ChatGPT Pulse: il nuovo passo verso l’AI proattiva
8 Ottobre 2025Negli ultimi anni l’intelligenza artificiale ha trasformato il modo in cui i viaggiatori affrontano ogni tappa del loro percorso: dalla scoperta della destinazione fino alle esperienze in loco.
Oggi il cliente non vuole solo informazioni: vuole soluzioni personalizzate, tempistiche rapide e un’esperienza coerente su tutti i canali.
Questa evoluzione ha un effetto profondo anche sugli hotel indipendenti che devono inserirsi in un ecosistema dinamico dove l’offerta si adatta ai bisogni emergenti del viaggiatore. Un terreno competitivo in cui le OTA, forti di budget e visibilità, rischiano di oscurare i siti ufficiali degli hotel, che non possono beneficiare delle stesse risorse.
In questo scenario si inserisce ChatGPT Pulse, annunciato dallo stesso OpenAI.
Si tratta di una nuova funzionalità che, nelle intenzioni di OpenAI, potrebbe spingere l’AI oltre il semplice ruolo di assistente reattivo, evolvendola verso una forma più proattiva e autonoma. Secondo quanto riportato da Hotel News Resource, Pulse rappresenta un primo esperimento verso un modello di intelligenza artificiale capace di raccogliere informazioni nel tempo, sintetizzarle e proporre aggiornamenti in totale autonomia.
Da agente reattivo a assistente proattivo
Fino ad oggi, ChatGPT — come la maggior parte dei modelli conversazionali — si è comportato come un sistema reattivo: risponde a una domanda, elabora un testo o fornisce un’informazione se interpellato. Con Pulse, l’AI potrebbe assumere un ruolo più attivo, analizzando la cronologia delle chat, i feedback e — su autorizzazione dell’utente — i dati provenienti da app collegate come Gmail o Google Calendar, per generare schede informative personalizzate. In questa prima fase sperimentale, la funzionalità consente a un gruppo ristretto di utenti di testare l’utilità di queste “cards” e fornire feedback su accuratezza e pertinenza. L’obiettivo, come spiegano le fonti ufficiali, è quello di capire se un modello più contestuale e continuo possa migliorare il valore percepito dell’interazione con l’AI.
Si tratta di un cambiamento concettuale importante: l’intelligenza artificiale passa dal rispondere a stimoli puntuali al proporre contenuti in modo proattivo, anticipando bisogni e suggerendo azioni potenzialmente utili. Se questo paradigma dovesse consolidarsi, l’AI potrebbe evolvere in una forma di collaboratore cognitivo, capace di affiancare l’utente nel lavoro quotidiano o nelle decisioni operative.
Pulse oggi: cosa è (e cosa non è ancora)
Sebbene ChatGPT Pulse sia ancora in una fase di test limitata, alcuni elementi chiave del progetto sono già stati resi noti.
La funzione è attualmente disponibile per gli utenti ChatGPT Pro su mobile e rappresenta un esperimento per valutare la transizione verso un modello di intelligenza artificiale più autonomo. Pulse genera una serie di aggiornamenti giornalieri (in genere da cinque a dieci “cards”), che sintetizzano informazioni rilevanti in base alla cronologia delle chat, ai feedback forniti dall’utente e alle app eventualmente collegate.
Gli utenti possono indicare gli argomenti di interesse e fornire feedback su ciò che ritengono utile o irrilevante, contribuendo a rendere le raccomandazioni future sempre più pertinenti. Poiché si tratta di una fase iniziale, le integrazioni disponibili sono ancora limitate e i suggerimenti possono risultare talvolta imprecisi, ma l’obiettivo è raccogliere elementi utili a perfezionare il modello prima del rilascio su più ampia scala.
Come segnalano le fonti ufficiali, questa sperimentazione solleva anche interrogativi rilevanti in materia di privacy e affidabilità: Pulse si basa sull’elaborazione di dati personali e contestuali, un aspetto che richiederà regole chiare man mano che la tecnologia evolverà.
Uno sguardo al futuro
Anche se oggi Pulse è solo un prototipo, il suo sviluppo segna una direzione precisa: quella di un’intelligenza artificiale più autonoma, proattiva e capace di apprendere nel tempo.
Non si tratta ancora di uno strumento pronto per applicazioni specifiche — come quelle del settore alberghiero — ma di un’evoluzione che invita a riflettere su come l’AI potrebbe, in futuro, anticipare i bisogni dell’utente e rendere più fluida l’esperienza digitale.
Poiché si tratta di una funzionalità ancora in fase di sviluppo, le caratteristiche e le modalità di utilizzo di ChatGPT Pulse potrebbero subire modifiche nei prossimi mesi. Sarà quindi importante monitorare gli aggiornamenti ufficiali di OpenAI per valutare come e se questo strumento potrà trovare applicazioni concrete anche nel settore dell’ospitalità.
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