L’allentamento delle limitazioni agli spostamenti in Europa è in continua evoluzione. L’ultimo comunicato dell’UE dell’ 11 Giugno, invitava tutti i paesi dell’ Unione Europea e gli stati associati di Schengen, a revocare i controlli alle frontiere interne entro il 15 Giugno e di prolungare il contenimento temporaneo dei viaggi non essenziali nell’UE, fino al 30 Giugno.
Il commissario per gli Affari interni, Ylva Johansson, aveva infatti dichiarato:
“A seguito della revoca di tutti i controlli alle frontiere interne all’interno dell’Unione, stiamo proponendo un approccio chiaro e flessibile per rimuovere le restrizioni ai viaggi verso l’UE a partire dal 1 ° Luglio.
I viaggi internazionali sono fondamentali per il turismo e gli affari e per riconnettersi con la famiglia e gli amici. Mentre dovremo tutti stare attenti, è giunto il momento di preparare in modo concreto l’eliminazione delle restrizioni con i paesi la cui situazione sanitaria è simile a quella dell’UE e per riprendere le operazioni sui visti “.
Ma come vengono interpretate le recenti direttive dalle diverse nazioni? Anche se la maggior parte di queste si sono allineate, ci sono notevoli differenze sulle misure intraprese. leggi l’articolo completo…