Diventare albergatori oggi: 7 consigli per affrontare la vostra sfida in hotel
16 Aprile 2014Albergatori non si nasce, si diventa. Con caparbietà, passione e dedizione. Ma anche con umiltà, curiosità, ed empatia. Lo dicono 5 operatori di settore intervistati da Lily Lin, marketing manager e professore nel settore dell’ospitalità.
Fare gli albergatori è una carriera che fa gola a molti. Ma la realtà è molto diversa da quella che immaginate: partire dal basso, guadagnare poco e ingoiare sconfitte fa parte del gioco. Allora quali sono le doti da mantenere salde per non mollare?
Questione di punti di vista
“Dunque vuoi avere successo nel settore dell’Ospitalità. Sai che hai una buona preparazione. Hai fatto un paio di stage in grandi hotel. Sei stanco di aspettare e vuoi affrontare la sfida. Ma perché nessuno riesce a vedere le tue potenzialità?”
“Suona familiare vero?” Scrive Lily Lin in un articolo apparso su Hospitalitynet. È innegabile che questo rifletta lo stato delle cose per molti giovani e meno giovani in cerca di lavoro.
Il problema a cui si assiste in questa come in molte realtà lavorative (nessuna esclusa) è che oggi i media ci hanno assuefatti alle mirabolanti “storie di successo istantaneo” tanto rare quanto poco realistiche. In più molti albergatori denunciano una scarsa predisposizione dei propri dipendenti al sacrificio: “Molti sono interessati a che cosa un lavoro può fare per loro – non a cosa loro possono fare per quel lavoro.”
Niente di più sbagliato: mettervi l’anima in pace, dichiara Lin, perché “ci vogliono almeno 10-20 anni per tirare su un individuo di talento e trasformarlo in un general manager di successo per un grande hotel.”
Meglio gettare la spugna allora? No, meglio rimboccarsi le maniche e imprimersi in mente i consigli di chi questo lavoro lo fa da una vita:
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La strada è lunga: la passione è il carburante che vi serve!
“Per prima cosa, dovete avere passione per quello che fate. Questa è una maratona, non una corsa. Il vostro carburante è la passione.” (Peter Verhoeven, Chief Operating Officer di Ibis Europe)
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Diventate il guru in un solo specifico settore
“Vi consiglio di imparare molto bene una disciplina, come il revenue management, l’operations management, il sales o il marketing. Costruite una piattaforma e poi evolvete. Se conoscete un po’ di tutto ma niente approfonditamente non ce la farete!” (Torgeir Silseth, Presidente e CEO di Nordic Choice Hotels)
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Imparate l’arte di persuadere e di essere persuasi
“Forti capacità analitiche e l’arte di saper usare le lingue per persuadere o influenzare gli altri sono molto importanti. Dovete essere convincenti e capaci di essere convinti dagli altri. Siate dei buoni ascoltatori e abbiate sempre una mente aperta.” (Peter Verhoeven, Chief Operating Officer di Ibis Europe)
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Lasciate a casa l’arroganza
“Un altro importante fattore è il riuscire a perdere l’arroganza. Se pensate di essere migliori degli altri, state nel settore sbagliato!” (Peter Verhoeven, Chief Operating Officer di Ibis Europe)
“Credo molto nell’importanza di provare sempre nuove cose e non ho paura di affrontare un qualsiasi lavoro. Ho lavorato in tanti ambiti diversi: sono stato un barista, un cameriere, un receptionist, un agente in tirocinio, un ticket agent, un supervisore e molto altro prima di riuscire a farmi affidare la responsabilità di essere un manager e più tardi di rivestire ruoli di alto management.” (Pieter Idenburg, Group CEO di ADNEC Abu Dabhi) -
Se volete farvi notare siate disposti a sacrificarvi
“Quando siete giovani e senza esperienza, se volete farvi notare, dovete essere disposti a lavorare sodo e per molte ore – e sappiate che nel settore alberghiero sarete pagati meno dei vostri amici. Ricordo che mio padre mi diceva che dovevo sempre offrirmi volontario per fare compiti extra. È così che nel tempo la gente noterà che siete un buon giocatore e vi darà maggior valore.” (Ricco M. DeBalnk, CEO dei SHKP di Hong Kong)“Dovete essere disposti a fare dei sacrifici personali. Ad esempio, anche io vorrei tanto essere in grado di passare più tempo con la mia famiglia. Ma questo non è un lavoro part-time!” (Peter Verhoeven, Chief Operating Officer di Ibis Europe)
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Dopo il titolo di studio, continuate a studiare e siate curiosi
“Io rispetto le persone che hanno investito degli anni per avere una laurea. Ma credo anche che questo non sia il fattore decisivo. Ho capito che studiare da professionisti e farsi esperienze hanno pari valore, se non maggiore.
Io credo profondamente nell’apprendimento. Imparo ogni giorno, ma per me questo non avviene in un’aula scolastica. Sono ricettivo e interessato a così tante cose. Questo aiuta a trovare sempre nuove idee. Sono anche un avido lettore. Leggo molti tipi di libri, da quelli professionali alle autobiografie.” (Pieter Idenburg, Group CEO di ADNEC Abu Dabhi)“Dovete essere curiosi e disposti a fare domande: se non fate domande, non siete abbastanza curiosi. Avete bisogno della curiosità per determinare i problemi e trovare le soluzioni. E anche per individuare i segnali nascosti sui cambiamenti del mercato.” (Jurgen Ortolee, VP Revenue Performance del pan Pacific Hotels Groups di Singapore) -
Mettetevi nei panni dell’altro
“Imparate a guardare le cose da una diversa prospettiva, sia quella del datore di lavoro che quella del collaboratore.” (Jurgen Ortolee, VP Revenue Performance del pan Pacific Hotels Groups di Singapore)
Voi che cosa consigliereste a chi vuole affrontare un percorso professionale in hotel?
Commento da Pedrito — 17 Giugno 2014, alle ore 16:20
Ottimo articolo…
Pingback da Hospitality Girls’ Power: 20 top manager svelano il segreto della loro carriera in hotel - Gruppo360 - web agency palermo - siti web - seo - cms - logo design - cataloghi - roll up - gadget - corporate id - social network - app mobile — 5 Luglio 2014, alle ore 13:02
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