OTA: che posto occupano oggi nel comparto travel?

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Una nuova ricerca firmata Phocuswright fa luce sul futuro del mercato americano del travel online, rivelando cifre interessanti per gli addetti al settore.

In questo scenario, che posto occupano e occuperanno le OTA rispetto ai fornitori diretti, in particolare gli hotel?

Scopriamolo grazie all’articolo di Phocuswire.

Lo US Online Travel Agency Market Report 2021-2025 di Phocuswright prevede che il mercato dei viaggi online crescerà del 18% nel 2022 arrivando a 76,7 miliardi di dollari di fatturato, una cifra appena inferiore alle prenotazioni lorde del 2019.

Il report attesta che le prenotazioni lorde OTA sono sulla buona strada per superare i livelli pre-pandemia nel 2023, anche se i viaggi internazionali, come è naturale, continueranno a riprendersi più lentamente di quelli nazionali. Un caso emblematico, in proposito, è quello della Cina – tuttora blindata per scongiurare contatti e contagi dall’esterno – che ha visto un nuovo sviluppo del turismo interno, probabilmente prioritario ancora a lungo.

Nel 2021 le OTA hanno raggiunto, in termini di prenotazioni lorde, l’82% dei livelli pre-pandemia negli Stati Uniti. Complessivamente, nel mercato US, le OTA hanno rappresentato il 24% delle prenotazioni lorde nel 2021, rispetto a una quota del 20% nel 2020.

A livello globale, andando nel dettaglio, Expedia ha registrato prenotazioni lorde del 67% e Booking del 79% in aumento rispetto ai livelli del 2019. Rispetto al 2020, Expedia ha quasi raddoppiato le sue prenotazioni lorde globali nel 2021, mentre Booking ha più che raddoppiato la cifra del 2020.

Per quanto concerne le OTA minori in USA, come CheaOair, Hopper e HotelTonight, queste hanno visto una crescita collettiva del 60% nel 2021 rispetto alle performance del 2020

 

OTA vs fornitore diretto

 

Nel 2021 le OTA hanno riguadagnato quote del mercato online globale, passando dal 35% al ​​37%. Tuttavia, i siti web dei fornitori hanno mantenuto la loro quota di maggioranza nel mercato dei viaggi online negli Stati Uniti, con una quota del 63% delle prenotazioni lorde online.

Il segmento degli hotel rimane l’unico in cui le OTA continuano a superare i siti ufficiali dei fornitori, anche se non di molto. Nel 2021, le OTA rappresentavano il 52% del mercato online delle strutture ricettive, ma si prevede che la quota scenderà al 48% nel 2025.

Per i noleggi aerei e auto, sebbene i siti dei fornitori siano il canale di prenotazione preferito, le OTA hanno guadagnato quote in entrambi i segmenti, con le prenotazioni aeree lorde online al 20% nel 2021, rispetto al 19% nel 2020, e gli autonoleggi al 35%, rispetto al 32% nel 2020.

 

Il ruolo del mobile

 

La ricerca di Phocuswright non lascia adito a dubbi: i dispositivi mobili hanno conquistato un posto d’onore in era Covid, incoraggiando viaggi più sicuri e senza interruzioni. Ecco perché le OTA stanno ponendo sempre maggiore attenzione alle loro app.

Nel 2021, la maggior parte dei pernottamenti da mobile di Booking è stata oggetto di transazioni tramite la app ufficiale, mentre la concorrente Expedia ha espresso l’intenzione di diventare un’azienda proprio incentrata sulle app.

Oltre alle prenotazioni una tantum, le OTA considerano le app un modo per promuovere la fidelizzazione e il coinvolgimento continuo degli utenti.

Più della metà (51%) delle prenotazioni lorde OTA sono state effettuate tramite dispositivo mobile nel 2021, il 10% in più rispetto alla quota del mobile nel pre- pandemia.

“Il mobile continuerà a guadagnare quote di mercato negli anni a venire man mano che le OTA migliorano e investono nei loro prodotti mobili, anche se a un ritmo più lento rispetto a quanto avvenuto all’inizio della pandemia”, sostiene il rapporto Phocuswright. E continua con una previsione inerente al desktop: “Man mano che il settore dei viaggi ritroverà una certa normalità, il desktop recupererà parte della quota persa rispetto al mobile poiché il mix di clienti e prodotti tornerà ad essere più affine alle prenotazioni desktop (ad esempio, ci sarà maggior richiesta di viaggi internazionali, più lunghi e via aereo).”

 

E voi come vi state muovendo rispetto alla vertiginosa ascesa del mobile nel travel? Il vostro hotel – e il vostro sito ufficiale, compreso il booking engine – è mobile friendly? Lo speriamo, altrimenti vi consigliamo di agire quanto prima. Pena il rimanere al palo nelle prenotazioni da mobile, a vantaggio di OTA e competitor.