Amo l’Italia. Non è solo una dichiarazione d’amore per il nostro Paese. È il titolo che il Mibact ha scelto per il nuovo video commissionato alla Rai per promuovere il turismo nazionale.
Un video che ha suscitato tante polemiche ma che, soprattutto, solleva tante domande sulla strategia di marketing adottata dal Governo per promuovere la Destinazione Italia
A Dubai ci sono stata: grattacieli, divertimenti, splendidi centri commerciali, ottima vita notturna, impareggiabile agnello alla griglia, spiagge bianche come fossi a Miami. Storia quasi inesistente e per quanto riguarda i paesaggi, ovviamente mare e deserto.
Personalmente, per quanto mi sia molto divertita, non potrei mai paragonare questa destinazione a Firenze o ad altre città italiane. Eppure Dubai ci dimostra che una destinazione non nasca da sola, magari solo perché ha un passato importante: una destinazione turistica si costruisce e si nutre nel tempo, con l’immaginazione e con gli investimenti.
VisitTrentino, il portale turistico del Trentino, è ormai considerato una delle maggiori case history di successo in ambito di promozione territoriale in Italia. Così buona che anche il Ministro Franceschini ha interpellato il Trentino per dare il via al nuovo Laboratorio per il Turismo Digitale.
Per saperne di più sul progetto di VisitTrentino e sui primi passi del TDLAB, abbiamo intervistato Sergio Cagol, fino al 2012 gestore di Trentino Marketing e oggi nella squadra di TrentoRise, dove progetta soluzioni innovative per la promozione del territorio e con cui parteciperà attivamente ai lavori del Laboratorio.
“Non hai mai visitato Bilbao? Allora non hai visto il futuro”, recitava il New York Times solo qualche anno fa parlando di Bilbao e del Museo Guggenheim. Perché il Museo, e la città che rappresenta, sono indiscutibilmente proiettati verso il futuro. Hanno occhi e orecchie aperte verso tutto quello che accade soprattutto online.
Noi abbiamo potuto verificarlo di persona, quando il 28 giugno siamo volati nei Paesi Baschi alla volta di un blog tour che è diventato la scusa per scoprire come uno dei più grandi musei di arte contemporanea al mondo e la sua destinazione abbiano scelto come canale privilegiato di promozione la strada del Web 2.0.
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