I contributi statali a favore del turismo previsti per il 2022

Contributi statali e fondo perduto per il turismo

Proprio in questi giorni, il Governo italiano sta lavorando alla definizione del nuovo Decreto Sostegni, una legge che permette ai settori più colpiti dal Covid di ricevere aiuti statali. Facciamo il punto per quanto riguarda il settore turistico.

Sono passati quasi due anni dall’inizio della pandemia e la completa ripresa del settore turistico sembra non essere proprio dietro l’angolo. Dopo aver raggiunto ottimi risultati nella stagione estiva 2021, tutti speravano in un autunno altrettanto buono e ricco di viaggi. Tuttavia, le aspettative sono state represse con l’arrivo della nuova variante Omicron, che ha messo in poco tempo in ginocchio l’Europa, portando con sé una serie di disdette soprattutto nel periodo delle festività tra Natale e Capodanno.

In questa situazione, è chiaro che incombe la necessità di prorogare gli aiuti economici statali nei confronti degli operatori del settore.

 

Le rassicurazioni di Draghi

 

Nella conferenza stampa di lunedì 10 gennaio, il Presidente del Consiglio Mario Draghi ha affermato: “Stiamo facendo una riflessione su come affrontare al meglio la recrudescenza del virus, che non permette ad alcune attività economiche di svolgersi regolarmente. Non abbiamo ancora riflettuto sulla necessità di uno scostamento di bilancio per fornire nuovi ristori, ma ci stiamo lavorando”.

Il Presidente ha poi ricordato che la legge di bilancio già prevede alcuni stanziamenti. Per il turismo sono stati messi a disposizione 150 milioni di euro, alcuni dei quali riservati specificatamente per le imprese alberghiere. Inoltre, si prevede l’estensione della Cassa Integrazione anche alle piccole imprese con la riforma degli ammortizzatori sociali.

 

Gli incentivi disponibili

 

Come spiega TTG in un suo recente articolo, gli incentivi vengono riconosciuti nella forma del credito d’imposta fino all’80% delle spese ammissibili sostenute per gli interventi realizzati nel periodo tra il 7 novembre e il 31 dicembre 2024, ma anche per quelli avviati dopo il 1° febbraio 2020 e non ancora conclusi, a condizione che le relative spese siano sostenute a partire dal 7 novembre 2021.

Gli interventi ammessi dal credito sono numerosi: dall’incremento dell’efficienza energetica all’eliminazione delle barriere architettoniche, dai lavori di ristrutturazione edilizia alla riqualificazione antisismica. Ugualmente, per gli stabilimenti termali sono comprese la realizzazione delle piscine e l’acquisizione di attrezzature e apparecchiature per lo svolgimento dell’attività.

Il finanziamento copre anche interventi di digitalizzazione, un fattore sempre più preponderante nella scelta degli hotel da parte dei clienti nel panorama odierno.

 

Cosa pensano le associazioni di settore

 

Il Presidente dell’Associazione FTO Franco Gattinoni richiede a gran voce al Governo italiano “Sostegni congrui e immediati”. “Non possiamo accontentarci di qualche briciola raccattata tra le pieghe del bilancio pubblico” dice Gattinoni.

L’associazione ritiene necessario prima di tutto un ampio rifinanziamento della Cig Covid, almeno fino a giungo 2022. Inoltre, servono contributi diretti per almeno 500 milioni di euro. Sempre secondo l’associazione, questi interventi andrebbero effettuati il prima possibile, perché ormai non c’è più tempo da perdere.

La richiesta finale di Gattinoni a Mario Draghi è di puntare sui ristori e di evitare “contributi a pioggia”, perché finiscono per risolvere il problema solo sul momento, ma perdono efficacia se si guarda il lungo raggio.