Cap88
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26 Giugno 2009 alle 11:17 in risposta a: TripAdvisor e le polemiche degli albergatori: ecco il punto della situazione #17635
Angie
MembroSicuramente è un ruolo di grande responsabilità che implica una predisposizione al contatto con gli altri oltre che pazienza e tatto. Per tanti anni mi sono occupata di servizio al cliente (anche se in un altro contesto) e devo dire che la figura del GR mi attira molto. Secondo voi, chi è interessato a questo ruolo, come dovrebbe presentarsi agli alberghi per una collaborazione? E’ interessante. Grazie, Angie.
26 Giugno 2009 alle 12:48 in risposta a: TripAdvisor e le polemiche degli albergatori: ecco il punto della situazione #17636webby
MembroAlla luce di una recente intervista fatta da SoS Albergatori a Lorenzo Brufani, portavoce di TripAdvisor in Italia, torniamo a parlare del colosso delle hotel reviews, da sempre al centro di accese polemiche tra gli albergatori.
Dalla lunga intervista sono emersi in particolare due aspetti che, a nostro avviso, meritano di essere sottolineati ed approfonditi. Si tratta in particolare della impossibilità di cancellazione, da parte degli albergatori, della propria struttura da TA e la questione dell’anonimato delle recensioni.
TripAdvisor e le polemiche degli albergatori: ecco il punto della situazione
26 Giugno 2009 alle 13:27 in risposta a: Hotel e Social Network: 5 comandamenti per farsi seguire su Twitter #17638Duccio Innocenti
BloccatoCaro Anto,
c’è bisogno di fonti per dimostrarti che la marginalità era più alta un anno fa?
C’è bisogno di fonti per dimostrarti che su certe date calde venivano applicati dei prezzi a dir poco fantasiosi da parte di alcuni hotel?
C’è bisogno di fonti per dire che oggi la stessa camera, per essere venduta ad una tariffa comunque inferiore, richiede sforzi e attenzione superiori?
26 Giugno 2009 alle 14:58 in risposta a: Hotel e Social Network: 5 comandamenti per farsi seguire su Twitter #17643Anto4444
MembroMa allora ti eri spiegato male, accetto la correzzione ma..
Tu avevi scritto:
“fino allo scorso anno la marginalità ERA MOLTO ALTA e più di un albergatore se ne è approfittato”
contesto il fatto che l’anno scorso fosse molt alta. Non è vero. Punto.
Per il resto ovvio che era più alta di oggi.
Poi guarda che i prezzi spropositati nelle data calde sono proprio un effetto negativo delle tecniche di revenue management.
L’ultima domanda non merita risposta in quanto è retorica. E cmq non c’entra un fico secco con l’obiezione che ti ho fatto.
26 Giugno 2009 alle 16:10 in risposta a: Piccolo, accogliente e vincente: identikit dei migliori hotel su TA #17642ottaviofebb
Membrocondivido con chin asserisce che più la struttura è piccola più è gestibile…ma mi sono accorto che c’è un mercato diverso tra un hotel di 300 camere anche della stessa categoria con uno da 30 camere…c’è sempre più gente che preferisce l’albergo più piccolo per modo di dire con prezzi buoni ..perchè non scordiamoci che il prezzo è fondamentale …anche sul giudizio ..perchè se pago 300€ a notte se permettete deve essere tutto perfetto..mentre se pago 80€ /100€ qualcosa il cliente te la può perdonare …im poche parole rapporto qualità prezzo non credete? comunque se non icentivi a scrivere su tripadvisor
tranquilli..che pochissimi ci scrivono
26 Giugno 2009 alle 19:20 in risposta a: Hotel e Social Network: 5 comandamenti per farsi seguire su Twitter #17639Riccardo Fracassi
MembroApplicare prezzi “fantasiosi” in certi periodi, mi sembra che sia una logica ben prevista dalle teorie di RM!
