Brand Reputation, come difendere e promuovere l’immagine dell’hotel nel web sociale 2.0
24 Maggio 2007Una nuova ricerca di Compete Inc., "Consumer Generated Content in Travel", stima che il consumer generated content (CGC) influenza più di 10 miliardi di dollari l'anno di prenotazioni online. Recensioni da parti dei clienti (come quelle di TripAdvisor), vengono viste dai viaggiatori online come più credibili sia delle recensioni professionali di siti dedicati al turismo, sia delle informazioni delle agenzie di viaggio.
L'hotel cosa può fare? Siamo di fronte a un punto critico per i ricavi online delle strutture alberghiere, che saranno in futuro sempre più condizionati dai contenuti creati dai propri ospiti: i manager dovranno cercare in ogni modo di inserirsi e avvicinare a sé questo circuito di opinione e condizionamento. Alcune proposte ci sono già…
Gli utenti apprezzano la partecipazione dei Brand nel web sociale
Alcune note generali: il lato positivo è che lo studio della Compete sottolinea come i consumatori apprezzino la partecipazione del Brand al dialogo delle recensioni “consumer generated”.
Il controllo della Brand reputation è già un'esigenza generale che in America riguarda da vicino tutte le aziende: secondo USA Today, cercare su Google il proprio nome aziendale per scoprire eventuali recensioni (una pratica denominata “ego surfing“) è una delle abitudini più diffuse tra i manager d’oltreoceano, e, nel caso delle grandi aziende, nascono divisioni speciali con personale che si occupa solo di questo monitoraggio.
Il caso TripAdvisor – Come rispondere alle opinioni dei Clienti
TripAdvisor, la destinazione principale per recensioni consumer-generated, ha introdotto la possibilità per i Brand di proteggere la propria reputazione rispondendo direttamente alle recensioni dei consumatori.
TripAdvisor consente ai rappresentanti di hotel, ristoranti o gestori di attrazioni di rispondere alle recensioni scritte a proposito della loro proprietà. Le risposte che corrispondono ai nostri criteri d'inserimento saranno mostrate sul sito di TripAdvisor direttamente sotto la recensione relativa.
TripAdvisor si riserva il diritto di contattare la proprietà per verificare che tu ne sia un vero rappresentante.
Istruzioni per scrivere la tua risposta:
1 – Vai alla pagina degli ingressi in elenco degli hotel.
2 – Clicca sul link Scrivi una recensione! trovato nella sezione delle recensioni dell'utente nella pagina.
3 – Clicca sul link modulo di risposta della gestione trovato al fondo della colonna di destra della pagina scrivi una recensione.
4 – Compila il modulo e spediscilo.
http://www.tripadvisor.it/pages/management_response.html
TripAdvisor permette inoltre il Brand management su siti di terze parti (per esempio il sito personale del proprio hotel). Alla pagina http://www.tripadvisor.com/OwnerFeeds è possibile generare automaticamente il codice HTML necessario per pubblicare -tramite RSS feed- le recensioni di TripAdvisor sul proprio sito (con la possibilità di modificarne l'aspetto con i fogli di stile).
Nel caso di TripAdvisor, l'analisi di Compete rivela:
- L'importanza della recensione degli utenti, considerate dall'82% degli utenti più indicative della descrizione che un hotel fa di se stesso;
- L'accettazione del coinvolgimento del Brand: il 58% si dichiara molto favorevole all'intervento diretto del management dell'hotel alla discussione dei consumatori.
Le iniziative strategiche di Sheraton Hotels e Southwest Airlines
Il monitoraggio della reputazione è solo la prima parte di un percorso che dovrà, in futuro, portare a soluzioni nuove e creative, per avvicinare e coinvolgere i CGC nel proprio sito, integrandolo con attività che permettano
- interazione hotel-ospiti
- relazione fra gli ospiti stessi in una sorta di comunità
"Consumer Generated Content in Travel" esamina le iniziative CGC di Sheraton Hotels e Southwest Airlines, con lo scopo aiutare i marketer turistici a capire possibili soluzioni per bilanciare l'esposizione dell'immagine mantenendo il controllo della conversazione
SHERATON HOTELS – alla fine del 2006, lo Sheraton ha trasformato il suo sito web in una piattaforma sociale, una “Global Neighborhood” per viaggiatori. L'analisi di Compete rivela:
Valore per i consumatori: il 50% dei consumatori Sheraton che sono entrati in contatto con questa “funzionalità sociale” riportano che ha arricchito la loro esperienza;
Aumento delle Conversioni; L'integrazione di strumenti CGC è legata alla performance eCommerce, con il 57% dei consumatori che la riportano come un fattore di influenza positivo sulla decisione di acquisto.
SOUTHWEST AIRLINES – il micro-sito della Southwest, “Wanna Get Away Sweepstakes”, ha usato consumer generated video per creare un circuito virale e coinvolgere i consumatori nella campagna marketing dell'azienda. L'analisi di Compete rivela:
Forte Awareness del consumatore: il 20% dei visitatori del sito ufficiale Southwest.com dichiarano di avere presente/ricordare la promozione “Wanna Get Away”;
Miglioramento dell'immagine: i consumatori della Southwest danno un voto alto a questo approccio di marketing innovativo e incoraggiano questi tipi di iniziative.
Il commento del direttore di Compete’s Travel Practice
Per Gregory Saks
I consumatori vogliono che i brand partecipino alla loro conversazione. Se il brand rimane sincero e trasparente nella sua strategia di CGC, i travel marketer possono diventare una voce importante nella conversazione e relazionarsi con i consumatori in un modo completamente nuovo.
La ricerca di compete è basata su un campione di 2 milioni di interrogati, con questionari divisi per target di comportamento proposti a precisi segmenti di consumatori.
I siti di Travel Reviews da monitorare per proteggere la reputazione dell'hotel
In un'ottica di controllo della reputazione, le principali destinazioni di CGC turistici che ogni hotel dovrebbe costantemente monitorare sono al momento:
Una lista in continua espansione, che provvederemo ad aggiornare ad ogni cambiamento, in attesa di informazioni più precise sui software che si possono utilizzare per riunire tutti gli interventi CGC sul web che riguardino il Brand dell'hotel.
L'interazione fra l'hotel e i propri clienti non è solo una necessità degli utenti internet, ma anche una incredibile opportunità per gli hotel di fidelizzare gli ospiti e diffondere la propria immagine sul web 2.0. In fondo è il marchio di questa nuova rete, che dà sempre più importanza alla reale partecipazione e alla qualità: un bene per chiunque abbia voglia di spendere risorse e passione nel proprio marketing turistico.
fonte: Hotel Marketing
Commento da Gianni Bianchi — 2 Giugno 2007, alle ore 11:08
Ritengo Tripadvisor uno dei sistemi più evoluti per valutare l’attività alberghiera mondiale.
E’ una sorta di analisi swot dei servizi. Di fatto si genera una classifica redatta dai clienti veri.
Non solo. Per il singolo albergo è un modo per lavorare sui punti deboli. La sfida vera è partecipare. Un giudizio di un consumatore condiziona un processo di acquisto.
Ritengo tuttavia importante la possibilità del management di replicare ad una confutazione di un cliente. Mi pare più democratico.
