Booking.Basic usa le tariffe migliori di altri intermediari

leggi l’articolo completo...Se pensavate che non potesse più sorprenderci, c’è un nuovo sviluppo su Booking che potrebbe avere notevoli ripercussioni sulla gestione delle tariffe da parte di un hotel. Da qualche giorno il colosso olandese riceve inventario con tariffe esclusive anche da altre OTA.

Seppure non sia ancora chiaro se si tratti o meno di una strategia di ampio respiro per la creazione di un nuovo marketplace, Booking sta mostrando alcune tariffe fortemente scontate su alcune strutture come parte di un nuovo servizio chiamato “Booking.Basic”.

Le tariffe Booking.Basic provengono da terze parti, ma sono mostrate e confrontate con quelle dell’inventario contrattato con l’hotel.

Il nome “Basic” proviene dalla natura estremamente limitata dell’offerta, come l’impossibilità di inviare richieste speciali alla struttura né modificare la prenotazione, un certo ritardo nella conferma della prenotazione (fino a ventiquattro ore), oltre al modello di pagamento sempre non-refundable.

Per quanto i portavoce di Booking abbiano parlato di Booking.Basic come di una semplice prova –  tecnicamente vero, visto che attualmente opera come il più classico ambiente da A/B test – l’esistenza del servizio è presente nella Privacy Policy da mesi:

“Booking.Basic: Noi potremmo offrirti la possibilità di effettuare una prenotazione Booking.Basic. Le prenotazioni Booking.Basic sono facilitate da un Fornitore di Viaggi diverso da quello del soggiorno prenotato. Nell’ambito del processo di prenotazione, siamo obbligati a condividere alcuni dei tuoi dati personali relativi a quella prenotazione con il partner commerciale in questione. Se viene usato Booking.Basic, ti preghiamo di controllare le informazioni fornite durante la prenotazione o di consultare la conferma di prenotazione per ulteriori informazioni sul Fornitore di Viaggi e sulle modalità di trattamento dei tuoi dati personali da parte loro.”

I Fornitori di Viaggi sono, banalmente, le OTA che muovono il proprio inventario su Booking; attualmente sono state ritrovate solo le tariffe più vantaggiose di Agoda e Ctrip, specialmente per le strutture ricettive della regione pacifico-asiatica, comprese le case dei privati.

Per questo motivo abbiamo provato a simulare una prenotazione per una struttura nostra cliente di Giacarta, e dopo qualche ricerca (e il cambio della lingua del sito in inglese) siamo riusciti a visualizzare una tariffa Basic, sensibilmente più bassa rispetto a quella contrattata da Booking.

Visualizzando la sorgente della pagina, abbiamo notato come i candidati alla vendita via Booking.Basic siano per ora proprio Ctrip e Agoda, di cui si possono ritrovare i loro ID:

Effettuando un acquisto, la mail di conferma di Booking riporta come la transazione sia passata esclusivamente dal proprio partner.

Quali sono gli scenari futuri?

 

Non è la prima volta che un’OTA decide di ridistribuire inventari di terze parti per rimpinguare la propria offerta, alcune volte in mercati su cui sa di non poter garantire la migliore tariffa. È possibile che Booking cerchi “semplicemente” di aumentare la propria competitività in uno scenario complesso e in crescita come quello asiatico, appoggiandosi a una controllata (Agoda) e a un partner commerciale in Cina (Ctrip).

Le potenzialità di Booking.Basic iniziano a diventare impressionanti solo immaginando un’apertura completa del servizio a tutti i mercati e a tutte le OTA.

In questo caso avremmo il brand travel più influente in Europa che offre costantemente le tariffe più basse via Booking.Basic prelevandolo da terze parti. Sarà ancora più importante in futuro riprendere il controllo della distribuzione e dei propri prezzi, rivedendo i contratti di distribuzione soprattutto con i wholesalers.