Nuovo Piano di Sviluppo del Turismo italiano: il Direttore del Mibact Francesco Palumbo ci spiega come contribuire!

Fino al 30 giugno, operatori ed esperti di turismo possono contribuire con idee e suggerimenti al nuovo Piano di Sviluppo Strategico del Turismo Italiano. Per farlo basta registrarsi alla piattaforma online “Idee per il Turismo”, che rappresenta il primo passo nella realizzazione di quel Piano partecipato tanto voluto dal Mibact.

Per conoscere tutti i dettagli dell’iniziativa, siamo riusciti a intervistare in esclusiva Francesco Palumbo, Direttore Generale del Mibact.

 

La piattaforma Idee per il Turismo

Sono altissime le aspettative che ruotano intorno al nuovo Piano di Sviluppo Strategico del Turismo Italiano (PST), il documento contenente le linee guida per lo sviluppo e la promozione del turismo a livello locale e nazionale che dovrebbe essere pubblicato a luglio. Soprattutto da quando a Pietrarsa, durante la seconda edizione degli Stati Generali del Turismo, il Mibact ha annunciato che la stesura del Piano avrebbe preso le mosse da un confronto attivo con gli operatori del settore.

Un confronto che si sta già svolgendo online sul sito ufficiale del PST e sulla piattaforma gratuita Idee per il Turismo, che rimarrà attiva fino al 30 giugno.

Francesco Palumbo, Direttore Generale del Mibact, spiega ai lettori di Booking Blog come sta andando il dialogo online con gli operatori e che cosa bolle in pentola per i prossimi mesi e per il nuovo Piano 2017.

 

L’intervista a Francesco Palumbo, Direttore Generale del Mibact

  1. La piattaforma “Idee per il Turismo” è un sistema che consente di raccogliere le opinioni e le idee della comunità, fornendo la possibilità di votarle, commentarle o taggarle. Perché questa scelta?
“Considerando le specificità di un settore nel quale il raggiungimento dei risultati e il miglioramento delle performance dipendono dall’azione congiunta di tanti soggetti, è necessario fare un salto culturale e cambiare il modo di operare anche dei decisori pubblici. Così il nuovo Piano nasce come strumento aperto, dinamico e flessibile e vuole favorire il processo di coinvolgimento “continuo” e strutturato dei principali attori e delle collettività.

Let’s go, diamo a tutti gli operatori del settore uno spazio di proposta.”

  1. Andando sulla piattaforma in questo momento sono disponibili solo 40 proposte e alcune non sono dei veri e propri progetti, ma solo considerazioni generiche. Adesso che siamo a poche settimane dalla chiusura, qual è un primo bilancio dell’iniziativa?
“Il primo bilancio è positivo. La consultazione è iniziata oltre un mese fa e l’attenzione del pubblico, pur non essendosi sempre tradotta in contributi originali, è rimasta costante. Il nostro intento resta quello di far nascere e alimentare il dibattito sui temi di punta del Piano e questo percorso è comunque positivamente avviato. Abbiamo nuovi iscritti ogni giorno e quindi, virtualmente, ogni idea/contributo può tornare ‘in auge’ ed essere sviluppata in modo nuovo e, fino a quel momento, imprevisto. Proprio per questo abbiamo deciso di prorogare ancora la consultazione, dal 15 al 30 giugno p.v. Inoltre maggiore coinvolgimento e capacità propositiva saranno possibili nella fase successiva all’approvazione del Piano 2016, in funzione del processo di elaborazione del PST 2017.”
  1. Tra le proposte degli operatori ricevute avete valutato già qualcosa in particolare che pensate di integrare nel nuovo Piano Strategico?
“Abbiamo diversi spunti interessanti che il Comitato e gli esperti che ne fanno parte terranno in considerazione nella stesura del Piano, non sono quindi in grado di dare ora anticipazioni certe su quanto sarà approvato nel corso dei lavori collegiali.”
  1. Tra i quesiti posti ai tavoli di lavoro di Pietrarsa c’è anche questa domanda: “Il web 2.0, attraverso la conversazione orizzontale e la facilità di condivisione, quanto può aiutarci a costruire una destinazione/paese?” Come pensa che l’Italia possa mettere in pratica il concetto di conversazione orizzontale e condivisione, in modo pratico e utile per tutti gli operatori e i viaggiatori?
“A nostro avviso è impossibile pensare di valorizzare una destinazione se il soggetto pubblico prevede che il contesto territoriale sia destinato a finalità inconciliabili con quelle turistiche…. Dunque, la premessa per la realizzazione di una destinazione turistica di successo è la condivisione del medesimo obiettivo da parte di tutti gli attori di quel territorio, che li porti a progettare e attuare un’ospitalità turistica “specifica e distintiva”, che possa valorizzare non solo le attrazioni naturali e paesaggistiche, ma tutte le risorse legate alle peculiarità di quel territorio, integrandole in una comunicazione evoluta.