27 Giugno 2009 alle 17:58 in risposta a: 4 idee per sfruttare con successo le recensioni del vostro hotel #17641mdini
MembroI commenti dei clienti funzionano solo se sono il prodotto di una discussione reale della gente, un qualsiasi segnale o traccia di censura e tutto si traduce in un boomerang micidiale. Non c’è modo più efficace per far scappare un cliente che fargli percepire che nascondiamo qualcosa, qualcosa che per lui può essere importante. La recensione negativa va pubblicata e resa ben visibile, come fanno Amazon e Ebay, perché paradossalmente ha lo scopo di porre un limite al peggio che un cliente può immaginarsi; e se quel limite non è poi così brutto, se chi si lamenta è un piantagrane, allora addirittura la lamentela torna a favore dell’albergatore. Citare solo le frasi positive è vecchio marketing; fuori del loro contesto non hanno alcun valore, nessuno conosce gli autori delle lodi e soprattutto non vi ripone alcuna fiducia, è come dire: “Mario Rossi ha detto si è trovato benissimo”. E allora? State mentendo o nel migliore dei casi Mario Rossi magari si accontentava di poco. Tutto o niente, questa è le legge del Web 2.0 Chiunque non può permettersi questo è bene per tutti che non stia nel business online.
27 Giugno 2009 alle 23:03 in risposta a: Hotel e Social Network: 5 comandamenti per farsi seguire su Twitter #17640dott_stefano_tiribocchi
PartecipanteX Anto4444,
credo che la frase “fino allo scorso anno la marginalità era molto alta e più di un albergatore se ne è approfittato” sia pertinente, soprattutto se la caliamo in un contesto internazionale,
cioè in Italia rispetto ad esempio a Francia e Spagna, abbiamo dato giù dei bei prezzi, in romano “delle crepe ai clienti”, prezzi che in tempi di vacche grasse tenevano e che oggi siamo constretti a ben parametrizzare,
dal corso di RM ho appreso una cosa “sconvolgente” la DOMANDA si può creare,dal nulla! con prezzi BOTTOM RATE (cioè la tariffa più bassa che posso fare nel lungo periodo) la clientela si piò stimolare a voler comprare, si può far uscire fuori!. Ma siccome so che non mi crederai, chiedi a F.Grasso, che ha detto ciò su un panel di riferimento di oltre 40 hotel.
In merito a i prezzi fantasiosi, ve lo dico per esperienza, anche un anno fa i prezzi si facevano, a Roma centro, anche alla “come viene viene”, tanto qualcuno ce casca! oppure alla “io sparo poi se ce casca bene, sennò aspetto un altro che chiama”
Roma Ladrona!!! 😉
28 Giugno 2009 alle 15:31 in risposta a: Hotel e Social Network: 5 comandamenti per farsi seguire su Twitter #17644Anto4444
Membro1) Allora se sei in grado di affermare che la frase sia pertinente, saprai anche dirmi quanto
“alta era ” questa marginalità e motivare il “forse troppo alta”. Aspetto una risposta ovviamente.
No perchè per conto mio, questa è disinformazione allo stato puro. Poi, come sempre, sono pronto a smentite.
Però hai mai pensato di non essere un buon spaccato della realtà e che le tue esperienze siano del tutto eccezionali (tipo occupazione 99% e 200€ di adr)? hai mai pensato di lavorare in una delle città a maggior vocazione turistica del mondo? con i prezzi più alti d’Italia (forse dopo venezia)? non credi di essere in un posto geografico non confrontabile con il resto del paese?
2) Per il resto ti invito a non fare confusione tra margine di contribuzione e prezzo.
3) Per il resto preciso che la domanda non si puo creare dal nulla. La si puo spostare a proprio vantaggio, ma non la si puo creare. Almeno non solo con la semplice e banale leva del prezzo. Ci vuole ben altro per creare domanda turistica, in primis ci vogliono i mezzi che non sono nel bagaglio delle strutture ricettive. Servono le risorse primarie.
