OTA e GDS si associano per garantire trasparenza, correttezza e più scelta

leggi l’articolo completo...Si chiama ETTSA, ovvero “European Technology & Travel Services Association”, l’associazione di intermediari e Global Distribution Services (GDO) europei nata la scorsa settimana: tra i capofila anche Expedia, Ebookers, Opodo, Sabre con l’affiliato Lastminute, Travelport e Amadeus. Booking.com non è tra i fondatori ma compare quale membro affiliato.

 

Le finalità dell’associazione

Tomas Lopez Fernebrand, vice presidente e responsabile legale di Amadeus, neoeletto presidente ufficiale della ETTSA, nel comunicato ufficiale pubblicato su Internet ha dichiarato che l’intenzione dell’associazione è quella di “assicurare che il ruolo dei distributori di viaggi e dei fornitori di servizi, così come i benefici che questi portano ai consumatori, siano più ampiamente riconosciuti e compresi”. Dunque sicuramente un tentativo di riabilitare la spesso criticata immagine degli intermediari turistici.

La ETTSA vorrebbe impegnarsi nel fornire servizi e tecnologie che incentivino la trasparenza, la correttezza tra concorrenti e le possibilità di sceltadei consumatori nella catena distributiva turistica, proprio attraverso la collaborazione con i redattori delle policies, i consumatori stessi e tutte le altre figure che determinano la qualità dei servizi turistici.

L’associazione ha individuato chiaramente tre punti su cui ha intenzione di focalizzare l’attenzione nella prima fase delle attività:

  1. Le misure introdotte dalle compagnie aeree per prevenire le OTA nella creazione di sistemi di comparazione dei prezzi
  2. L’implementazione di un nuovo codice di condotta per i CRS (Computer Reservation System)
  3. Le tariffe abusive e i sistemi di sovrattassa delle compagnie aeree

 

Davvero l’associazione sarà in grado di mantenere i buoni propositi?

Inutile dire che le attività sopra considerate sono di notevole interesse ed è certamente necessario che vi si intervenga, ma ci si chiede se davvero l’associazione – che tra parentesi, non ha ancora un sito ufficiale con tutti i dettagli a disposizione – sarà realmente in grado di attivarsi per creare policies adeguate a controllare e tutelare l’ampio gruppo di OTA e GDS operanti in europa.

Inoltre, nel comunicato stampa si parla delle finalità e delle intenzioni, ma niente si dice riguardo alle modalità o gli strumenti con cui si intende intervenire.

La domanda sorge spontanea: a noi pare che le suddette associazioni si siano unite per garantire una forma di controllo sull’esterno e per tutelare soprattutto se stesse. Ma allora, chi controllerà il controllore? Chi verificherà che il loro operato sia effettivamente corretto?

Fonte: Travolution.co.uk