Cosa valorizzare, quali elementi rappresentano motivi di attrattività, quali aspetti sono di interesse dei turisti internazionali e di prossimità, sono tutti elementi molto importanti che contribuiscono persino ad arricchire l’evoluzione delle identità territoriali anche tramite dei feedback di chi ci vede dall’esterno. Basti pensare che alle fortune, anche commerciali, del limoncello della costiera amalfitana, contribuirono in modo determinante i versi del più noto viaggiatore in Italia, Johann Wolfgang von Goethe ad inizio ‘800, ed oggi è divenuto un elemento fortemente promozionale e identitario anche da un punto di vista paesaggistico.

Tutto ciò può sicuramente avvenire in modo innovativo attraverso strumenti differenziati, ma quello che permette di monitorare con maggiore facilità e costantemente il giudizio, le impressioni e le valutazioni di un turista, e di attuare dei correttivi in tempo reale, è sicuramente rappresentato dal mondo dei social media. I turisti oggi scelgono a partire dalle opinioni e dalle raccomandazioni di altre persone ed il web è per eccellenza lo strumento prevalente del marketing attuale. L’Italia su questo ha ancora molta strada da fare, ma una delle motivazioni alla base del nuovo Piano è proprio quella di recuperare terreno sul piano dell’innovazione e nell’uso/qualità delle tecnologie in campo turistico. Proprio per questo cercheremo di attuare molte delle indicazioni e proposte contenute nel lavoro del TD Lab che indicava scelte precise, in grado di dare un’accelerazione all’impiego del digitale nel turismo.”

  1. In una recente intervista, la Professoressa Roberta Milano ha lodato l’apertura del Governo verso il dialogo con il territorio, ma ha anche detto: “L’importante è che ci sia una regia forte, perché aprire alla partecipazione rischia di creare molte aspettative e una sostanziale anarchia, dove non sai più distinguere le proposte che valgono da quelle che valgono meno”. Come riuscirà il Mibact a gestire in modo efficace il flusso di informazioni?
“Siamo consapevoli che la formulazione del nuovo Piano richiede l’esistenza di condizioni di fiducia e consenso molto elevate, nonché l’assunzione di un impegno forte di istituzioni e operatori sul lavoro da svolgere. Il MiBACT cercherà di fare sì che tali presupposti si realizzino in tempi rapidi, superando la forte frammentarietà e disomogeneità del settore e conciliando al meglio le esigenze del gran numero di stakeholder coinvolti nel processo.

In seguito alla formulazione delle proposte che emergono nel corso del processo partecipato, ci assumeremo le responsabilità del decisore pubblico e si farà una regia anche con le Regioni, gli EELL e gli altri Ministeri per sottoporre alla politica le opzioni di policy migliori. In questo quadro il ruolo del MiBACT deve essere sempre più di servizio e di indirizzo. Bisogna fornire un servizio efficiente per gli operatori pubblici e per gli imprenditori che chiedono di avere risposte certe in tempi adeguati e al contempo dotarsi di una struttura snella ma efficiente con le competenze adeguate per dettare linee di indirizzo chiare. Questi sono i criteri verso i quali orientare la riorganizzazione della governance pubblica.”