Un saluto
Gianni Bianchi
Pingback da Le recensioni superano il prezzo nella pianificazione dei viaggi | Il blog del Web Marketing Turistico — 9 Agosto 2007, alle ore 16:19
[…] I consumatori in tutto il mondo continueranno sempre di più confrontarsi in siti come TripAdvisor, e gli hotel dovranno proteggere la propria Brand Reputation. […]
Pingback da 3 semplici interventi per ottimizzare le strategie di vendita dell’hotel nel web 2.0 | Il blog del Web Marketing Turistico — 30 Agosto 2007, alle ore 17:36
[…] Invece di disperarsi (o eufemisticamente “innervosirsi”) per le recensioni negative, un provvedimento più costruttivo è quello di mantenere la calma e valutare la base fondante della recensione; se si tratta di un problema di servizio al cliente, si può intanto prendere provvedimenti per migliorare il servizio in questione, quindi rispondere immediatamente in un modo equilibrato e professionale per far capire che si prendono in considerazione i "suggerimenti" degli ospiti. […]
Commento da alex — 2 Ottobre 2007, alle ore 23:48
Il ns. sito è stato diffamato su Booking.com
Risultato, ci siamo difesi direttamente con i clienti.
Booking.com ci ha bannato.
Grazie per averti fatto incassare centinaia di €uro di commissioni. Per la reputazione del ns. Hotel? Ora decideranno i ns. Legali, contro Booking.com
Grazie
Commento da sfarinel — 3 Ottobre 2007, alle ore 23:40
Ciao Alex,
mi dispiace per ciò che è accaduto al tuo hotel su booking.com.
Sono però piuttosto curioso di sapere esattamente la dinamica della vicenda.
Dici che il sito è stato diffamato, ma quante recensioni negative hai ricevuto? su un totale di quante recensioni?
e perchè booking.com ti ha bannato? con quali argomentazioni?
Non vi hanno dato modo di illustrare ed argomentare le voste ragioni?
Infine, cosa intendi per “ci siamo difesi direttamente con i clienti” ?
Spero avrai modo di rispondere, condividendo con me ed id lettori del blog questa tua esperienza negativa.
Saluti,
Sergio
Commento da Alex — 4 Ottobre 2007, alle ore 01:02
Booking ci ha bannato,in quanto ci siamo rivolti direttamente ad un cliente, via mail. Abbiamo un contratto con il 15% di commissione. Se vi sono problematiche, con i clienti, bisogna esporle al customer-service ( dicono ) e non risolverle da soli. Ma il contratto non parla di ciò. Il cliente in questione prima di partire ci aveva fatto i complimenti e stretto la mano per il soggiorno nella ns. città e nella ns. struttura. Era piaciuto tutto. A casa, invece, ha incominciato a scrivere che le stanze erano sporche, che la camera era piccola, inventando altre falsità. Gli abbiamo dato addirittura la stanza più grande , in quanto ci sembrava fastidioso, facendola pagare per media. Ho scritto una mail al cliente dimostrando il ns. disappunto su ciò che aveva fatto. La rabbia fa brutti scherzi. Magari si è offeso, per ciò che gli ho scritto e ha chiamato Booking.con per farmi Bannare. Ci è riuscito 🙁 Argomentazione di Booking.com?: che la mail era stata troppo pesante e loro ci tengono al cliente. E a noi che glieli procuriamo??? Chi ci tutela dalle diffamazioni on-line? Risultato? Passeremo alle vie Legali sia con il cliente che con Booking.com. Ovviamente tutte le recensioni sono negative. Ma su tutti gli Hotel. ( vedi Grado). Ho già informato la Federalberghi e tutte le Associazioni di categoria. Vedremo. Perchè non ci danno diritto di replica? Perchè il cliente non si firma quando ma una lamentela?
Facciamo tanti sacrifici e poi veniamo ricompensati così. Non si può tenere sempre un profilo basso…
Saluti
Alex
Pingback da Web 2.0 in Spagna – il “consumatore al potere” non è solo americano | Il blog del Web Marketing Turistico — 4 Ottobre 2007, alle ore 12:20
[…] 3 semplici interventi per ottimizzare le strategie di vendita dell’hotel nel web 2.0 Brand Reputation, come difendere e promuovere l’immagine dell’hotel nel web sociale 2.0 […]
Commento da Marco — 4 Ottobre 2007, alle ore 18:52
Purtroppo è risaputo che per alcuni la vacanza non è un periodo di relax, bensì un motivo di sfogo.
Come fanno? Facendo quello che hai detto. Si sfogano sull’anello debole della catena, cercando qualcuno a cui poter far danno. Provano soddisfazione – non nel raccontare dove sono stati – ma nel dire “io a quell’albergatore gli ho fatto un **** così” ….
Da esterno non voglio mettere in dubbio la veridicità delle lamentele del tuo cliente, come non volgio mettere in dubbio la tua perplessità e le tue giustificazioni.
Personalmente sono molto favorevole ai cosiddetti “user generated content” purchè ci sia un controllo da parte di chi offre tali opportunità. Non si può sparare a zero su un hotel senza dare a questo l’opportunità di rispondere in maniera adeguata.
Dirò di più: siti come TripAdvisor, danno la possibilità di rispondere ma solo sulla carta. In realtà (cosa successa a me) non pubblicano affatto la tua risposta negandosi continuamente.
Altra cosa: mi hanno pubblicato una recensione negativa scritta da un utene che nemmeno aveva soggiornato da me!!! Ma aveva solamente avuto contatti con me e la sua prenotazione non era andata a buon fine!
Ora dico: come si fa a permettere a chiunque di registrarsi con un nikname e gettare fango su un hotel per la semplice soddisfazione di sfogarsi???
Almeno che questi siti si accertino che l’utente ha veramente soggiornato in quella determinata struttura!!!
Come? Facendosi inviare la ricevuta o il voucher dell’hotel ad esempio.
Questo però comporterebbe una drastica diminuzione di persone che vorrebbereo scrivere una recensione.
Allora è meglio avere una massa di utenti che scrivono recensioni di qualsiasi tipo che poche recensioni assolutamente veritiere.
Non volgio mettere in dubbio la veridicità delle recensioni di certi siti, ma qualche dubbio inizia a venire.
Qualche giorno fa sono capitato sempre su TripAdvisor su una pagina che indicava la miglior recensione e quella peggiore.
Per curiosità sono andato a vedere l’albergo con la recensione peggiore.
Bene: tutte le altre recensioni di quell’albergo erano positive!!!
Allora: come è possibile calpestare la reputazione di un albergo con questi giochetti???
Ripeto: sono molto favorevole allo sviluppo degli “user generated content”, delle recensioni e dei siti che offrono tali opportunità, ma per favore usiamo un minimo di “controllo” per la correttezza e la trasparenza di tutti. Evitiamo le inutili guerre tra poveri.
Commento da Gigliola Hotel Rotelle — 11 Ottobre 2007, alle ore 23:13
Siamo veramente dispiaciuti per lo scorretto comportamento di Booking com non solo a quanto pare con il ns. hotel,ma con molti.
