Hotel Blog: le 5 domande fondamentali da porsi prima di aprire un blog per l’hotel

leggi l’articolo completo...Bloggare è estremamente facile. E dal momento che sappiamo che aiuterà il tuo sito a rafforzare la sua autorità e alla fine a ottenere più prenotazioni dirette, perché ancora non stai bloggando?” Così si conclude un post diffuso in rete qualche giorno fa dall’esperto di web marketing turistico Patrick Landman e dedicato proprio all’argomento Blog per Hotel.

Ho letto attentamente il suo articolo, e sebbene concordi in larga parte con i contenuti, non posso che dissentire da quest’ultima considerazione. Gestire un blog non è semplice. Punto.

Il fatto che in giro si vedano così pochi blog di hotel – non solo in Italia, perché anche quelli che sanno mantenere un blog di successo all’estero si contano sulla punta delle dita – è la dimostrazione che l’attività di affiancare al sito della propria struttura un blog non è assolutamente cosa da poco.

Sarà perché gestire un blog è il nostro mestiere, sarà perché conosciamo bene che cosa comporti gestire la presenza dell’hotel sul web, sappiamo quanto può essere impegnativo per chi lavora in hotel.

Un blog è quanto di meglio possiate fare per il vostro sito ufficiale…

Non mi fraintendete: per un hotel avere un blog aggiornato e curato è il massimo. Un blog per l’hotel può fare molto:

  • Salvare il sito ufficiale dalla staticità
  • Favorirne il posizionamento per contenuti sempre diversi dando in pasto a Google il famigerato “fresh content
  • Veicolare nuovo traffico
  • Coinvolgere direttamente e fidelizzare gli utenti

Ma se state progettando di partire per questa avventura, è importante farlo con attenzione e cognizione di causa.

Altrimenti il blog rischia di fare la fine delle tante pagine Facebook o Twitter che vedo ogni giorno online: deserte come una città fantasma, sciatte, piene di promozione/spam che non suscita alcun interesse.

Le domande da porsi prima di cominciare

Costanza, pazienza, dedizione, predisposizione per la scrittura, creatività, tempo, sono solo alcuni degli ingredienti necessari a creare un blog che funzioni per il vostro hotel.

Diffidate di chi vi dice che basta semplicemente aprire un account su WordPress o Blogger, che basta scrivere come vi viene, che sarà tutto molto naturale, che ci sono centinaia di argomenti di cui poter parlare e che ci sono centinaia di persone là fuori potenzialmente interessate a quello che avete da dire.

Non sempre le cose sono così semplici. Il blog è uno degli strumenti più affascinanti, complessi e delicati che metta a disposizione il web, e per farlo funzionare ci vuole impegno e dedizione.

Per decidere se valga la pena lanciarsi nell’impresa ci sono almeno 5 domande fondamentali da porsi:

  1. Chi può curare il mio blog?
    Posso farlo io da solo? Oppure ho un team di persone disposte a scrivere per il blog a rotazione? Ho qualcuno capace di scrivere bene e in italiano corretto per poter rivedere le bozze o estendere i contenuti disponibili? Per gestire un blog è necessario saper scrivere, saper accordare i contenuti al mood e allo stile del vostro hotel, magari con un pizzico di umorismo o ironia, il tanto che basta a far interessare di voi dei potenziali lettori. Se siete da soli e da soli gestite il front office, vi occupate dei clienti e delle telefonate, forse aggiungere anche il blog ai vostri impegni non è l’idea migliore. Meglio individuare qualcuno dello staff adatto a questo compito, o addirittura pensare seriamente di cercare un collaboratore esterno che se ne occupi ma sempre in grado di interpretare al meglio lo spirito della struttura.
  2. Ho argomenti di cui parlare?
    Trovare idee valide su cui scrivere e che possano interessare ai vostri clienti non è affatto semplice. Parlare solo di eventi e monumenti può essere una scelta banale, sebbene utile per il posizionamento, ma se volete davvero differenziarvi e regalare ai lettori qualcosa che valga la pena leggere o commentare, dovete pensare a qualcosa di più. Il dietro le quinte dell’hotel, ricette del vostro ristorante, foto ricordo degli eventi e dei matrimoni che ospitate, video, possono essere dei validi spunti da trattare. L’importante è che gli argomenti non siano generici, ma che calzino il vostro hotel come un guanto.
  3. Devo scrivere in italiano o in inglese?
    Se i vostri clienti sono in larga parte stranieri, magari Americani o Australiani, la questione si complica. Difatti per rivolgervi a questo target e posizionarvi in modo più forte sui motori di ricerca per la loro lingua, vale la pena scrivere in inglese, dunque è fondamentale avere con voi qualcuno bravo con l’inglese scritto. Stessa cosa vale per francese e tedesco se la maggioranza dei vostri clienti viene dalla Francia o dalla Germania.
  4. Ho del tempo da dedicargli?
    Un blog è un po’ come una pianta, va nutrito e curato e la sua acqua sono i contenuti. Trovare un’idea, scrivere una bozza, rielaborarla e poi ricontrollarla comporta una certa spesa di tempo, specie se si ha intenzione di creare qualcosa di ben fatto. Se avete intenzione di tenere un blog, è necessario che stabiliate un piano editoriale che preveda argomenti, giorni di pubblicazione, dell’invio della newsletter, cadenza con cui vengono pubblicati gli articoli. Meglio una volta al giorno, una alla settimana, o una ogni due? Solo voi potete stabilire come e quando pubblicare in base alle vostre necessità e disponibilità. La cosa fondamentale è che una volta stabilito il piano editoriale siate in grado di rispettarlo.
  5. Sono dotato di pazienza e di costanza?
    Come ho detto il blog è come una pianta, non vi aspettate che nel giro di un mese sia alta come un albergo e dia già i suoi frutti. Perché riusciate a toccare con mano l’efficacia del vostro investimento ci vorrà del tempo, magari dei mesi, forse un anno. L’importante è non demordere e scrivere, scrivere, scrivere, testando i contenuti che sono apprezzati di più, quelli più ricondivisi sui social network, più letti, che si posizionano meglio. Se procederete a testa bassa, con costanza e dedizione, vedrete che alla fine i vostri sforzi saranno ripagati

Se vi siete posti queste domande e vi siete dati delle risposte convincenti, allora può davvero valere la pena aprire un blog per il vostro hotel. Se tra voi c’è qualcuno con un blog legato all’hotel che possa condividere con noi la propria esperienza di blogger, fatevi avanti. Che cosa comporta per voi gestire un blog? E che cosa credete che lo renda efficace o meno?

Trovate l’articolo di Patrick Landman sul sito Tnooz