Marzotto: “Il Governo abbassi l’Iva nel Turismo”

matteo marzottoLa promozione e la commercializzazione del prodotto-Italia nel mondo al centro della "Convention delle Camere di Commercio italiane all'estero" tenutasi a Rimini dall’11 al 15 ottobre 2008. Presente alla convention, il presidente dell'Enit Matteo Marzotto ha analizzato le principali problematiche del settore del turismo, in genere, e nel dettaglio quello congressuale nel Paese.

Il brand

“L'Italia come brand ha tutto il potenziale per essere energica e sostenere ogni concorrenza. Oggi noi non abbiamo più bisogno di portare un milione di turisti in più  a Venezia, Firenze o Roma, ma di mostrare alcuni aspetti di noi stessi, le nostre province, i nostri stili di vita, le nostre culture e le nostre gastronomie. La provincia italiana è molto più interessante delle città grandi storiche e merita il secondo viaggio.
 
Il problema c'è anche nello specifico del congressuale, che costituisce il bacino delle più raffinate esperienze di viaggio: solo il 10% dei nostri flussi congressuali provengono infatti dall'estero. E ciò stride e contrasta profondamente con un trend che da 10 anni porta le nostre imprese a creare il maggior valore proprio andando alla frontiera. Evidentemente, la carenza di grandi centri congressuali è una difficoltà.“
 
 

Aggregazione

“Io credo che il problema vero stia nelle necessità di non frammentarsi, di lavorare insieme, riempendo di contenuti la comunicazione del nostro Paese. Occorre mettersi d'accordo su numeri che ci consentano di valutare il lavoro. Poi si vedrà.”
 
 

L'Iva

“È troppo alta l'Iva che gli operatori devono pagare. Qui la quota è al 20 % mentre negli altri paesi ne pagano un quarto. In Spagna, ad esempio, si paga al 4 per cento. Così non c'è competizione, la gara è persa in partenza. L'appello al Governo è che abbassi la percentuale.”
 
 

Globalizzazione

“Guardiamo al lato positivo della cosa: con la crisi finanziaria la ricchezza si sta ridistribuendo in paesi che contano più di tre miliardi di persone (Cina, India, Russia e Sud America). Almeno il 30 % di queste persone potrà presto disporre dei mezzi per andare in vacanza.”
 
 

Il settore

“Ci sono settori in cui dall'Italia ci si attende la perfezione, come l'abbigliamento, la moda. Nel turismo invece si attendono simpaticamente delle imperfezioni, gli stranieri ogni tanto lo dicono che non vengono qui per essere trattati come a Kansans City e sanno che ci sarà qualche dettaglio sbavato, qua è là. Ecco, al di là del fatto che questa pretesa di perfezione dell'accoglienza all'estero è tutta da verificare, io dico: qualifichiamole, queste imperfezioni”.
 
 

Il ruolo dell'Enit

“Enit è pronta a dare tutto il suo contributo di comunicazione e promozione, con i suoi 250 addetti nelle sue 26 sedi, più gli osservatori presso le camere di commercio all'estero, che sono preziosi uffici di rappresentanza. Il patrimonio c'è, ma va comunicato a tutti. Nemmeno noi possiamo essere lasciati soli”.

Fonti:
 Il Giornale del Turismo