Legalmente parlando,si chiama pari Condizioni..
se un cliente invia un giudizio negativo,l’hotel deve
avere la possibilita’ di rispondere ed anche la risposta ,ovviamente senza offese, deve essere visibile..poi i futuri clienti decideranno.
Sul contratto di Booking non è assolutmente scritto che i giudizi dei clienti saranno poi messi on-line!!
Ma si parla solo di Rank, in base alle commissioni (questo a pro dell’agenzia) alle tariffe parity rate
(anche questo a pro dell’agenzia) e poi si parla dei giudizi dei clienti, ma non si specifica che poi saranno on-line!!)
Gli hotel non possono rimetterci per motivi ingiusti,
purtroppo al mondo ci sono tante persone infelici..che farebbero bene ogni tanto a guardare un bel documentario sulla fame nel mondo!!
e poi ci sono persone che vogliono spendere poco,prendono l’offerta e poi vorrebero il tappeto d’oro!!
Credo che queste parole possano bastare e mi auguro che le agenzie imparino non solo a tutelarsi per se stesse e pensare solo alle commissioni ma anche ad una bella collaborazione con gli Hotel soprattutto leale.
Distinti Saluti
La Direzione
Giglio
Commento da Alex — 12 Ottobre 2007, alle ore 06:33
Un Vero ringraziamento per la solidarietà ricevuta da decine e decine di Hotel ed Alberghi. Ho potuto constatare le manchevolezze e scorrettezze di Booking.com. Chiedo a tutti gli Hotel ed Alberghi di raccogliere delle firme, contattando i Colleghi della propria Regione iscritti su Booking.com e di inviare due righe di protesta al responsabile di Roma, attualmente certo Antonio Falbo. Inoltre di inviare a Federalberghi, un fax per un intervento immediato per proteggere la nostra Brand Reputation. NOI SIAMO LA POTENZA. SENZA DI NOI BOOKING.COM COSA FARA’? Un Cordiale saluto da Alex. Imprenditore ed Albergatore del Friuli V. Giulia.
Pingback da Il Vostro hotel è stato rifiutato da Booking.com? Non portate abbastanza valore… | Il blog del Web Marketing Turistico — 12 Ottobre 2007, alle ore 13:02
[…] >> Seguite anche questa interessante discussione su un hotel bannato da Booking.com […]
Commento da Francesco — 15 Ottobre 2007, alle ore 11:17
Ciao,
qualcuno può inviarmi il form del contratto di Booking con gli hotel? Magari cancellando i dati sensibili!! Vorrei dargli una letta prima di capire se procedere o no alla registrazione.
Grazie in anticipo.
Commento da alessio — 15 Ottobre 2007, alle ore 11:39
Ciao Francesco,
per avere i dettagli delle informazioni contrattuali o qualsiasi altro chiarimento ti consigliamo di rivolgerti direttamente a Booking.com attraverso la pagina dei contatti:
Booking.com – Contatti
Commento da Alex — 15 Ottobre 2007, alle ore 23:05
Ciao a tutti.
Forse è meglio, prima di sentire Booking.com, informarsi su tutto ciò che Booking.com non dice. Sono a disposizione di tutti per delucidazioni. Leggete il commento n°9 di Gigliola.
Un cordiale saluto
Alex
Commento da Francesco — 16 Ottobre 2007, alle ore 08:58
Ciao Alex, ti ringrazio però era proprio per ciò che tu dici nel commento 14 (informarsi su tutto ciò che Booking non dice) che chiedevo un poco di delucidazioni a chi ha avuto esperienze con questa azienda. Es. come gestiscono i reclami? Quali sono le principali clausule del contratto? Io utilizzo portali che si rivolgono alle adv come canale di distribuzione (per logica hanno delle commissioni più elevate di Booking) ma che non utilizzano il feedback online del cliente come strumento di posizionamento o logiche tipo “PAY FOR POSITION”. Per ora mi sto trovando benino, poichè mi permette di avere visibilità anche in mercati Esteri dove per me sarebbe difficile arrivare.
Un saluto.
Francesco
Commento da Alex — 17 Ottobre 2007, alle ore 19:44
Per Francesco.
Puoi contattarmi tramite mail. Avrai tutte le delucidazioni che Ti servono.:) Nel caso fisseremo un’appuntamento telefonico.
Cordiali saluti
Alex
Commento da sfarinel — 17 Ottobre 2007, alle ore 20:09
Ciao Frencesco,
il modulo di registrazione di booking.com lo trovi all'indirizzo:
https://admin.bookings.org/hotelreg/
Allo step 2 della registrazione trovi anche le condizioni di contratto che l'hotel deve sottoscrivere. Per vederle quindi devi iniziare il processo di affiliazione fornendo i dati della tua struttura allo step 1, e passare allo step 2 dove trovi le condizioni di contratto (non importa che completi la registrazione se ciò che vuoi è solo verificare le condizioni).
In ogni caso ti avverto, le ho rilette adesso e non ho trovato niente a riguardo delle recensioni, tantomeno sulla possibilità dell'albergatorie di rispondervi.
Spero di esserti stato di aiuto.
Ciao,
Sergio
Commento da Gigliola Hotel Rotelle — 17 Ottobre 2007, alle ore 22:28
Di Nuovo un salve a tutti i colleghi.
Sono felice di constatare che tanti albergatori si informano su come adedire a Booking ,le perplessita’
sono tante ed anche le domande..che Booking stia perdendo credibilita’??!!
E’ un buon inizio chissà che Booking non capisca che ..c’è qualcosa che non torna!!!??
A presto
Buon lavoro
Gigliola
Commento da Alex — 7 Marzo 2008, alle ore 12:44
Siamo stati alla Bit di Milano ed abbiamo incontrato i Responsabili di Booking.com. Ragazzi state in campana. Vi raccontrò che cosa è successo. VERGOGNOSO. Prima di firmare contratti state attenti…
Saluti a tutti da Alex.
Commento da Roberto — 13 Marzo 2008, alle ore 12:38
Ciao a tutti..
Ho seguito con molto interesse la discussione perchè non mi ero mai posto il problema della veridicità dei feedback finora! Gestisco un piccolo portale di prenotaioni e sono intenzionato ad inserire Le recensioni per gli hotel presenti.. quindi prendo spunti.
Per fare una prova sono andato su Google, ho cercato un’hotel in una città, nei risultati appare un link local (sopra la mappa) che mi conduce ad una sorta di portale di prenotazioni contenete i link ai siti dei vari hotel inseriti e, per ognuno, un bel link “Scrivi una recensione”.. fin qui tutto bello e funzionale!
Incuriosito clicco su quel link ” Scrivi una recensione” e mi appare un bel form con i campi Titolo e Recensione (sotto, l’elenco delle recensioni degli utenti), fra questi una funzione per dare il voto generico (da una a cinque stelle)..
Compilo i campi titolo e descrizione, ovviamente con giudizzi tutti positivi!!! metto il voto, 5 stelle, clicco su “salva” e via..
Stupore! immediatamente si ricarica la pagina con il mio giudizio già pubblicato!!!
in pratica io, che non sono mai stato in quell’hotel (!!!!) ho potuto dare il mio parere, scrivere la mia recensione! Ma come è posibile????
Commento da Alex — 31 Marzo 2008, alle ore 16:20
Buongiorno a tutti.
