SEO news: Facebook, Twitter e il posizionamento

leggi l’articolo completo...Qualche settimana fa abbiamo discusso se Social Media Marketing e SEO potessero in qualche modo essere attività in concorrenza per generare traffico al sito, oggi invece il web s’infiamma sulla nuova – ma già da tempo avanzata – ipotesi che i Social network abbiano un peso nelle SERP.

Che i motori di ricerca stessero ridefinendo la propria immagine e il proprio modus operandi in direzione “social” già lo avevamo intuito, a partire dall’indicizzazione dei tweet di Twitter nelle due nuove modalità di ricerca dei due colossi del settore, la Bing Social Search e la Realtime Search di Google.

Questo perché il valore ed il peso degli UGC, di Twitter e Facebook, hanno raggiunto una tale rilevanza da non potere più essere ignorati dagli algoritmi di ranking.

Questo non significa certo che da oggi tutti gli hotel si debbano lanciare in una dissennata corsa ai social network sperando solo di migliorare il proprio posizionamento: certo è che chi sceglie di far sentire la propria voce su questi canali, deve essere cosciente che sempre più nel futuro dovrà farlo in maniera rilevante e autorevole. Perché rilevanza e autorevolezza saranno due criteri di sicura incidenza, sugli utenti e sui motori di ricerca.
 
 

Gli esperti si confrontano

Il primo dicembre Dan Sullivan un esperto SEO americano, ha pubblicato sul suo blog un’intervista diretta ai responsabili di Google e Bing relativamente a questo argomento e per la prima volta sul web, sono stati diffusi i dati ufficiali sulla questione.

I due colossi non hanno apertamente ammesso che i social network influenzano gli algoritmi dei motori, ma hanno lasciato intuire molte cose, in particolare che esistono dei “segnali sociali” che si vanno aggiungendo al complesso mix di “segnali” che già oggi determinano il posizionamento.

D’altronde anche un esperto nostrano come Giorgio Taverniti, nel suo libro “Seo Power” ha dichiarato senza problemi che “Anche se abbiamo più volte riscontrato che l’attività di link popularity attraverso i social network porta dei grandi vantaggi nelle SERP di Google, ancora non è chiaro che tipo di influenza possano avere questi dati.

Nella sua intervista Sullivan dichiara: “I due maggiori motori di ricerca stanno effettivamente utilizzando i “segnali sociali” per il ranking sui risultati organici? Un po’, mi hanno detto. Soprattutto è la reputazione su Twitter che potrebbe influenzare il posizionamento di una pagina nelle ricerche on-line… Se c’è un PageRank per le pagine, entrambi i motori di ricerca hanno anche una specie di TwitterRank. Intanto i retweet servono come nuova forma di link building. Fatevi ritwittare da persone autorevoli e questo vi aiuterà a posizionarvi meglio nei risultati, in un certo grado.”

Il post ha generato una serie di interessanti e controverse considerazioni, sia all’estero che in Italia:

  • Rand Fishkin, dell’autorevole blog di SEO SEOmoz, si è spinto ancora più in là, suggerendo che “i link condivisi tramite Twitter e Facebook hanno un impatto diretto sul ranking”.
  • Davide “Tagliaerbe” Pozzi, blogger SEO, a sua volta ha confermato come “mi piace e retweet non sono ancora i sostituti dei link, ma iniziano comunque ad avere un certo peso negli algoritmi dei motori di ricerca.”
  • Enrico Madrigrano, conosciuto esperto SEO, ha invece attaccato la posizione di Fishkin, affermando che dall’intervista di Sullivan emerge che per ottenere anche piccoli risultati SEO dai social network, bisogna investire molto in fattori ancora non ben precisati: “Io personalmente, dopo queste affermazioni ufficiali (che più di tanto non mi hanno sconvolto) continuerò ad usare Twitter esattamente come prima (ovvero principalmente per obbiettivi di social e viral marketing) mentre continuerò a delegare il grosso dell’attività SEO a quel piccolo 20% di fattori che portano (almeno) l’ 80% dei risultati.

Ancora dunque c’è da capire quanto e come i social network andranno realmente a incidere sulle SERP e come potrebbero essere utilizzati per finalità SEO.

Detto questo anche nel settore dell’ospitalità, è importante continuare a tenere presente che il Social Media Marketing deve essere sviluppato sempre e comunque per gli utenti e per i clienti, prima ancora che per i motori. Solo la capacità di coinvolgere le persone e far ricondividere loro i vostri messaggi, potrebbe in futuro determinare un vantaggio per il vostro ranking, oltre che per la vostra reputazione.