L’indagine che ha fatto il sig Crasso con queste poche informazioni che mi hai dato non puo essere giudicata. Mi lascia molto perplesso cmq. In ogni caso fare un’indagine attravero un panel di manager di hotel per chiedere se la domanda puo essere creata dal nulla è curioso e originale. Fino a quando non ci saranno informazioni dettagliate mi guardo bene nel criticare.
Prima bisogna sapere e poi criticare. Quindi se puoi spiegare i dettagli di questa indagine potrò dire la mia. Se no niente.
Ciao.
29 Giugno 2009 alle 13:06 in risposta a: Hotel e Social Network: 5 comandamenti per farsi seguire su Twitter #17645Duccio Innocenti
BloccatoAnto4444,
i tuoi toni sono sempre pocco costruttivi e tipici di chi non sa che pesci prendere cercando nelle diversità di vedute altrui l’affermazione delle proprie idee.
Qui tutti cercano un sano confronto per migliorare le proprie performance mettendosi, se necessario, in discussione.
Tu contesti tutti a prescindere e questo non serve a nessuno.
Personalmente preferisco di gran lunga leggere i post di Tiribocchi che ha gli Hotel pieni piuttosto i tuoi visto che ancora non sappiamo nè chi sei nè cosa fai di preciso.
Buona giornata
Duccio Innocenti
BloccatoSi è concluso con successo il corso “Revenue Management Alberghiero & Travel 2.0”, l’ultimo innovativo workshop tenuto da Franco Grasso e Booking Blog dal 24 al 26 giugno scorsi a Firenze.
Un corso questo, che ha visto emergere chiaramente una nuova e fondamentale tendenza nel settore alberghiero: oggi il Revenue Management e il Travel 2.0 sono diventate due realtà imprescindibili l’una dall’altra. Il RM può infatti rivelarsi davvero efficace solo se gestito in linea con i trend più recenti del web 2.0 e con la stessa attenzione che è necessario attribuire alle dinamiche dei social network.
29 Giugno 2009 alle 14:57 in risposta a: Hotel e Social Network: 5 comandamenti per farsi seguire su Twitter #17646Riccardo Fracassi
MembroBen vengano le idee contradditorie di Anto444 (che sono condivise da alcuni albergatori non partecipanti al Blog ed in parte anche dal sottoscritto), altrimenti questo forum non avrebbe ragione d’esistere.
Su questo argomento dei prezzi si sono spese pagine e pagine e dubito che scriverne ancora su linee teoriche possa portare a dei benefici per qualcuno. Ogni città, location, albergo atc. ha la sua storia che non è riconducibile a quella di altri.
Riccardo Fracassi
MembroIo uso Leoportalmanager e mi trovo decisamente bene.
29 Giugno 2009 alle 15:09 in risposta a: TripAdvisor e le polemiche degli albergatori: ecco il punto della situazione #17648Riccardo Fracassi
MembroLa figura è senz’altro utile ed interessante. Le difficoltà che vedo è nella gestione degli orari di servizio, dovendo essere attiva 7 giorni su sette. Un’altra sta nel sovrapporsi al servizio di concierge o front desk con i possibili disguidi che questo potrebbe comportare
29 Giugno 2009 alle 15:29 in risposta a: Hotel e Social Network: 5 comandamenti per farsi seguire su Twitter #17649Duccio Innocenti
BloccatoNonostante la diffusione di iPhone e Smartphone in Italia non sia ancora paragonabile a quella verificatasi in USA o in altri Paesi Europei, l’Italia sembra già orientata a rimanere al passo con le innovazioni tecnologiche legate al mobile. Lo dimostrano diverse applicazioni per iPhone e Smartphone rivolte al mercato turistico sviluppate in Italia, che stanno suscitando forte interesse in tutta la penisola.
Hotel e reviews visibili in tempo reale nelle nuove applicazioni iPhone per il turismo
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