Per ROBERTO.
Ma guarda che ciò succede anche con BOOKING.COM.
Oramai la gente ti fà nero, per il solo gusto di divertirsi e Tu lo hai potuto verificare.
Per il resto oramai è una giungla e salvarsi è difficile. Bisogna solamente denunciare all’Autorità Giudiziaria gli amministratori dei Portali. Così calano le ali.
A presto
Alex
Commento da Tony — 25 Agosto 2008, alle ore 02:10
Salve a tutti,
volevo dirvi che ho avuto anche io dei problemi con parecchie recensioni diciamo “inesatte” e so di parecchi malumori dei colleghi in zona. Purtroppo per il momento siamo sotto scacco: per quasi tutti i portali siamo solo un numero, la nostra opinione non conta nulla. Ma la mia domanda è questa: per quanto tempo riusciranno questi portali a continuare a lavorare con le camere di tanti albergatori scontenti? Non mi pare una partnership con basi solide….
Infine, il commento di Sachs : “I consumatori vogliono che il brand partecipi al dialogo delle recensioni”, mi induce a riflettere: se lo vogliono i consumatori e lo vogliamo noi albergatori, è difficile comprendere perchè non si fa…..
Commento da alex — 13 Settembre 2008, alle ore 14:06
Per TONI
Caro Toni è vero, siamo tutti sotto scacco! Perchè nessuno ha voglia di fare casini e mettersi contro ai Portali come Venere o Booking. Mettiamoci tutti insieme e poi vediamo che ore sono per loro.
Dobbiamo solamente sottostare ai giudizi dei clienti. Perchè non viene fatto pure per noi Albergatori un portale di giudizi, ma su cone si comportani i nostri clienti… Così raccontiamo a tutto il mondo della loro maleducazione,sporcizia,e ignoranza. Facendo pure nome e cognome. Vediamo se poi non vengono fuori i casini veri. Ma in questo caso non si può, ce la privacy… Per noi vale tutto. MASSACRATECI. Amen
Siamo il sacco delle botte. 🙁
Ciao
Alex
Commento da Filippo — 13 Settembre 2008, alle ore 18:23
Ciao Alex,
Il problema non è solo di Booking e Venere (che potrebbero chieudere anche domani mattina). Il fatto è che si sono anche altri portali sulle recensioni (vedi TripAdvisor ed altri) sui quali si può essere diffamati anche senza aver prenotato da noi. (a me è successo), senza possibilità di replica a meno che non si risponda nella stessa lingua della recensione negativa, e considerando che la risposta viene filtrata dallo staff di tripadvisor. Concordo con te. E’ una vergogna! E te lo dice uno che ha anche tante recensioni positive.
I siti di recensioni dovrebbero chiedere delle prove tangibili alle persone che desiderano fare una recensione, e non permettere di registrarsi con un nick name.
A volte vengono fatte recensioni estremamente negative, solamente per lo sfogo del cliente nei confronti dell’albergatore, e non per dei disservizi effettivi.
Ci sarebbe tante cose da dire, c’è solo da augurarsi che il sistema collassi su se stesso.
Commento da alex — 14 Settembre 2008, alle ore 22:23
Per Filippo.
Concordo pienamente sulle Tue considerazioni!!!
C’è veramente da augurarsi che il sistema collassi su se stesso. 🙂
Spetta ai nostri Colleghi, scegliere la cosa migliore.
Cordialità
Alex
Commento da Claudio — 18 Settembre 2008, alle ore 16:50
Purtroppo anche a noi come a tanti altri è successo di avere recensioni negative ma l’ultima mi fa molto sorridere in quanto era scritta da un Cliente giapponese ed il sistema riporta solo caratteri illeggibili a tutti.
Fatto sta che gli utenti di booking che leggono le recensioni vedono un bel 2,5 dato alla nostra struttura senza poterne sapere il motivo.
A mia richiesta mi è stato detto dal Responsabile di Booking (che è poco responsabile perchè a mie precise domande si è trincerato dietro a “devo comunque chiedere alla direzione…”)che non conosceva il giapponese e quindi non poteva certo dirmi Lui… cosa c’era scritto di tanto negativo da produrre valutazione tanto bassa, oltre a ….consolarmi per il feedback negativo (a Sua discolpa, dopo alcuni giorni mi è arrivata la mail da booking con la traduzione, solo a me e non nel sito!!!)
Ho capito quindi che non esiste collaborazione tra le nostre strutture e questo portale e che come solito dovremo “obtorto collo” sottostare alle loro condizioni fino a quando le varie Associazioni che ci dovrebbero tutelare non esprimeranno la loro fattiva volontà.
Un cordiale saluto
Commento da Navarra — 2 Maggio 2009, alle ore 08:23
Propongo una raccolta di adesioni da mettere nero su bianco contro le recensioni. parlo da Albergatore con voto MOLTO ALTO su booking.com. nello stesso tempo sono realmente sfiduciato da queste recensioni. molti clienti si approfittano dell’albergatore assumendo spesso dei comportamenti “minacciosi”. ad esempio: Noi abbiamo delle camere vista mare. queste camere non sono su booking in quanto essendo soltanto 4 verrebbe complicatissimo poterle gestire sul portale. il cliente arriva in hotel avendo chiaramente prenotato una camere laterale senza vista(scritto a caratteri cubitali su booking.com) e pretende la vista mare…… no sea view?..ohhhhh….in poche parole ti fa capire che non ne era al corrente ed è moooolto dispiaciuto, il povero. risultato? hai già perso punti sul feedback che rilascerà in partenza senza avere nessuna colpa…
ne potrei raccontare a decine. un altro cliente, sempre di booking.com, durante la notte, subisce un tamponamento alla sua vettura posteggiata fuori l’hotel…risultato? voto 4 perchè gli hanno tamponato la macchina. ho scritto a booking dicendo che il cliente non ha usufruito del garage presente in albergo(costo 3 euro)…hanno riconosciuto che era scritto sui dettagli della prenotazione che si poteva usufruire del garage ma udite udite? hanno tolto il commento ma mi hanno lasciato il 4. VERGOGNA.
Questa è la vostra politica? gente che investe spesso migliaia o addirittura milioni di euro in strutture ricettive. essere nella condizione di essere rovinati da qualche deficiente che grazie al feedback si sente in dovere di sputtanare la reputazione di chi getta sangue ogni giorno, feste incluse….bravissimi, continuate così
Commento da filippo — 4 Maggio 2009, alle ore 12:05
Non vorrei che la loro politica si quella di creare online quello che è la “guida michelin” per i ristoranti. In pratica un sistema che può farti passare dalle “stelle alle stalle” quando e come vogliono.
Tutto sta nel decidere se starci sopra oppure no…
Commento da Alex — 4 Maggio 2009, alle ore 12:21
Buongiorno da Alex.
Sarebbe utile che tutti i colleghi, vedi NAVARRA dichiarassero il nome della loro Struttura. Con tutto ciò che è stato scritto su questo Blog, oggi non è stato fatto proprio nulla. Anche se l’ Albergatore viene coinvolto, lo stesso lascia stare e glissa.
Per NAVARRA.
