L’effetto della pandemia sulle prenotazioni invernali

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La ripresa dei contagi frena le prenotazioni degli italiani nel periodo delle vacanze natalizie. Rispetto alle stime inizialmente previste, numerosi vacanzieri hanno deciso di attendere e valutare l’andamento della curva epidemiologica prima di preparare le valigie e mettersi in viaggio.

 

I numeri del turismo invernale

 

Facendo un passo indietro a qualche settimana fa, grazie anche all’apertura degli impianti sciistici, le previsioni per il periodo autunno/inverno segnavano un continuum con i dati positivi registrati dal comparto ospitalità nel corso dei mesi estivi.

Le partenze per le vacanze natalizie programmate avevano infatti raggiunto quota 35 milioni: 10 milioni per il Ponte dell’Immacolata (8-12 dicembre), 12 milioni per Natale e 13 milioni per Capodanno.

Secondo un’indagine condotta da Confturismo-Confcommercio (effettuata dal 15 al 19 novembre in collaborazione con Swg) e ripresa da Il Sole 24 Ore emerge, purtroppo, un quadro mutato al ribasso.

I dati emersi nel report registrano già 2.5 milioni di disdette per le vacanze invernali. Inoltre, 11 milioni di italiani intenzionati a viaggiare nel periodo considerato hanno deciso, almeno per il momento, di rinunciare a prenotare.

Resta comunque uno zoccolo duro, costituito da più di 12 milioni di italiani, che è fermamente convinto a viaggiare nel periodo in cui ha fissato le vacanze. La metà di loro pernotterà da familiari e amici o nelle seconde case, contraendo di conseguenza la spesa in servizi turistici.

 

Il commento ai dati emersi

 

“Prevale l’incertezza, non la paura” – ha dichiarato il Presidente di Confturismo-Confcommercio, Luca Patanè. “Per questo servono indicazioni chiare e immediate delle autorità competenti sulle eventuali regole da adottare per affrontare in sicurezza le prossime festività. Soprattutto per il popolo dei vaccinati, il più propenso e pronto a partire.”

In questo senso il Governo italiano ha varato il Super Green Pass, la cui applicazione decorrerà a partire da lunedì 6 dicembre fino al 15 gennaio.

Secondo gli esperti di Swg, alle disdette e alle prenotazioni mancanti andrebbero aggiunti altri 8.5 milioni di italiani che hanno cambiato la destinazione del proprio viaggio, preferendo una sistemazione più vicina al luogo di residenza. Fra questi, c’è anche chi ha deciso di ridurre i giorni della vacanza, già ampiamente al di sotto della media registrata nello stesso periodo nel 2019.

Continuate a seguirci per restare aggiornati sugli spostamenti degli italiani nel periodo invernale.