Expedia chiude Venere e punta su HomeAway: tutte le novità per il 2017

Booking.com è il re incontrastato della vendita hotel in Europa e non solo. Ma Expedia non si lascia intimidire e apre questo 2017 sotto il segno dell’innovazione e dei cambiamenti.

La OTA chiude per sempre il portale romano Venere, affina le sue novità tecnologiche e rilancia in grande stile HomeAway con una campagna pubblicitaria tutta da ridere.

Venere chiude i battenti

“Stai cercando Venere.com? Venere si è unita a Hotels.com” si legge sugli annunci Adwords quando andiamo in cerca del vecchio portale italiano che fu acquisito da Expedia nel 2008.

Al tempo, Expedia – già molto forte negli Stati Uniti – sperava di utilizzare Venere per contrastare la crescita di Booking.com, ma il piano non funzionò. Forse per mancanza di visione o di investimenti, Venere non è mai decollata e ha perso punti per anni, finché un mese fa Expedia ha deciso di smantellarla senza clamore e di reindirizzare visite e prenotazioni al portale fratello Hotels.com.

Venere non accetta più prenotazioni dal 1 dicembre 2016 anche se Expedia ha fatto sapere di aver mantenuto attiva la rete commerciale B2B del portale per gli altri siti del gruppo.

 

Investimenti in intelligenza artificiale e linguaggio naturale

Expedia ha sempre creduto nei vantaggi competitivi offerti dalle nuove tecnologie quindi è naturale per l’azienda statunitense investire in programmi a lungo termine, diciamo almeno per i prossimi 20 anni. Questo è quello che ha dimostrato di voler fare all’ultimo Expedia Partner Conference dello scorso dicembre.

La tecnologia sarà al centro di tutto: il CEO Dara Khosrowshahi ha spiegato che Expedia sta investendo nel mobile e in altre tecnologie all’avanguardia, come l’Intelligenza Artificiale (AI), ricerche che rispondono al linguaggio naturale e sistemi di riconoscimento vocale.

Il riconoscimento vocale secondo Aman Bhutani, presidente dell’azienda, nei prossimi cinque anni conoscerà un boom senza pari: basta pensare a strumenti come Siri per la Apple e ai nuovi device per casa ed ufficio (Amazon Echo e Google Home). “Ci sono ancora molte sfide in ambito mobile, specie quando c’è da compilare campi dove inserire la carta di credito e altri dettagli. Non sarebbe molto più semplice poter dialogare con il proprio telefono?”.

Per migliorare l’esperienza online dei suoi utenti, Expedia sta anche potenziando Nautilus, un motore di ricerca fondato sulla NLP (natural language processing) che dovrebbe essere capace di rispondere alle ricerche digitate dagli utenti secondo criteri simili a quelli del linguaggio naturale.

 

Nuova promozione per HomeAway

Expedia si sta attrezzando anche per fare concorrenza ad Airbnb potenziando il suo portale di case vacanza HomeAway, acquistato nel novembre 2015. Oltre all’interfaccia sempre più simile a quella del prodotto di Brian Chesky, adesso HomeAway ha anche una campagna di spot pubblicitari di tutto rispetto firmata dalla prestigiosa Saatchi & Saatchi.

Il tono dello spot scimmiotta vagamente quello delle pubblicità di Booking.com (ricordate Booking.yeah?) e mostra in modo ironico che una bella vacanza in famiglia in piena libertà è il modo migliore per staccare dal lavoro e dalle preoccupazioni seguendo lo slogan: “Get HomeAway® from it All”.

Difficile immaginare che HomeAway possa minare in qualche modo lo strapotere di Airbnb, ma la scelta di Expedia ci fa capire come il mercato del travel sia cambiato e che, anche per i grandi player, l’unica scelta possibile sia quella di provare ad adattarsi.