SONO DACCORDO PER LA RACCOLTA DI ADESIONI.
MA SIA BEN CHIARO, CHE SARA’ NAVARRA AD ATTIVARSI PER IL PROSIEGUO.
NOI APPOGGIAMO.
Cordialità
Hotel Moreri***
Grado ( Go ) FVG
Commento da Anto4444 — 4 Maggio 2009, alle ore 17:17
Navarra
Con booking.com non è una causa persa, quello che scrive il cliente lasciano.. non ci provare neanche, perdi tempo.
Almeno lasciassero la possibilità di rispondere pubblicamente..
ciao e ti capisco benissimo.
Antonio
Per Alex
…ma xkè dovrebbe essere solo lui se interessa anche a te?
Commento da Alex — 5 Maggio 2009, alle ore 09:24
Buongiorno a Tutti…
Ma 6, Anto4444( Falbo di Booking.com? )
Sono a completa disposiziome per qualsiasi aiuto che possa servire a NAVARRO e agli altri colleghi, ovviamente in tutte le sedi.
Cordialità
Alex
Commento da navarraa — 6 Maggio 2009, alle ore 07:52
Scusate del ritardo ma non riuscivo più a loggarmi nonostante la password corretta. mi sono riiregistrato.
rispondo ad Alex.
la cosa non è così semplice per come si pensa. farmi da portabandiera? ti dico la verità, non ne ho il coraggio. ho avuto già problemi con un grosso portale(non dico il nome) e il risultato è stato quello di non comparire più tra i preferiti e/o hotel graditi e votati dagli ospiti(e io ero tra i primi)…..di un altro famoso portale….
Su Striscia la notizia, proprio agli inizi di questa settimana o alla fine della settimana scorsa, si parlava di un fatto analogo ma sul campo della ristorazione. ossia un ristorante eccellente e riportato su innumerevoli riviste straniere, veniva blasonato da una nota rivista specializzata italiana per motivi di non compatibilità che andavano oltre la qualità del cibo o del ristorante….
bisognerebbe una associazione di categoria, che in maniera concreta raccogliesse le adesioni degli albergatori. nessun piccolo albergatore può mettersi contro questi colossi…lo sapiamo bene a cosa si va in contro e per lo meno io vivo del mio albergo.
continuando, credo che sia indispensabile regolarizzare Trip Advisor e eliminare la possibilità di un qualsiasi idiota di sparare su un albergo senza mai esservi stato alloggiato, ma solo per il piacere di farlo loggandosi sul sito…questo mi sembra a dir poco scandaloso, e se come ho letto nei post precedenti risultasse vero…beh ragazzi sarebbe meglio realmente chiamare STRISCIA.riguardo a booking invece la sacrosanta possibilità di replica. la maggior parte dei colleghi credo che ormai soffrano di gastrite nervosa, basta un non nulla per infastidire un cliente. Se un cliente di Booking parte alle 4 del mattino, non è difficile che richieda sconti perchè la colazione CONTINENTALE A BUFFET (alle 4 del mattino) non è contEmplatA e giustamente non ne rimanga male se nessuno può fargli un buffet in piena notte.caffè e cappuccini, che regolarmente gli offriamo a quelle ore, diventano solo un contentino…..e il cliente ammette il suo disappunto….. oppure dopo avere prenotato tramite booking.com ti esce la guida routard e ti pretende lo sconto…Insomma non si DEVE dire mai di no oppure hanno la capcità, e cosa più grave la possibilità d fartela pagare cara SENZA UN REALE MOTIVO.
DICO QUESTA SU TUTTE. UN MIO COLLEGA HA RICEVUTO UN 3,50 da parte di un cliente che lamentava che alla reception, il giorno della sua visita, ad un cliente di passaggio gli fosse stata applicata una tariffa più conveniente della sua…risultato? voto negtivo e commento distruttivo al riguardo….risultato ? difficoltà immani per rimuovere quel feedback(tolto solo grazie al fatto che l’albergatore ha offerto il rimborso totale della tariffa al cliente di booking per convincerlo a rimuovere il feed negativo, il cliente per tutta risposta esprime il suo dissenso per pura ripicca, email prontamente inviata a booking.com)che ovviamente è stato rimosso solo nel contenuto, non nel voto che è rimasto spiattellato sul suo profilo…..spiegazione da booking? il cliente cmq ha espresso un suo giudizio e va rispettato….
ora dico.Ma è possibile che se alle 10 di sera e con 10 camere libere rimaste, non ci si possa sentire nella possibilità di applicare una tariffa scontata ad un cliente di passaggio solo perchè un idiota senta il discorso poichè seduto magari in receprion?
se questo stesso idiota avesse comprato in un negozio di abbigliamento una giacca a 100 euro nel mese di dicembre. e se quella stessa giacca fosse stata venduta a 70 euro( perchè una delle ultime rimaste)nel mese di marzo. il cliente, se presente in quello stesso negozio al momento della vendita dell’ultima giacca, avrebbe potuto richiedere al negozioante le 30 euro di differenza?
Si sta arrivando a livelli critici di non tollerabilità…che qualcno faccia qualcosa
Commento da Alex — 6 Maggio 2009, alle ore 08:20
Buon giormo a tutti.
Per NAVARRA.
Capisco totalmente le Tue considerazioni.
Hai ragione.:( Ma come avevo scritto precedentemente, l’ unica soluzione è affidarsi ad un’ Associazione di categoria ( Ascom, Federalberghi,Assindustria ecc…). MA BISOGNA ESSERE TUTTI UNITI.
Oppure trovare uno Studio Legale, che possa portare avanti la ns. Battaglia, contro i mulini a vento. Chissà???
Sempre a disposizione…
Alex
Commento da dott_stefano_tiribocchi — 6 Maggio 2009, alle ore 11:16
Bè è vero che sui grandi numeri il problema c’è, è pure vero che i clienti oggi hanno il coltello dalla parte del manico e se vogliono possono ricattare le strutture, comunque quando si verifica un evento simile, cioè un cliente ricattatorio di provenienza portale web la soluzione è semplice, contattate SUBITO il portale come il cliente inizia a sembrare minaccioso e spiegate l’accaduto per prevenire cattivi feedback,
prevenire è meglio che curare.
S.
Commento da Alex — 6 Maggio 2009, alle ore 18:10
Preg.mo Dott. S. Tiribocchi
forse Lei non ha seguito dall’inizio, ma anche se si fa presente al portale ( es. booking ) questi, stanno dalla parte del cliente. Mentre dovrebbe essere al contrario, in quanto, sono le strutture interessate a fargli incassare le percentuali e a fargli fare fatturato. O no??? 🙂
Cordialità
Alex
Commento da dott_stefano_tiribocchi — 7 Maggio 2009, alle ore 09:14
Ciao Alex,
se si fa presente al portale dopo la pubblicazione è vero che non possono intervenire, ma se si fa presente prima della pubblicazione o meglio prima della scrittura del commento, allora si può prevenire. Mi è capitato un cliente ubriaco che diceva, il secondo giorno di soggiorno, che la stanza non gli andava bene, ho subito scritto a booking la situazione per tutelare eventuali futuri complain ingiustificati.
S.
