Business Travelers: l’84% di nuovo pronto a viaggiare

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Segnali tangibili di ripartenza si scorgono finalmente anche nel comparto del business travel.

Questo quanto emerge da uno studio condotto da Opinium per conto di Amadeus su oltre 1400 business travelers in Francia, Germania, India, Giappone, Spagna, Stati Uniti e Regno Unito

Se, come prevedono gli esperti, la piena ripresa delle trasferte lavorative si vedrà solo nel 2025, i dati emersi dalla ricerca rivelano già un trend incoraggiante.

Analizziamolo nel dettaglio.

 

Nostalgia del business trip

 

Lo stop obbligato imposto dal Covid-19 non ha soffocato il desiderio di viaggiare per motivi lavorativi. Se infatti il 93% del campione ha dichiarato di aver ridotto gli spostamenti business del 60%, pare arrivato il momento di invertire la tendenza. L’84% si dice infatti pronto a ripartire quanto prima, a patto che vengano rispettate le idonee misure di salute e sicurezza. La percentuale cresce all’87% per i frequent flyer, cioè coloro che hanno viaggiato più di 15 volte per lavoro durante il 2019.

Entrando nel dettaglio, la ricerca indaga gli elementi chiave che muovono la voglia di ripartenza. Le risposte più frequenti coinvolgono la componente umana della trasferta, in diversi aspetti. Si percepisce la mancanza di “vedere clienti e colleghi faccia a faccia” e “condividere idee in riunioni di persona”, oltre a momenti più ludici e sociali, come “condividere un pasto”. Del resto, non è forse vero che le migliori strategie vedono la luce spesso davanti a un piatto di pasta al ristorante o in pausa caffè?

 

Le necessarie misure di sicurezza

 

Il desiderio di ripartire si avverte forte e chiaro, quindi. Ma solo a patto di farlo in condizioni di massima tutela per i lavoratori, come si evince dallo studio di Opinium. Tra le priorità in fatto di salute e sicurezza, gli intervistati hanno dichiarato necessarie: assicurazione medica Covid 19, informazioni aggiornate su salute, restrizioni di viaggio e sicurezza, pagamenti contactless, certificato obbligatorio su tampone o vaccino prima dell’imbarco.

A livello gerarchico, è interessante notare come i business travelers diano maggior peso alle informazioni sulle restrizioni sanitarie e di viaggio e ai pagamenti contactless rispetto ai test e ai certificati di vaccinazione. Un dato importante non solo per le destinazioni, che dovrebbero fornire esaurienti indicazioni sulla situazione pandemica sui propri canali ufficiali, ma anche per le strutture ricettive. Se non avete ancora introdotto, sul vostro sito ufficiale e sul booking engine, le informazioni relative alle misure Covid-19, sarebbe il caso di farlo, in modo da rassicurare le aziende e i viaggiatori per affari.

La scala delle priorità dei business travelers indica che questi soggetti ricercano, in primis, degli strumenti pratici per gestire in modo sicuro la propria trasferta. Il 96% aggiunge che sarebbe disposto a rispettare in modo più rigoroso la travel policy aziendale se ciò implicasse lo sblocco dei viaggi di lavoro.

 

Le innovazioni post Covid

 

A commento della ricerca, il direttore commerciale di Amadeus Italia Gabriele Rispoli si mostra soddisfatto: “I nostri risultati mostrano che i passeggeri sono desiderosi di viaggiare se ci fossero le giuste misure di sicurezza, il che è enormemente incoraggiante. Mentre la vaccinazione richiederà del tempo, ci sono una serie di misure che le aziende possono adottare ora per tutelare e rassicurare i viaggiatori. Stanno arrivando online nuove soluzioni di pagamento e di gestione delle spese che permettono di pagare comodamente con il proprio cellulare, utilizzando il conto corrente aziendale. Questo eliminerà la necessità di dover toccare i terminali di pagamento o gestire le ricevute cartacee, mentre la rendicontazione delle spese sarà automatizzata in backoffice. I viaggiatori potranno anche accedere alle informazioni relative alle restrizioni di viaggio, alla diffusione del Covid-19 e ad altri fattori sanitari al momento della prenotazione.”

In sostanza, conclude Rispoli, la pandemia ha probabilmente accelerato alcuni importanti processi tecnologici e le conseguenti innovazioni porteranno grandi benefici al settore del business travel. Che niente – o quasi – sarà più come lo ricordavamo ante Covid è certo, ma quanto il settore cambierà in meglio è ancora presto per capirlo.