Turismo, estate italiana all’insegna dell’aria aperta 

leggi l’articolo completo...L’Osservatorio del turismo all’aria aperta prevede una crescita fra il 2% e l’8% del fatturato rispetto all’anno precedente. Gli esperti più fiduciosi sostengono anche di poter superare la soglia raggiunta nel pre-pandemia.

Ciò che è certo è che stanno crescendo i viaggiatori che cercano soluzioni sempre più sostenibili e a contatto con la natura. 

 

L’analisi dell’Osservatorio turismo outdoor 

 

Human Company e la società di consulenza Thrends hanno firmato lo studio voluto dall’Osservatorio del turismo outdoor –ripreso da Italia a tavola– che certifica in modo inequivocabile la crescita del settore. 

Nel corso dell’estate 2022, l’Osservatorio stima che soggiorneranno in strutture open air tra 45.4 e 48 milioni di persone. 

Nel 2021, i dati raccontavano di performance ancora lontane dal pre-covid, con un fatturato fra –14% e –18% rispetto al 2019. 

Tuttavia, gli stessi dati paragonati al 2020 assumono una connotazione totalmente diversa. Le strutture ricettive italiane all’aria aperta già segnavano un +38% rispetto al primo anno di pandemia. 

Che sia davvero arrivato il momento del sorpasso sui numeri del 2019? 

 

La maggioranza dei turisti soggiornerà open air 

 

Con o senza sorpasso, l’Osservatorio del turismo all’aria aperta non ha dubbi: secondo i modelli previsionali, la maggioranza delle presenze in Italia –circa il 54%- sarà legata a questa di tipologia di viaggiatori, che desiderano spazi aperti e contatto con la natura. 

Sempre secondo le previsioni, nel 2022 la spesa sostenuta dal turismo outdoor varierà tra i 2,41 e i 2,55 miliardi di euro, con un budget giornaliero pro capite stimato di 53 euro. 

Da che cosa dipenderà il valore definitivo dei consumi? Secondo l’Osservatorio, dalla guerra in Ucraina. Nello specifico, alcuni turisti provenienti dall’estero potrebbero decidere di rinunciare a venire in Europa a causa del conflitto. 

Non sembrano tuttavia scoraggiati a muoversi verso l’Italia i turisti europei. I viaggiatori dei 5 principali mercati esteri dell’Unione Europea (Svizzera, Austria, Germania, Olanda e Francia) non vedono l’ora di visitare l’Italia.  

Già l’anno scorso, avevano messo la nostra Penisola in cima alle loro preferenze, costituendo l’88% delle presenze totali. Se quest’anno le proiezioni più ottimistiche saranno confermate, il flusso dei turisti dai cinque stati europei potrebbe addirittura aumentare del +9%, arrivando a quota 19.5 milioni di viaggiatori. Secondo le previsioni meno fiduciose, dovrebbero comunque muoversi verso l’Italia 18 milioni di persone. 

Oltre l’Europa, lo scenario più favorevole sul totale dei turisti proveniente dall’estero prospetta 22 milioni di vacanzieri (+8% rispetto al 2021). Altrimenti, secondo una prospettiva meno propizia, dovrebbero comunque giungere in Italia 20 milioni di persone (-0.4% rispetto all’anno scorso). 

 

Anche gli italiani adorano l’open air  

 

Anche gli italiani daranno il loro contributo al comparto dell’open air. Nella visione più rosea, i connazionali che sceglieranno campeggi e villaggi saranno 26 milioni: solo -5.2% rispetto al 2019. 

Passando ad un quadro più pessimistico, le previsioni restano comunque buone: +8% rispetto all’anno scorso e –8% rispetto al 2019, per un totale di 25 milioni di presenze. 

Se i livelli pre-pandemia saranno superati dipenderà quindi in larga parte dai turisti stranieri. 

Per rendere le vostre strutture attrattive nei confronti di questa tipologia di viaggiatori, non dimenticatevi di comunicare la vostra vocazione “green”. A partire dal vostro sito internet, mettete in condizione gli utenti di reperire le informazioni che cercano. Altrimenti potreste perdere potenziali clienti, che potrebbero dirigersi altrove alla ricerca di un alloggio manifestamente sostenibile.  

 

Continuate a seguirci per scoprire l’evoluzione del turismo outdoor italiano.