Come controllano le recensioni false i social network?

leggi l’articolo completo...Dopo le recenti polemiche su TripAdvisor e la sua gestione delle recensioni false, sorge spontaneo chiedersi che cosa effettivamente facciano sia TripAdvisor che gli altri social network di recensioni turistiche per controllare i commenti.

I sistemi sono vari e più o meno efficienti. Mentre alcuni siti, pur essendo meno conosciuti e frequentati, hanno dimostrato di sforzarsi per rendere il sistema attendibile, il controllo di TripAdvisor sulle recensioni false risulta a mio avviso non essersi ancora adeguato agli standard degli altri competitor.

Di seguito le strategie dichiarate dai vari social media e portali:

  • TripAdvisor: da sempre sostiene di possedere sofisticati algoritmi per individuare le recensioni false, di condurre controlli saltuari e indagini relative alle segnalazioni fatte dagli utenti stessi e persino di avere degli addetti al controllo delle singole recensioni.
    Quest’ultimo fatto lascia un po’ perplessi, dal momento che riceve ogni giorno centinaia di post, circa uno ogni 20 secondi solo in Italia e che dunque sembra impossibile vengano scansionati uno ad uno.
    Il dirigente dell’azienda si difende dichiarando che gli utenti non sono stupidi, che visitano il sito con il necessario scetticismo e sono dunque capaci di trarre le conclusioni di cui hanno bisogno.
  • Trivago: il fatto che riconosca premi in denaro per le recensioni potrebbe costituire un incentivo a scrivere commenti falsi, ecco perché la redazione e la comunità sembrano stare particolarmente allerta. “Le recensioni che brillano di luce propria non ci piacciono e finiscono spessissimo in una lista – dichiara Trivago – Si studia l’utente in primis, il suo comportamento, la sua reattività, poi l’opinione, la sua opera prima, spesso anche l’ultima. Chiediamo la ricevuta (del soggiorno) nel dubbio, nei casi peggiori controlliamo gli accessi e utilizziamo vari strumenti per gli account multipli. Ma niente, credetemi, è più efficace delle sentinelle della community”. Per quanto riguarda gli alberghi che si auto recensiscono finiscono in una “lista nera”, per cui ad ogni utente che scriva qualcosa su quella struttura, si richiede prova del pernottamento.
  • TravelPost: legato al meta motore di ricerca voli Kayak, contatta ogni hotel per accertarsi che l’utente abbia effettivamente soggiornato lì.
  • Boo: ha degli algoritmi anti-frode e fa in modo che da ogni IP non provenga più di una recensione per hotel.
  • Expedia, Venere, Priceline: Solo chi ha prenotato tramite il portale e ha realmente soggiornato in un hotel, può pubblicare una recensione.
  • Zoover: Vaglia ogni recensione. Se una review contraddice o contrasta fortemente con le precedenti, si controlla l’IP di provenienza per verificare che non sia nei paraggi dell’hotel e si richiede una prova del soggiorno.

Chiaramente è preferibile accertarsi che l’utente abbia soggiornato in una struttura, è possibile chiamare la reception o richiedere all’utente l’e-mail di conferma rilasciata al momento della prenotazione.

Un altro accorgimento per assicurarsi che non vengano pubblicate false recensioni da uno stesso utente mascherato sotto vari profili, è quello di far rilasciare al momento della registrazione un dato unico ed identificativo che non possa essere alterato e che contraddistingua l’utente, come il codice fiscale / numero di previdenza sociale, o il codice di un documento di riconoscimento qualsiasi.

E voi quale pensate sia il sistema di controllo migliore per le recensioni false?