Commento da filippo — 7 Maggio 2009, alle ore 10:41
Il cliente del Sig. Alex può sempre andare su TripAdvisor e scrivere la sua recensione come vuole… by-passando Booking.com
Commento da Alex — 7 Maggio 2009, alle ore 12:42
Buongiorno a Tutti.
Anche il cliente del Sig. Filippo può fare la stessa cosa.( che ci possiamo fare? )
Ma che ci stiamo facendo la guerra tra poveri??? 🙂
Come aveva detto NAVARRO è inutile piangere, chi vuole attivarsi per cercare di fare qualche cosa contro questo stato di cose lo faccia, oppure inutile perdere tempo a piangersi addosso. E’ così e basta!!!:(
Grazie
Alex
Commento da Anto4444 — 7 Maggio 2009, alle ore 14:03
Tiribocchi non ce l’ho con te ma sbagli di nuovo.
Anche se si fa presente prima della partenza del cliente al portale il comportamento scorretto del cliente il portale pubblicherà lo stesso il commento e il relativo giudizio.
Mi spiace tanto ma è prorpio cosi.
Anche prima della scrittura del commento, lo stesso non puo essere moderato. L’unica eccezzione è per messaggi di tipo offensivo o lesivo della onorevolezza di qualche dipendente o delle struttura
I fatti sono questi.
Commento da dott_stefano_tiribocchi — 7 Maggio 2009, alle ore 16:36
ok, allora mi ritengo fortunato perchè a me è capitato esattamente il contrario.
Commento da Alex — 7 Maggio 2009, alle ore 17:01
Anto4444
PRESUMO:
= Antonio Falbo di Booking.com ? 🙂
Alex
Commento da Alex — 7 Maggio 2009, alle ore 17:02
Parlate con lui vi deluciderà su tutto. 🙂
Alex
Commento da filippo — 7 Maggio 2009, alle ore 18:33
@Alex
Infatti è quello che fanno i miei clienti!
Io non lavoro nè con Booking, nè con Venere, nè con WorldBy, nè con Expedia, ecc…
I miei clienti vanno direttamente su TripAdvisor…
La mia frase non era contro di te! Ma ho visto che ti lamentavi del fatto che scrivono le recensioni su Booking…
Commento da Alex — 7 Maggio 2009, alle ore 19:16
Per Filippo
Ma guarda che sono tutti che si lamentano di ricevere commenti o lamentele (complain) diffamatore contro le loro Strutture Alberghiere. E non è poco… 🙁
Cordialità
Alex
Commento da navarraa — 8 Maggio 2009, alle ore 06:41
se scrivono o meno recensioni, se expedia piuttosto che venere ecc ecc il problema di fondo è per quale motivo la categoria che rappresenta gli hotels come federalberghi permette una cosa simile. La possibilità del feedback è una cosa sacrosanta poichè aiuta il turista potenziale a scegliere attraverso una analisi fatta dai cleinti. Nello stesso tempo fatta in questo modo è sfalsata da troppi fattori che spessissimo ne compromettono l’obiettività. Questo è il problema….IL CLIENTE SI DEVE LIMITARE A DARE IL PROPRIO GIUDIZIO A PRESCINDERE SE GLI HANNO FATTO LA MULTA IN QUEI GIORNI OPPURE SE SENTE UN DIFFERENTE PREZZO IN RECEPTION O ANCORA SE AVENDO PRENOTATO UNA STANDARD SU BOOKING POI CON LO STESSO PREZZO NON PRETENDE UNA DELUXE, ALCUNI SI INDISPONGONO, E NE HANNO DATA LA POSSIBILITA’, PER Q U A L S I A S I C O S A. questo per me e gravissimo. Io lavoro ogni giorno con spirito di sacrificio e amando tantissimo il mio lavoro, ma non sopporta chi abusa delle proprie facoltà concesse con tanta leggerezza.
Commento da Anto4444 — 8 Maggio 2009, alle ore 09:14
Tiribocchi forse il suo caso potrà essere la famosa eccezione che conferma la regola. Però in ogni caso potrebbe essere un precedente interessate. O forse e più semplicemente il cliente non ha poi scritto nulla sul sito booking.com Potrebbe anche essere, lei ha visto il commento pubblicato e poi ha visto che l’hanno cancellato?
Poiché qualcuno potrebbe dubitare, politica di questo portale è la seguente:
la politica di Booking.com non consente di pubblicare i commenti che:
• contengano frasi oscene o discriminatorie;
• contengano appellativi negativi riguardanti il personale (di cui si è fatto il nome nel commento) o una specifica camera;
• contengano informazioni riguardanti oggetti smarriti o rubati.
Nel momento in cui un commento viene pubblicato, esso non potrà essere rimosso da Booking.com , a meno che ciò non sia richiesto dallo stesso ospite che ha inviato il commento.
…i commenti costituiscono un aspetto molto positivo del nostro sito e richiamano molti nuovi utenti su Booking.com.
È importante non censurare o interferire con i commenti, poiché il principio di avere delle recensioni che siano completamente genuine potrebbe andar perso. Seguire questa politica è necessario per attrarre nuovi utenti e mantenere quelli già esistenti.
Come vedete anche voi, è scritto chiaro e tondo. Non sono io che mi invento le cose. Poi se con te hanno fatto un’eccezione questo non lo posso sapere.
Ovviamente Alex non ho nulla a che fare con Antonio Falbo.
Commento da Alex — 8 Maggio 2009, alle ore 21:39
LA BOCCA DELLA VERITA’…
Capito???
Cari colleghi imparate a fare da soli ( basta portali ) e ad installarvi un software-on-line senza commissioni, a questo punto mi viene da suggerire il “SIMPLE BOOKING”. Una BOMBA. 🙂
Per NAVARRA
Prima o dopo FEDERALBERGHI interverrà!!! Continuate a scrivergli. Fa bene.
Per Anto4444
Visto che Lei parla tanto bene del Suo Portale Booking.com,
mi saluti il sig. Falbo. Grazie
🙂 🙂 🙂
Commento da Alex — 8 Maggio 2009, alle ore 21:40
E allora, che fine ha fatto Falbo???
Commento da Alex — 8 Maggio 2009, alle ore 21:42
Trasferito???
Commento da Anto4444 — 9 Maggio 2009, alle ore 17:12
Boh non ne ho idea..
ma io in verità non ho mai parlato cosi bene del portale booking.com, anzi spesso l’ho criticato. Vai a vedere qualche mio messaggio nell’articolo sulla crisi (quello con più messaggi) e vedrai che non ho speso buone parole sui portali in generale. Anzi mi lamentavo per la loro poca trasparenza e gli alti costi di commissione.
Cmq il tuo suggerimento è assolutamente vincente. Però al momento non fattibile, ma con il tempo chissa..
