Come eravamo: come e perché i siti travel sono evoluti nel tempo

leggi l’articolo completo...Avete presente i siti travel che circolavano 10 anni fa sul web? Io ricordo con simpatia e con affetto la prima volta che ho prenotato un hotel online. Era l’anno 2000 e il sito in questione niente più di una brochure digitale. Ma in soli 10 anni di cose ne sono cambiate eccome.

Una cosa è certa, fare un confronto col passato può insegnare davvero moltissimo sui trend, l’usabilità e i gusti degli utenti, specie se si guarda ai grandi del mercato. Perché non è solo il design che cambia.

Un divertente post pubblicato qualche giorno fa su Skift, mette a confronto quello che TripAdvisor, Booking.com, Priceline a molti altri grandi brand del travel erano all’inizio della loro carriera e quello che invece sono oggi. Un paragone utilissimo per capire dove stiamo andando e dove ogni hotel dovrebbe mirare.

I precursori: Priceline e Marriott conoscevano già il potere delle recensioni

Se torniamo indietro agli anni ‘90, quando comparvero le prime agenzie di viaggio online, vedremo che qualcuno dei grossi player aveva già intuito quelli che nel futuro sarebbero diventati mega trend di mercato, seppur con tutti i limiti imposti dalle scarse possibilità di allora.

Correva l’anno 1998 quando Priceline sfoggiò la sua prima homepage: guardate come il sito già riportasse in apertura la testimonianza di una cliente soddisfatta. Certo c’era ancora bisogno di spiegare che cosa fosse un portale online e come funzionasse (vedi le call-to-action sulla sinistra), ma già avevano capito come le opinioni potessero influenzare gli acquisti degli utenti.

Quello accanto è il Priceline oggi: a mio avviso un caso esemplare di semplicità e usabilità. Poche informazioni da inserire nel box di ricerca e solo tre riquadri dedicati agli ambiti oggi di maggior interesse per gli utenti: mobile, offerte speciali e last minute. Niente di più.


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Anche la catena alberghiera Marriot nel 1998 sembrava aver già captato la forza della brand reputation: in un homepage vuota e senza immagini che era tutto fuorché accattivante, si posizionava in bella vista un’ingombrante scritta a rafforzare la reputazione del sito. In più per la prima volta in assoluto, si permetteva la ricerca non per destinazione ma addirittura per keyword.

Oggi invece, cura estetica e usabilità hanno dato un nuovo volto al sito.


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Ultimi trend: più che funzionale, emozionale

Se c’è una cosa che si nota subito raffrontando le homepage dei siti travel di allora con quelli di oggi, è che, pur cercando di mantenere intatta l’usabilità, oggi ci si preoccupa molto di più del lato emotivo, puntando soprattutto su immagini e payoff accattivanti. In questo senso gran parte dei portali e dei siti di turismo sembrano spingersi verso una certa omologazione.

Prendiamo TripAdvisor. Nel 2002 il sito di recensioni puntava solo sulla funzionalità: ben in evidenza in homepage offriva l’iscrizione alla newsletter e una lista precisa di destinazioni. Oggi invece mira soprattutto alla semplicità e al coinvolgimento emotivo. Difatti sfoggia suggestive immagini full screen e call-to-action in netta evidenza. Un trend che ritroviamo praticamente in tutti i nuovi siti di viaggio.


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Un altro esempio lampante? Guardate l’enorme differenza tra l’home page dello Sheraton nel 1996, definito da Dennis Schaal “invitante quanto una fetta di toast stantia”, e quella di oggi, “un modello di trend contemporanei” dove l’emozionalità prende praticamente il sopravvento su tutto il resto:


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Booking.com: l’usabilità che vince sull’estetica

In controtendenza rispetto ai siti sopra analizzati, resta Booking.com, che negli anni continua a privilegiare la funzionalità rispetto all’estetica. Dal 2005 ad oggi non è poi molto cambiato, e resta sempre uno dei portali di maggior successo nel trasformare i visitatori in acquirenti.


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Tra chi privilegia l’estetica e chi punta invece sulla massima usabilità, il web è senz’altro cambiato moltissimo nell’ultima decade, ma questo non significa che siamo in una situazione di stallo. A giudicare dalle ultime tendenze online, potrebbero essere social network e mobile a plasmare la nuova generazione di siti travel. Voi cosa ne pensate?