Quanto vale il turismo fieristico in Italia?

leggi l’articolo completo...Nel 2023 le previsioni sono incoraggianti: 264 manifestazioni locali e nazionali per un flusso di circa 20 milioni di visitatori

Di seguito, il punto sul turismo fieristico in Italia. 

 

Un segmento strategico

 

“Una leva ad alto valore aggiunto”: così è il turismo da fiera secondo Maurizio Danese, Presidente Aefi, Associazione Esposizioni e Fiere italiane. Dati alla mano, ripresi da un articolo de la Repubblica, le parole di Danese sembrano incontrovertibili: oltre 10 miliardi di euro di produzione l’anno, 4.8 miliardi di euro di valore aggiunto per l’economia turistica nazionale e un impatto occupazionale di circa 90mila addetti. Ogni euro speso dai visitatori genera 2.4 euro in produzione e 1.1 euro di incassi. Lo rileva il rapporto che Aefi ha firmato insieme a Prometeia, fra le più autorevoli società di consulenza italiane.

Secondo l’indagine la spesa annua in beni e servizi turistici ricavata dai viaggi legati alle fiere è di 4.25 miliardi di euro, per un valore aggiunto totale di quasi 2 miliardi di euro. Una spesa che vale il 4% del totale in ambito turistico, grazie ai 20 milioni di visitatori che arrivano in Italia ogni anno e che incidono per il 2.5% sul totale dei viaggi.

Strumento fondamentale nella promozione del Made in Italy, ha ancora un alto potenziale di crescita a patto che sia consolidata la rete dei trasporti, servizi e ospitalità connessi all’ambito fieristico.  

 

Il 2023 del comparto

 

Per il momento, le fiere italiane confermate sono 264, mentre sono 267 quelle internazionali. La filiera produce 1.4 miliardi di euro, occupando 3.700 addetti diretti.  

Chi viaggia per partecipare alle fiere spende il 60% in più ogni giorno rispetto al turista medio. Come nel caso del turismo culturale, anche il turismo fieristico dovrebbe tornare ai livelli del pre-pandemia con 20 milioni di visitatori attesi nel corso dell’anno, di cui 1.5 milioni dall’estero. Gli italiani che si sposteranno per le ferie trascorreranno, in media, una notte lontano da casa; la spesa giornaliera è di circa 170 euro al giorno. I dati crescono se ci riferiamo agli stranieri: in media, le notti trascorse fuori sono 2.5 e la spesa quotidiana è di 235 euro.  

Il turismo fieristico è in salute ed è pronto a dare un forte contributo alla ripresa complessiva del settore. Un apporto che potrebbe crescere ancora negli anni: secondo Giuseppe Schirone, coordinatore del team di Prometeia, “alcune simulazioni condotte nel corso dell’analisi, sulla base degli elevati effetti moltiplicativi stimati, suggeriscono che il “potenziale turistico” delle fiere non sia ancora completamente sfruttato”