Commento da navarraa — 10 Maggio 2009, alle ore 08:00
ALEX vero è che fare da soli è meglio ma purtroppo lo strapotere dei grossi portali non lo si può negare. basta scrivere il nome di un paese o città, pure se cerchi un trattore o la monnezza e ti appare IL nome del portale/i…..pazzesco.
la cosa ancora più grave è costatare che molti inseriscono sui portali camere con prezzi stracciati rispetto a quanto facessero se il cliente prenotasse direttamente in hotel. questo fattore sta comportando una flessione ancora più marcata delle prenotazioni sui portali. Mi è capitato spesso di telefonare a degli alberghi per altri clienti e costatare di persona che il prezzo su venere o booking era più basso di quello a me applicato …ma dico ragazzi ci vogliamo svegliare? logico che il cliente, avendo ormai internet sempre a portata di mano, va a prenotare sul portale…la cosa che mi più mi indispone è che il gestore dell’hotel si accontenta di pagare il 15% o 20% al portale e non abbassare lievemente la tariffa, se su prenotazione diretta o anche per email.
Ricordate che se vi è una richiesta di prenotazione diretta in albergo, il potenziale cliente ha già sicuramente visto la tariffa su internt inserita sui portali. MATEMATICO DIREI, anzi, magari ha conosciuto la struttura proprio tramite il portale di prenotazione on line. la curiosità lo invoglierà a visitare il sito internet dell’albergo per avere notizie più approfondite…OVVIO.
esempio: il prezzo sul portale è 80 euro – il 15%= 68 euro nette
l’hotel al telefono o su risposta diretta tramite e mail mi applica la tariffa di 85 euro…
credo che se il gestore dell’albergo mi facesse 75 euro avrebbe un guadagno di 5 euro, rispetto alla prenotazione effetuata tramite il portale di prenotazione e porterebbe me , potenziale cliente, a prenotare dove c’è un reale risparmio risparmiandosi tra l’altro il problema del feedback…che abbiamo visto NON è UN PROBLEMA DA POCO.
PENSATECI
Commento da Alex — 11 Maggio 2009, alle ore 09:20
Per NAVARRA
Concordo!!!
Alex
Commento da Anto4444 — 11 Maggio 2009, alle ore 10:25
Bravo Navarra, sono contento che questa mentalità stia passando, se non altro per osmosi, all’interno del settore.
E’ una delle nostre vie di salvezza. Manca solo il fattore visibilità per poter far completamente a meno dei portali on-line.
Cmq la tecnologia è dalla nostra parte. Sono curioso di vedere cosa cambieranno e cosa si inventeranno in futuro i portali on-line.. a mio modo di vedere saranno costretti ad inventarsi qualcosa di innovativo se no nenache loro riusciranno più a stare sul mercato.
Commento da D.K.S. — 16 Maggio 2009, alle ore 00:45
Non immaginavo esistessero tanti altri operatori stufi dello strapotere di quei famosi portali…A mio parere è tutto un sistema sbagliato, ricattatorio, concepito apposta con cura per assoggettare gli Hotel e sfruttarli ben bene terrorizzandoli con il discorso della reputazione on-line. Io sto su pochi portali, e in futuro, prima possibile, voglio orientarmi sul vendere le mie camere direttamente. Trovo che la posizione in cui si trovano gli hotel nei confronti di Tripadvisor e compagnia bella sia a essere eufemistici poco dignitosa.
E’ stato per me un piacere, seppure amaro, venire a sapere che non sono l’unica ad avere una scarsa opinione del modus operandi, ma direi ancor meglio proprio del concetto stesso che sottende il business dei grandi portali di booking.
Mi è capitato che una cliente mi ricattasse dicendomi che avrebbe scritto commenti negativi su Internet per non pagare la penalità che secondo contratto doveva pur pagare…
Quei sistemi riescono a tirare fuori il peggio dall’umanità itinerante…. 🙂 I clienti anche hanno una qualità, non solo gli alberghi, e la qualità dei clienti è senz’altro peggiorata, se non altro da un punto di vista squisitamente umano: si è giunti a comportamenti un po’ meschini un tempo inimmaginabili.
Ma penso ci sia spazio e possibilità di cambiare tutto se lo scontento viene covogliato in un movimento unitario, cosa di cui si avverte la mancanza!
Saluti
DKS
Commento da navarraa — 17 Maggio 2009, alle ore 08:30
non so se vedete su striscia la notiza tutto il casino che sta uscendo fuori per il discorso delle guide sui ristoranti. ottimi ristoranti taggati fuori per motivazioni sinistre e altri inseriti anch’essi per chi sa quali ragioni…
beh il polverone dovrebbe alzarsi anche per il settore turistico ricettivo e alberghiero proprio in virtù del fatto che molte recensioni puzzano DI MARCIO. Inoltre ci stanno portando a far parte di “LORO”. iNSOMMA CI STANNO METTENDO NELLA CONDIZIONE DI FARE DI NOI CIO’ CHE VOGLIONO E QUESTO NON CREDO CHE SIA AFFATTO GIUSTO.
non facciamoci plasmare. manteniamo una nostra identità e soprattutto non permettiamo che il cliente TROVI l’offerta più ghiotta sui portali. E’ come darsi zappate sui piedi.
Commento da AndreaPd — 31 Luglio 2009, alle ore 14:37
Buongiorno a tutti, questo è il mio primo post su questo blog. Mi presento, sono un albergatore, lavoro a Montegrotto Terme, dove la mia famiglia ha costruito e gestisce da 54 anni un Hotel.
Scrivo perchè sono molto preoccupato della piega che sta prendendo la vendita on line nel settore turistico.
Quello che maggiormente mi preoccupa è il netto e crescente sbilanciamento tra le forze in campo.
Da una parte ci siamo noi, albergatori, la maggior parte indipendenti… Dall’altra ci sono queste enormi On Line Travel Agency, colossi che si frappongono tra noi e i nostri clienti. Come fanno? Semplicemente posizionando le pagine dei loro siti nelle prime posizioni della lista dei risultati dei motori di ricerca (Search Engine Results Page o SERP) con keywords generiche, per esempio “hotel + nome città” acquistano contatti a pagamento (pay per click)
Già questo mostra come non portino nuovo turismo, ma semplicemente si frappongono tra i turisti che hanno già scelto una destinazione e gli alberghi di quella destinazione.
Inizialmente per gli alberghi è vantaggioso “entrare” in queste OLTA: li dentro godono di una visibilità maggiore rispetto al motore di ricerca, dovuta al fatto che non tutti gli alberghi, per tanti motivi, vogliono intermediari on line, quindi inizialmente c’è meno competizione. Dopo un po’ la lista degli hotel si allunga, e la OLTA offre la possibilità di scalare la classifica aumentando la commissione! Nelle mete più ambite si arriva al 35%, e pensare che si era partiti dal 15% (es: booking.com).
Dopo questa fase iniziale la cosa si fa ancora più subdola: per gli hotel più performanti (quelli che convertono di più, tra accessi alla scheda e prenotazioni) la OLTA inizia a fare pubblicità utilizzando il nome della struttura, rubando visibilità al suo sito ufficiale. Ecco come: acquistando visibilità per portarsi, nella SERP, sopra all’hotel, anche per le keywords specifiche, per esempio “hotel + nome dell’hotel + nome città”. E il bello è che usano per i loro annuncio testi al limite dell’ingannevole, ecco una prova fatta con la keyword “hotel XXX montegrotto terme”(XXX cela il nome del nostro hotel, ma vale anche per altri).
Questi sono gli annunci a pagamento, i primi due compaiono sopra al primo risultato della SERP, gli altri sulla desta della schermata
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Offerte viaggi su TripAdvisor!
