Il futuro è già qui: apre il primo hotel con Androidi al posto dei concierge

leggi l’articolo completo...Dici Nagasaki e pensi subito alla bomba atomica. Ma la città giapponese teatro del secondo lancio di Enola Gay, presto potrebbe essere ricordata per il lancio di ben altre novità.

A breve ospiterà infatti l’Henn-na Hotel: il primo hotel in parte gestito da Androidi. “Forte”, penserà qualcuno di voi. “Da brividi”, penso io.

L’Henn-na Hotel sorgerà nel bislacco parco tematico di Huis Ten Bosch, che ricalca lo stile di vita di un tipico villaggio olandese: casette color pastello dai tetti a punta, tulipani e mulini a vento.

Quale miglior setting di questo olimpo della extravaganza per inaugurare il curioso esperimento di ospitalità?

 

Gli androidi che possono persino sorridere

I protagonisti del nuovo hotel naturalmente saranno loro: gli Androidi “actroid”, progettati dal 2003 dall’Università di Osaka e prodotti dalla Kokoro Ltd, una branca della Sanrio, ossia la multinazionale papà della gatta più famosa del mondo, Hello Kitty.

Gli androidi in questione hanno la particolarità di essere estremamente somiglianti all’essere umano e capaci di interagire, di parlare e di compiere anche attività complesse.

L’ultima generazione di questi robot ha l’aspetto e i modi di una giovane donna giapponese che sa parlare correntemente quattro lingue: giapponese, inglese, cinese e coreano.

Come riporta il Telegraph, questi umanoidi potranno “accogliere gli ospiti, portare i bagagli in camera, preparare il caffè – e persino sorridere”.

È quel “persino sorridere” che mi lascia perplessa. Perché se una delle armi più potenti di un concierge è il sorriso, come potrebbero mai questi robot sostituirsi al team di un hotel?

Poco male se si occupassero solo delle attività di second’ordine, ma pare che all’Henn-na tre di loro saranno proprio all’accoglienza.

Come replicare il tono, la gestualità, l’espressività che solo un ottimo concierge sa trasmettere ai clienti e che lascia sottintendere il valore e il livello del servizio della struttura?

Dove finiranno la personalizzazione del servizio, i preziosi consigli su dove andare e cosa fare? Le indicazioni per raggiungere più velocemente un museo o il “lasci fare a me” che ti tranquillizza quando la macchina non parte o si è persa la carta di credito?

 

Con gli androidi il risparmio è assicurato

Oltre agli androidi tuttofare, l’Henn-na Hotel metterà a disposizione anche innovativi software di riconoscimento facciale per l’apertura della camera (altro che smartphone al posto della chiave!).

Ma nonostante questa plethora di innovazioni, i prezzi non lieviteranno, anzi tutt’altro. Mentre le camere dell’Henn-na si aggireranno sui 7,000 yen a notte (circa 40 dollari), gli altri tre hotel all’interno del parco hanno prezzi tre volte più alti.

Le tariffe più economiche, spiega il Telegraph, saranno dovute all’utilizzo dei robot al posto delle persone ma anche a una filosofia green, che utilizza luci a LED e sistemi a energia rinnovabili.

I proprietari sono entusiasti dell’esperimento e dichiarano che, se avrà successo, apriranno la seconda struttura entro il 2016.

Si tratta di qualcosa che vorremmo esportare in tutto il Giappone e nel mondo,” afferma un portavoce.

Sarà perché il pensiero vola inevitabilmente ai replicanti ribelli di Blade Runner, sarà per quell’aspetto plasticoso e innaturale a metà strada tra Ciccio Bello e la Bambola Assassina, ma personalmente non trovo niente di esaltante né di affascinante in questa prospettiva.

Se escludiamo l’ebrezza scaturita dalla curiosità della prima volta, quanto potrebbe essere apprezzato da un ospite doversela vedere con un androide in hotel?