Google Adwords è in continua evoluzione e, se anche voi lo utilizzate per promuovere l’hotel, non vi sarà sfuggito che sta cercando di arricchire gli annunci a pagamento con nuovi elementi per attirare l’attenzione dell’utente.
Da pochi giorni ha rilasciato una nuova Estensione chiamata “callout”, che permette all’hotel di aggiungere all’annuncio dettagli importanti con cui valorizzare la sua immagine. Vediamo come sfruttare questa opportunità.
Google AdWords è ormai uno strumento irrinunciabile per chi opera nel turismo online, ma condurre una campagna di successo – vista la tanta concorrenza e i continui cambiamenti della piattaforma – è sempre più difficile.
Giampaolo Lorusso, specialista di web marketing e di usabilità che abbiamo conosciuto all’SMX di Milano il mese scorso, ci spiega in esclusiva che per fare bene bisogna trovare i giusti compromessi, ma soprattutto, puntare alla semplicità.
Quale albergatore non si è chiesto almeno una volta nella vita: “Perché dovrei fare PPC sul mio brand name se tanto per quella parola sono in prima posizione sui risultati organici?”
La domanda è lecita e non siete gli unici ad esservela fatta: di recente il Nielsen Norman Group ha riportato uno studio condotto da eBay secondo il quale interrompere una campagna PPC branded non costituirebbe alcun cambiamento nell’andamento delle vendite. Ma questo può valere anche per un hotel?
Le prove sociali, le recensioni e le testimonianze sono uno dei più forti incentivi all’acquisto: da anni li integrate sui siti dei vostri hotel, sulle landing page e dovunque possano aiutare a convertire. Adesso potete integrarli anche nei vostri annunci Adwords. E in più modi.
Google ha annunciato che sarà possibile accompagnare gli annunci con il rating ottenuto su Google + e che le Review Extensions per il PPC sono già in beta test. Sapete di cosa si tratta?
Google AdWords è uno strumento di una facilità estrema, adatto a chiunque voglia promuovere il proprio hotel sul web. Basta avere un budget, aprire un account in soli cinque minuti, scegliere le parole chiave, scrivere un annuncio e il gioco è fatto. I guadagni non tarderanno a farsi vedere.
Avrete notato che ultimamente su alcuni annunci AdWords possono comparire in bella mostra i follower della pagina su Google + dell’inserzionista. Di solito si tratta degli annunci di portali o di siti di recensioni, come Booking.com, Venere, Trivago e TripAdvisor.
Si tratta di una nuova funzione chiamata “Social Annotations” appena introdotta da Google sulle Campagne Adwords Potenziate. Una nuova funzione con il chiaro intento di incentivare gli inserzionisti a investire sul social network di Big G, se non vogliono rischiare di perdere click sulle campagne a pagamento.
Chi di voi gestisce una campagna PPC su Google Adwords per il proprio hotel, avrà notato che nella sezione Impostazioni campeggia il messaggio “Fra qualche mese, verrà eseguito l’upgrade di questa campagna a una campagna potenziata.”
Ma che cos’è una campagna potenziata? Si tratta di una nuova modalità unificata di tracciamento e di gestione delle campagne sui diversi device (pc, tablet, mobile). Un cambiamento che, a dispetto dell’apparenza, potrebbe sconvolgere l’andamento delle vostre campagne e incidere fortemente su costi e rendimento.
Alcuni mesi fa, nel corso della gestione di una campagna Pay-Per-click per un nostro cliente, ho dovuto confrontarmi più volte con il responsabile vendite dell’hotel, e mi sono reso conto che, per chi non lo fa di mestiere, deve essere complicato comprendere come funzioni e come monitorare l’andamento di una campagna di questo tipo, visti gli errati luoghi comuni che spesso circolano su Adwords.
Molto spesso infatti, gli albergatori o i loro responsabili marketing, sono sopraffatti da dubbi derivanti dalla poca dimestichezza con la piattaforma e con gli stessi processi che guidano l’utente all’acquisto finale, specificatamente nell’ambito travel.
Non c’è niente che faccia più rabbia e danno economico agli albergatori che digitare il proprio brand name su Google e veder comparire in testa ai risultati di ricerca i link a pagamento di OTA e portali, che per tutto l’anno guadagnano sfruttando il nome del loro hotel e quello di molti altri (brand bidding).
Sebbene la maggior parte delle strutture condannino questa attività come illecita e scorretta nei confronti degli hotel, il “brandjacking” (o SEM hijacking, detto anche brand bidding) è accettato e tollerato da Google, che ne trae enormi benefici economici: gli investimenti PPC da parte dei portali sui brand name degli hotel affiliati ammonterebbero infatti a un 20% del totale delle loro campagne Adwords.
Gestire campagne PPC, per hotel o per altri tipi di aziende in settori in cui la concorrenza è agguerrita per tutto l’arco dell’anno, significa studiare continuamente, tentare nuove strade e soprattutto testare, testare, testare.
Nel tempo ho potuto comprovare l’efficacia di alcune buone pratiche delle campagne AdWords, che se ben applicate, possono davvero aiutare ad incrementare notevolmente il CTR.
Natale e Capodanno, si sa, sono giorni caldi per il settore alberghiero, date importanti soprattutto per chi lavora in strutture situate in città o località a forte vocazione turistica.
Ecco perché, per incentivare le prenotazioni e le visite sul sito in un momento in cui la concorrenza sembra ancora più agguerrita che in altri momenti dell’anno, vale decisamente la pena lanciare attività di web marketing strettamente connesse alle festività.
Siamo alla training session di Google AdWords: i concetti presentati e i consigli offerti non sono nuovi per chi già si occupa di campagne PPC, ma restano comunque molto utili da tenere a mente per massimizzare le reach, quindi per raggiungere un maggior volume di traffico sul sito ufficiale, e per mirare ad ottimizzare le conversioni.
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