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In questo modo catturano una fetta di utenti, e li portano a prenotare tramite il loro booking, sottraendo fatturato all’hotel.
Per catturare sempre più traffico e quindi utenti le OLTA hanno iniziato qualche anno fa a pubblicare le recensioni degli ospiti, tanto che ora i nostri clienti non scelgono più il loro hotel navigando nei motori di ricerca, ma direttamente all’interno di siti e portali. I motori di ricerca perdono sempre più traffico: vedi su google trens alcune keywors come “venice hotel” o “rome hotels”. Tra poco i siti internet dei nostri hotel potrebbero persino divenire inutili, tanto i nostri clienti si informeranno su di noi tramite i portali di recensioni, e verificheranno disponibilità e costi nei sito delle OLTA. Salvo poi prenotare direttamente su detti portali, che si porteranno a casa una fetta enorme del nostro fatturato. Per aver fatto cosa? Pubblicità… e basta!
Come difenderci?
Beh, le idee sono tante. Ma bisogna essere uniti e fare lobby! Queste sono alcune:
– Si può cominciare pretendendo tutti che le OLTA, non si facciano pubblicità utilizzando il nome dell’hotel! Alcuni grossi soggetti, con importante potere contrattuale l’hanno già fatto, ed hanno avuto successo.
Basta farci portare via clienti che sono già sulla porta d’ingresso!
– Potremmo pretendere di aver diritto ad un contraddittorio sulle recensioni!
Vi pare proporzionato il potere che ha un cliente, di rovinare una reputazione ultradecennale, e di compromettere il lavoro di decine di persone, con l’eventuale danno (morale?) ricevuto da una camera non del tutto perfetta, un piatto scotto, o un parcheggio affollato?
– Possiamo mandare, tramite gli avvocati delle nostre associazioni, diffida a tutti i portali che pubblicano recensioni dall’utilizzo del nostro nome, delle nostre fotografie, dei nostri indirizzi e contatti. Ma chi ha detto che il fatto che le nostre aziende siano aperte al pubblico, dia ad un privato (come per esempio tripadvisor) il lucrosissimo diritto di pubblicare contenuti sulle aziende stesse? Certo che i nostri clienti hanno diritto di lamentarsi, e di essere ascoltati. Ma mettere su un colosso, con la sola funzione di vendere pubblicità utilizzando contenuti su cui poi si nega ogni responsabilità è altra cosa.
Stiamo arrivando al punto che portali appena nati come YYYY, pretendano di poterci esporre alla berlina di tutto il popolo di internet, e se richiamati abbiano anche il coraggio di rispondere
” …. Le nostre recensioni vengono tutte sottoposte ad un doppio controllo automatico e manuale, certificato anche dall’ente tedesco TÜV (equivalente dell’IMQ italiano): un team di oltre 30 persone si occupa a tempo pieno esclusivamente di verificare l’attendibilità delle recensioni, per evitare falsi da parte dei proprietari degli hotel e da parte dei concorrenti. Inoltre i nostri utenti non vengono pagati in alcuna maniera: YYYY accetta esclusivamente recensioni di persone che hanno realmente visitato gli hotel e si pone in una posizione di imparzialità.
Per quanto riguarda la presenza del suo hotel sul nostro portale, le consigliamo di attivare un account gratuito nella nostra Area Albergatori: non è infatti possibile rimuovere il suo hotel dalla nostra banca dati, in quanto è un’attività aperta al pubblico, che pertanto può essere recensita liberamente dagli utenti.
La invitiamo in ogni caso a considerare che la presenza su YYYY, che si pone in maniera imparziale tra utenti e albergatori, è un’opportunità e non una minaccia: i viaggiatori sono sempre più interessati al contatto diretto con l’albergatore e alla possibilità di leggere l’opinione di altri ospiti di una struttura. Questo a tutto vantaggio degli albergatori seri e disposti al dialogo.”
Addirittura mi invitano ad attivare un account nel loro sito adducendo una serie di “indubbi” vantaggi:
“1. Notizie sul suo hotel: può mettere in rete su YYYY interessanti novità e consigli per i suoi ospiti in 10 lingue.
2. Osservazione del suo hotel: utilizzi il servizio d’avvertimento quando sono pubblicati su YYYY nuovi commenti dei clienti sul suo hotel. Con la chiara presentazione di tutti i dati statistici dei giudizi sul suo hotel finora pubblicati può avere un veloce ed efficiente sguardo d’insieme e ottenere così preziosi consigli per il management di qualità.
3. Caricamento di foto: utilizzando l’accesso diretto può caricare online le foto del suo hotel.
4. Dépliants (scaricabili gratuitamente) per presentare YYYY ai suoi ospiti e invitare così i suoi clienti soddisfatti a recensire la sua struttura: un’ottima opportunità di marketing a costo zero.”
Cioè questo si traduce in: noi albergatori ti diamo la possibilità di esistere, in quanto senza alberghi non ci sarebbero siti di recensioni di alberghi, ti diamo i contenuti, ti diamo i testi, te li traduciamo anche, ti carichiamo le foto, i nostri clienti ci infangano sul tuo sito, e tu prendi i soldi vendendo banner e spazi pubblicitari… e ci neghi la possibilità di uscire…. MA SIAMO IMPAZZITI???
E’ ora di riprendere le cose in mano, il turismo lo facciamo noi, il resto è solo marketing! E quando fra 5 anni questo fenomeno sarà collassato (speriamo) e questi geni della comunicazione si saranno inventati un nuovo business, noi saremo ancora qui, con i nostri dipendenti, le nostre strutture, i nostri mutui, e grazie al celo, i nostri clienti!
P.S. XXX è l’hotel di famiglia, l’Eliseo di Montegrotto, YYYY è travelcheck.com
Commento da duccio — 1 Agosto 2009, alle ore 15:58
Carissimo Andrea,
le tue considerazioni sono tutte giustissime ma temo che siano irrealizzabili
per convenienza direi che è meglio cavalcare l’onda e beneficiarne invece che tentare di ostacolare dinamiche più grandi di noi singoli o associati.
In concreto:
– uscire in prima posizione almeno con il brand name nelle SERP
– uscire in prima posizione almeno con il brand name nelle Local Search di Google
– stimolare i clienti a lasciare recensioni sui social network (ho dato un occhiata sommaria alle sue e direi che la sua struttura e ben percepita)
– uscire nei primi risultati per destinazione sui social network
– risposndere sempre alle recensioni soprattutto se ne capitano di negative
– fare una campagna di brand protection su Adword
– applicare sempre la parity rate
– dare un piccolo vantaggio competitivo a chi prenota dal sito
promuovere la poropria struttura sui portali di prenotazione monitorando costantemente i prezzi della concorrenza
– offrire un servizio unico e personalizzato
– applicare le tecniche di revenue ed abbandonare le teorie sui costi strutturali
ecc. ecc.
a mio modesto parere questo è come tira oggi il vento, pensare di andargli contro è utopico e potenzialemnte dannoso… magari si può resistere ma un Hotel è pur sempre un azienda ascopo di lucro da cui trane il massimo del beneficio anche se le dinamiche di mercato possono non essere condivise.
a presto,
DUccio