team che ha fondato Hotwire ed in seguito lo ha venduto ad Expedia. Quindi ho ricoperto il ruolo di presidente di sezione a "Classic Vacations", la sezione di Expedia che si occupa di vacanze di lusso.
 
 

Quanto è difficile trattare con i fornitori? Avete bisogno della loro collaborazione?

Abbiamo investito molto per creare un sistema che possa adattarsi facilmente a differenti formati e strutture di dati. Un nuovo sito/fornitore può essere aggiunto in poche ore alla lista di TripIt; in questo modo i dati delle sue e-mail di conferma potranno facilmente essere esportati sul nostro Travel Planner.
 
 

Quali sono i risultati di traffico nel primo mese?

Il traffico nel primo mese è stato di 45.000 utenti. La cosa che mi diverte di più è che una citazione su “Lifehacker” ha provocato più traffico di una sul “New York Times”. Il 40% del traffico proviene da paesi al di fuori degli Stati Uniti, e questo non ce lo aspettavamo…
 
 

Conclusioni

Ci sono molti elementi che fanno pensare ad un prossimo successo di TripIt. I fondi a disposizione sono ingenti (il principale finanziatore è al momento O'Reilly AlphaTech che ha investito nell’iniziativa 1 milione di dollari), e nuove funzionalità vengono testate ogni mese.

Se TripIt riuscirà a connettersi ad una massa critica di fornitori e generare un ampio volume di traffico, monetizzare il progetto grazie alla pubblicità non sarà difficile.

La sfida importante riguarda proprio il volume di traffico da generare per sollecitare gli investimenti pubblicitari. Le iniziative Travel 2.0 generano alti volumi di traffico grazie alle long-tail. Brockway ed il suo team hanno scelto la strada più difficile: “crea un prodotto fantastico, ed il traffico arriverà”.
 

Visita il sito: http://www.tripit.com/

Fonti:
 The Boot