8 travel trends dei Baby Boomers

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I Millennials e la Generazione Z, amanti dei viaggi luxury, sono ormai protagonisti indiscussi del settore travel.

Anche la giovanissima Generazione Alpha fa sentire il suo peso decisionale al momento dell’organizzazione della vacanza di famiglia.

Dunque, “largo ai giovani” penserete voi…o no? Se è vero che i nati tra 1980 e il 1999 sono sempre più influenti nelle scelte di viaggio e possono contare su una capacità di spesa importante, non dimenticate i senior. I Baby Boomers, infatti, nati tra il 1946 e il 1964, costituiscono ancora una pedina importante del travel: si tratta di una generazione di risparmiatori che ha assistito a molti cambiamenti socio-culturali nella propria vita. E adesso non vedono l’ora di dedicarsi del tempo per conoscere il mondo, attraverso esperienze autentiche e personalizzate. Un target ideale per gli hotel dunque!

Ma quali sono i travel trends dei Baby Boomers? Ecco gli 8 più rilevanti, estrapolati da un’analisi ospitata su Hospitalitynet.

 

1. Baby Boomers e budget di viaggio

 

Ormai liberi da figli da allevare, i Baby Boomers hanno moltissimo tempo libero e voglia di viaggiare. Il tutto supportato da un buon budget allocabile alle vacanze. Stando ai dati di AARP Travel, i boomers stanno pianificando di fare 4-5 viaggi di piacere nel corso del 2020, spendendo in media dal 20% al 50% in più rispetto alla Generazione X e ai Millennials. I viaggi sarebbero suddivisi tra destinazioni nazionali e internazionali.

 

2. Verso destinazioni più lontane

 

Oltre al budget allocato per i propri viaggi, i senior travellers sono disposti ad allontanarsi sempre di più da casa, scegliendo destinazioni esclusive e alloggi più costosi. Sembra inoltre che si ritaglino volentieri dei momenti di shopping tra un tour e l’altro in città. Quale miglior target per tentare strategie di upselling?

Agite però conoscendo i gusti e le abitudini dei vostri ospiti: con offerte personalizzate e il giusto tono di voce, conquisterete la loro fiducia (e le loro prenotazioni). I baby boomers sono amanti del cosiddetto rilassamento attivo e prediligono attività quali golf, escursioni, massaggi e wine tasting.

 

3. La tradizione dell’ospitalità

 

È vero che i millennials stanno operando un importante cambiamento nel modo di intendere l’hospitality, scegliendo sempre più spesso Airbnb e alloggi alternativi, ma questo trend non piace a tutti. I baby boomers si confermano fedeli a hotel e resort tradizionali durante i viaggi, nazionali e internazionali. Un’ottima notizia per gli albergatori che possono rimanere competitivi puntando agli ospiti alla ricerca di un’esperienza faccia a faccia, autentica e “vecchio” stile.

Di pari passo alla tradizione, risulta per i baby boomers una minor dipendenza dalla tecnologia: meglio un receptionist educato di un chatbot o un check-in automatizzato. Secondo recenti studi, il 69,6% di coloro non entusiasti di utilizzare una tecnologia di AI in hotel appartengono alla generazione X o – appunto – ai baby boomers.

 

4. Desiderio di disconnessione

 

Se gli ospiti più “maturi” non sono dipendenti dalla tecnologia come i viaggiatori più giovani, spesso la vacanza viene sfruttata proprio come modo per disconnettersi dai dispositivi elettronici e ricongiungersi con la propria famiglia e il proprio io. Anche se le previsioni per il 2020 stimano che il 54% dei boomers porterà con sé uno smartphone durante i viaggi internazionali e il 92% lo farà nei viaggi nazionali, sembra che l’utilizzo sarà residuale (poche foto o un veloce controllo delle email).

Questo dato spiega come questi ospiti, sebbene talvolta esperti di tecnologia, non ne sono dipendenti: apprezzano certo la comodità dei servizi online e mobile, ma non li richiedono in ogni momento (come i giovanissimi di oggi). Se avete una spa interna, una sala meditazione o convenzioni con centri benessere nei dintorni, sfruttate la leva della disintossicazione dai dispositivi per creare offerte appetibili per questo target.

 

5. Ricerca di autenticità

 

I baby boomers condividono con i millennials un travel trend di questi ultimi anni: il desiderio di immergersi nelle usanze locali e nella cultura delle loro destinazioni di viaggio. Ben metà dei boomers (il 50%) si dimostra interessato a provare la cucina tipica, scoprire le tradizioni e i passatempi popolari mentre si trova in viaggio.

Approfittate di questa tendenza per studiare offerte ad hoc: organizzate cooking class o degustazioni di prodotti del territorio, come il Country Resort Monsignor della Casa in Toscana. Oppure, se non potete fornirne direttamente, create partnership con gestori di attività ben radicate nella destinazione. E ovviamente, promuovete questo tipo di servizi il più possibile, con una comunicazione adatta agli ospiti senior.

 

6. Il lusso che piace

 

Accanto a ricerca di autenticità e curiosità verso la cultura locale, i baby boomers si mostrano sempre più interessati a viaggi di lusso. Ed in effetti, considerato l’incremento di budget di cui abbiamo parlato prima, ciò non dovrebbe sorprendere. Secondo gli ultimi studi, questa generazione è responsabile dell’80% delle spese in viaggi di lusso e considera il budget un aspetto secondario al momento della prenotazione di una vacanza.

Dall’altra parte, però, i boomers apprezzeranno il fatto di aver prenotato al prezzo migliore per loro (95%), dunque offerte customizzate come quella dell’Hotel Villa Athena di Agrigento potrebbero fare la differenza

 

7. Tecnologia user-friendly

 

Se è vero che i baby boomers non sono dipendenti dalla tecnologia, l’85% di loro naviga in Internet per organizzare viaggi e prenotare soggiorni. Ne deriva l’assoluta necessità di un’interfaccia user-friendly (desktop e mobile), sul sito e sul booking engine, per conquistare questi ospiti.

Un sito web con un percorso di navigazione semplice, informazioni dettagliate e un processo di prenotazione rapido e intuitivo sono fondamentali per i baby boomers (come per tutti gli altri ospiti). Assicuratevi che il vostro sito ufficiale e il motore di prenotazione scelto rispecchino questi parametri per fornire un’esperienza piacevole a tutti, senior in primis.

 

8. L’esperienza mobile conta

 

Non trascurate l’esperienza mobile del vostro sito, dato che buona parte dei baby boomers usufruiscono volentieri dello smartphone, soprattutto in viaggio (55%). Quindi, accanto a un design UX della versione desktop, monitorate quella mobile del vostro sito.

L’ottimizzazione sui diversi dispositivi, la responsività, è sicuramente la scelta più azzeccata per un’esperienza di navigazione ideale in ogni condizione di utilizzo.