Marzotto: “Il Governo abbassi l’Iva nel Turismo”
29 Ottobre 2008La promozione e la commercializzazione del prodotto-Italia nel mondo al centro della "Convention delle Camere di Commercio italiane all'estero" tenutasi a Rimini dall’11 al 15 ottobre 2008. Presente alla convention, il presidente dell'Enit Matteo Marzotto ha analizzato le principali problematiche del settore del turismo, in genere, e nel dettaglio quello congressuale nel Paese.
Il brand
“L'Italia come brand ha tutto il potenziale per essere energica e sostenere ogni concorrenza. Oggi noi non abbiamo più bisogno di portare un milione di turisti in più a Venezia, Firenze o Roma, ma di mostrare alcuni aspetti di noi stessi, le nostre province, i nostri stili di vita, le nostre culture e le nostre gastronomie. La provincia italiana è molto più interessante delle città grandi storiche e merita il secondo viaggio.
Il problema c'è anche nello specifico del congressuale, che costituisce il bacino delle più raffinate esperienze di viaggio: solo il 10% dei nostri flussi congressuali provengono infatti dall'estero. E ciò stride e contrasta profondamente con un trend che da 10 anni porta le nostre imprese a creare il maggior valore proprio andando alla frontiera. Evidentemente, la carenza di grandi centri congressuali è una difficoltà.“
Aggregazione
“Io credo che il problema vero stia nelle necessità di non frammentarsi, di lavorare insieme, riempendo di contenuti la comunicazione del nostro Paese. Occorre mettersi d'accordo su numeri che ci consentano di valutare il lavoro. Poi si vedrà.”
L'Iva
“È troppo alta l'Iva che gli operatori devono pagare. Qui la quota è al 20 % mentre negli altri paesi ne pagano un quarto. In Spagna, ad esempio, si paga al 4 per cento. Così non c'è competizione, la gara è persa in partenza. L'appello al Governo è che abbassi la percentuale.”
Globalizzazione
“Guardiamo al lato positivo della cosa: con la crisi finanziaria la ricchezza si sta ridistribuendo in paesi che contano più di tre miliardi di persone (Cina, India, Russia e Sud America). Almeno il 30 % di queste persone potrà presto disporre dei mezzi per andare in vacanza.”
Il settore
“Ci sono settori in cui dall'Italia ci si attende la perfezione, come l'abbigliamento, la moda. Nel turismo invece si attendono simpaticamente delle imperfezioni, gli stranieri ogni tanto lo dicono che non vengono qui per essere trattati come a Kansans City e sanno che ci sarà qualche dettaglio sbavato, qua è là. Ecco, al di là del fatto che questa pretesa di perfezione dell'accoglienza all'estero è tutta da verificare, io dico: qualifichiamole, queste imperfezioni”.
Il ruolo dell'Enit
“Enit è pronta a dare tutto il suo contributo di comunicazione e promozione, con i suoi 250 addetti nelle sue 26 sedi, più gli osservatori presso le camere di commercio all'estero, che sono preziosi uffici di rappresentanza. Il patrimonio c'è, ma va comunicato a tutti. Nemmeno noi possiamo essere lasciati soli”.
Fonti:
Il Giornale del Turismo
Commento da daniela50121 — 30 Ottobre 2008, alle ore 15:55
Concordo con Marzotto. Se il governo non abbassa l’IVA adeguandola a quella degli altri paesi europei, come potremo vincere la battaglia con i paesi emaergenti come la Spagna?
Commento da david — 30 Ottobre 2008, alle ore 15:45
Anche io sono daccordo anche perchè questa azione ci permetterà di essere più competitivi a livello di strutture con gli altri paesi europei.
p.s. mi sono registrato ora saluti a tutti
Commento da mose — 30 Ottobre 2008, alle ore 17:59
Facciamo appello al governo! Si… ma come??
Commento da evpandolfi — 30 Ottobre 2008, alle ore 18:06
Sinceramente se dovessi scegliere piuttosto che la diminuzione dell’IVA preferirei una drastica riduzione del cuneo fiscale oppure un detassazione “VERA” degli straordinari e dei premi di produzione
Commento da Zeno — 30 Ottobre 2008, alle ore 18:30
Giustissima la richiesta di abbassare l’imposta, è da tempo che si parla dell’argomento. Difficile trovare la copertura del mancato gettito.
Perchè, in attesa di una riduzione, non pensare anche che l’iva prodotta rimanga sul territorio dove è stata creata!!! in fin dei conti si tratta di “imposta sul valore aggiunto” quindi deve premiare i territori, e tutti gli imprenditori che sul quel territorio investono, che danno veramente valore aggiunto ai propri prodotti aumentandone la vendita e quindi la creazione di iva che potrebbe essere reinvestita proprio sul territorio.
Commento da moreno1976 — 4 Gennaio 2009, alle ore 19:50
Chiediamo al governo di fare qualcosa per il turismo…forse si fa prima…
Moreno
Commento da vitra — 9 Gennaio 2009, alle ore 07:47
Siamo alle solite…si necessita di un ministero per il Turismo che possa proporre ed attuare azioni concrete e mirate (riducendone la burocrazia) al rilancio di quella che risultava essere (non so se lo sia ancora..) la prima “entrata” del nostro bel paese trainato dalle piccole e medie imprese, l’unico settore che malgrado tutto….
Commento da esteban — 10 Gennaio 2009, alle ore 21:28
Quoto in toto evpandolfi, preferirei mille volte che mi abbassassero i costi fissi piuttosto che l’iva 🙂