  1. La piattaforma di discussione lanciata dal Mibact è stata inaugurata poco dopo gli Stati Generali di Pietrarsa ad Aprile e verrà chiusa il 15 giugno, ma la promozione online è stata esigua, sia sui canali online che offline. Come mai la scelta di mantenere un basso profilo?
“Come dicevo prima, la chiusura è stata prorogata al 30 giugno prossimo. La piattaforma è stata lanciata per/tra gli addetti ai lavori a Pietrarsa, per raccogliere contributi il più possibile qualificati, e ora, per l’ultimo mese, verrà pubblicizzata anche dai canali social del MiBACT proprio per allargare la condivisione anche alle varie tipologie di fruitori dei prodotti turistici. La parte consistente si completerà attraverso i canali social, dopo l’approvazione del Piano 2016, per avviare un percorso più consolidato di adeguamento del Piano 2017.”
  1. Dopo la chiusura della piattaforma sarà ancora possibile dare un contributo o un’opinione sul nuovo piano via social. Può spiegarci in che modo?
“La piattaforma sarà operativa solo fino a settembre, mentre i nostri canali social sono, e saranno, sempre aperti al confronto con gli utenti. Il nostro obiettivo di lungo periodo è quello di creare una community ‘ufficiale’ di riferimento per la discussione dei temi del turismo in Italia per il Piano 2017 per quello 2018 e così via.”
  1. Lei contribuirà senz’altro alla realizzazione del nuovo Piano Strategico: può darci qualche anticipazione? Che cosa bolle in pentola?
“Il compito di redigere il Piano è affidato, per legge, al Comitato Permanente di Promozione del Turismo, costituito nel 2014 e composto da 39 membri tra cui rappresentanti delle istituzioni, delle amministrazioni centrali e territoriali nonché di tutte le associazioni di categoria maggiormente rappresentative.
Le sessioni del Comitato, ciascuna impegnata nella redazione di un capitolo del Piano, sono 6
e i lavori sono ormai in fase avanzata. Proprio ieri (6 giugno – ndr), peraltro, si è svolto un incontro del Comitato in forma ristretta per confrontarsi sullo stato dei lavori delle singole sessioni e concordare le prossime scadenze. Il Piano, che avrà una durata almeno quinquennale, sarà sottoposto a una verifica continua (attraverso l’utilizzo di un cruscotto di indicatori di efficacia, innovazione, ecc.) e sarà aggiornato ogni due anni.
Tuttavia fin d’ora posso dire che il Comitato ha indicato nel miglioramento della competitività del settore, nella valorizzazione integrata e durevole delle risorse per formare un prodotto turistico evoluto in grado di leggere e interpretare la domanda di turismo e nell’aumento dell’occupazione nel settore e della qualità del lavoro, gli asset strategici sui quali agire.”
  1. Ci sono altre novità che prevedete di lanciare nel corso dell’anno 2016/2017?
“Sì, il sistema di governance del Piano si presta a essere adattato alla progettazione e realizzazione di progetti specifici ovvero di singole iniziative e opportunità che dovessero emergere in corso d’opera. E, infatti, sono già state messe in cantiere alcune iniziative di particolare rilievo strategico, tra cui voglio citare, solo a titolo di esempio, quella che riguarda l’utilizzo della lirica quale strumento di promozione dell’Italia nel mondo, e quella che, nell’Anno ufficiale dei Cammini, punta all’organizzazione dei cammini italiani quali veri e propri driver per un’esperienza turistica complessa e articolata che permette di vivere luoghi e  paesaggi italiani anche camminando fuori delle grandi città d’arte.”

 

In attesa del lancio del nuovo Piano, anche voi potete contribuire con le vostre idee e prendere parte alla discussione sulla piattaforma gratuita Idee per il Turismo, che rimarrà attiva fino al 30 giugno. E, ovviamente, vi invitiamo a condividere con noi le vostre impressioni sull’attività del Mibact.