“Content is King”…come dire, a parlare si fa presto, ma poi contano le prenotazioni
6 Giugno 2007“…il contenuto è la parte più importante. La tattica per arrivare al successo del sito web di un hotel è semplice. Non ci si deve lasciar prendere in giro dai grandi numeri di visitatori: la vera misura del successo di un sito è il numero di prenotazioni che genera. Il successo significa per il sito di un hotel attrarre visitatori, quindi “converting lookers to bookers” [convertire i visitatori in Clienti]
Sono le parole di un vecchio articolo del 2005 di Neil Salerno, Hotel Marketing Coach fra i più famosi in America per i risultati ottenuti, dai piccoli hotel di provincia alle grandi catene come Sheraton e Hilton. Grande scrittore di articoli di hotel marketing…conosciuto anche per una personalità molto forte e i suoi toni a volte eccessivamente diretti, come vedrete…
Critiche per tutti…
Spesso, il più grande ostacolo per un design efficiente di un sito ha un nome molto preciso: ego. I web designer amano le animazioni e le grafiche, e non capiscono né i motori né i bisogni di contenuti e usabilità degli utenti, di semplicità ed efficacia nella struttura di navigazione. Ecco qui una novità, per tutti gli albergatori e i manager di hotel: il sito non viene disegnato per voi. Si spera venga disegnato per attrarre nuovi ospiti. Prima di intervenire, dovreste studiare come funziona il web. Il sito non è una brochure online, è uno strumento di vendita online. Se quello che volete è una brochure online, accontentatevi dei risultati di vendita mediocri.
Sono parole fuori dai toni, ma da parte di una persona che ha un grande curriculum, che ha innovato e creato successi alberghieri in tutto il mondo; sicuramente da prendere con le molle e con una grande dose di ironia, ma da non sottovalutare, soprattutto in alcune osservazioni alla base del modo personale di Salerno di vedere l’hotel marketing.
Il desiderio, comprensibile, di molti albergatori, è a volte quello di rivedersi nel sito, ma il sito non deve essere solo una vetrina e non è il cardine principale che influenza la reputazione o l’immagine di un hotel: è soprattutto l’hotel offline che influenza la propria reputazione, è l’hotel offline sempre la singola cosa più importante per questioni di immagine. Gli user generated media, le recensioni di TripAdvisor, parlano di hotel, non di siti web. Nessuna buona pubblicità ha mai fatto diventare buono un prodotto scadente. I siti web degli hotel devono vendere. E’ questo il loro mestiere spesso dimenticato.
Ci sono due tipi di siti web turistici: uno più semplice e che molti possono offrire, un sito graficamente attraente; uno più difficile e che pochi possono dimostrare di sapere costruire, un sito che funzioni operativamente e provochi ricavi continui e crescita.
I 3 assiomi “Contenti is king” di Nick Salerno
Content is king. Molti siti di hotel ancora non si preoccupano della singola parte di contenuto più importante, la più importante considerazione degli utenti per scegliere un hotel: la location. Distanze da/per le attrazioni principali, attività della zona, centri per il business, eventi in città. Come raggiungere l’hotel facilmente da città e aeroporti principali.
Content is king. C’è un vecchio detto: una foto parla più di mille parole; nella vita è vero, sul web un po’ meno. I motori di ricerca non considerano le fotografie, ma contenuti, unici, originali, specifici, ben organizzati, aggiornati. In molti siti web, il copy sembra scritto per riempire gli spazi bianchi invece di veicolare informazioni importanti.
Bisogna considerare la filosofia del nuovo Google 2.0 e la direzione di tutti i principali motori di ricerca: dare agli utenti quello che cercano. I motori non sono più un freddo strumento di catalogazione, ma un supporto per tutti a offrire contenuti di qualità (basti pensare all’integrazione in Google di quality raters, persone in carne ed ossa che giudicano i siti).
Il “buon contenuto” in un copy significa trovare cos’è che incuriosisce, convince i visitatori, la chiave di volta delle scelte e delle motivazioni, meccanismi che richiedono anni di esperienza.
Un esempio per tutti sono le recensioni di TripAdvisor, che possono essere un primo punto di riferimento: più che guardare a cosa scrivono gli altri siti o a cosa sembra bello o interessante da comunicare, si dovrebbe guardare a cosa cercano gli ospiti, spesso sono caratteristiche che l’hotel non sa neanche di avere. Bisogna saper capire le esigenze degli ospiti e proporre contenuti che le soddisfino, esattamente la stessa cosa che vuole Google.
Contenti is king: La popolarità di Internet, ha creato una nuova razza di web designer affamata di guadagnare dal mondo alberghiero. I web designer non sono necessariamente dei buoni hotel marketer: sembra adesso che chiunque in qualche modo sia stato coinvolto in Internet sia diventato un hotel marketer, senza aver nemmeno passato due giorni nel mondo del business alberghiero.
C’è a tratti grossa impreparazione e poche garanzie, e molti manager non sanno quanto si può guadagnare, soprattutto dal canale estero, da un efficace strumento di vendita online, sennò ci sarebbero molte meno web agencies che si professano operatrici di marketing turistico…
Un' ultima raccomandazione: è del 2005, ma sembra scritta ieri…
Quando scegliete qualcuno per la promozione web del vostro hotel, fate domande. Vendita di prenotazioni e esperienza di marketing alberghiero dovrebbero essere un prerequisito di base. Scegliete qualcuno che capisce i principi e le metodologie per promuovere un hotel online e VENDERE. Qualcuno che possa attivamente fondersi e unire gli sforzi dell’Internet marketing al programma di vendite dirette dell’hotel (e se il sito funziona, sostituirlo). Se non lo fate, è come scegliere un idraulico per riparare un impianto elettrico. Vendere camere non ha niente a che vedere con vendere “aggeggi” (traduzione testuale) o disegnare per il web.
Fate domande, fate domande, fate domande…pretendete risultati concreti. Bisogna ricordarselo sempre: i siti web degli hotel devono vendere.
Per saperne di più su Nick Salerno
http://www.hotelmarketingcoach.com/
Pingback da Content is king vs Community is king — 2 Luglio 2008, alle ore 19:32
[…] subito ho avuto la fortuna di incrociare questa importante frase: “Content is king“. Semplice ed […]