Travel Insights with Google arriva negli Stati Uniti

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Travel Insights with Google approda anche negli Stati Uniti con funzionalità personalizzate e dati sempre più accurati.

Sembra iniziare a prendere sempre più forma l’iniziativa di rilancio del turismo che vede come protagonisti il colosso di Mountain View e l’Organizzazione Mondiale del Turismo. Insieme, si sono posti l’obiettivo di fornire a governi e operatori del settore una serie di strumenti per elaborare nuove strategie per riportare i numeri dell’industria turistica a quelli del pre-pandemia.

Dopo più di sei mesi di test nell’area Asia-Pacifico e in Europa, Google sta ora espandendo la piattaforma Travel Insights with Google negli Stati Uniti, in collaborazione con Destinations International e Hospitality Sales and Marketing Association International (HSMAI).

Le tre organizzazioni lavoreranno insieme per fornire gli strumenti e la formazione agli enti turistici e ai professionisti dell’ospitalità in tutto il mondo, con versioni localizzate già disponibili in Italia, Spagna, Grecia, Croazia, India, Corea e molti altri Paesi.

Gli strumenti di Travel Insights forniscono dati sulla domanda di viaggio in tempo reale, basandosi su quanto emerge dalla Google Search, a mano a mano che gli utenti effettuano ricerche online come “dove viaggiare”, “posso viaggiare” e “restrizioni di viaggio COVID”.

 

Gli strumenti disponibili

 

Come già analizzato all’interno di un nostro precedente articolo, il portale è composto da due strumenti principali: uno è destinato ad aziende, governi ed enti turistici, mentre l’altro è destinato agli albergatori.

Troviamo quindi Destination Insights, che fornisce dati sulle principali fonti di domanda per una data destinazione e che aiutano a capire da dove provengono i viaggiatori. Hotel Insights, invece, ha lo scopo di aiutare gli albergatori ad analizzare le tendenze di ricerca e fornire suggerimenti su come possono migliorare la presenza digitale della loro struttura.

 

Google a fianco della OMT per la ripresa del turismo

Google sta anche lavorando con l’Organizzazione Mondiale del Turismo delle Nazioni Unite per sostenere la ripresa dell’industria dei viaggi, con una strategia annunciata a maggio che fornisce dati e formazione agli operatori del settore in tutto il mondo.

Proprio grazie a questi strumenti, le due organizzazioni ospiteranno corsi di formazione su come utilizzare gli strumenti digitali e i dati messi a disposizione, per la ripresa del turismo post pandemia. La piattaforma Travel Insights è infatti realizzata da esperti del settore viaggi e pubblicità di Google ed è fatta su misura per i Paesi a cui viene offerta, con sessioni sulla raccolta e l’analisi dei dati, marketing digitale e storytelling.

Come da accordi, Google fornirà anche un supporto continuo per diverse iniziative dell’UNWTO, come i concorsi di startup che promuovono l’innovazione nei viaggi e nel turismo. I dati Travel Insights di Google alimentano anche una parte del UNWTO Recovery Tracker, strumento messo a punto dall’Organizzazione Mondiale del Turismo per consentire ai governi e alle imprese private la possibilità di tracciare la ripresa del turismo a livello globale e regionale. Le due organizzazioni prevedono anche di collaborare su ulteriori progetti di ricerca.

Nonostante l’imperversare della pandemia, Big G rimane fortemente interessato al settore turistico e sembra avere già una chiara strategia di espansione all’interno di questo mondo. Dovrà quindi ricredersi chi, dopo aver letto del ritiro temporaneo dal mercato della funzione Reserve on Google, aveva dato credito ad alcune voci di corridoio. Il colosso americano non sta perdendo interesse nei confronti del turismo perché  fortemente colpito dalla pandemia di Covid-19, anzi ha grandi progetti a fianco di organizzazioni ed enti rilevanti nel contesto internazionale.