Pago di più ma lo voglio pet friendly: come conquistare animali e padroni in hotel

leggi l’articolo completo...In Italia sono ben 8 milioni e mezzo le famiglie che convivono con un animale domestico, e chi ne ha almeno uno sa bene quanto sia difficile organizzare un viaggio per portarlo con sé.

Secondo le statistiche infatti, gli albergatori italiani sono poco preparati a ricevere clienti con animali, anche se negli ultimi anni si è registrato un incremento di strutture pet friendly distribuite lungo la penisola. Il fatto è che anche chi offre possibilità di accogliere animali, non lo valorizza in alcun modo, né tantomeno offre servizi distintivi, perdendo la possibilità di differenziarsi dai competitor e di rivolgersi a una nicchia in crescita.

Gli hotel pet-friendly in Italia meno diffusi rispetto ad altri paesi Europei

Secondo i dati forniti da Federalberghi questa estate, attualmente l’Italia conta un totale di 7.766 strutture ricettive pet friendly, per lo più localizzate in Emilia Romagna (1643), Toscana (973), Veneto (921) e Lombardia (832). Paradossalmente i numeri scendono nelle regioni tradizionalmente meta di vacanze estive: Sicilia (224), Sardegna (119), Puglia (128) e Calabria (123). Chiudono la classifica Basilicata e Molise con 41 e appena 7 hotel accessibili agli amici a quattro zampe.

Si tratta quindi, di numeri di molto inferiori rispetto a quelli di altri Paesi europei: la Germania conta ben tre strutture alberghiere pet friendly su quattro, la Francia il 37% del totale (dicembre 2011).

Cuccioli: un vero e proprio business internazionale

Gli ospiti con compagni a quattro zampe in vacanza sono oramai diventati un vero e proprio target a cui dedicare attenzioni e particolari servizi: all’estero – in particolare negli States – molte strutture di lusso sembrano gareggiare a chi coccola e offre il servizio più all’avanguardia agli “ospiti pelosi” degli abbienti proprietari.

Alcuni di questi, ammettiamolo pure, sono decisamente “estremi”. Da altri invece è possibile trarre interessanti spunti per la propria offerta alberghiera. Ad esempio:

  • Starwood Hotel: ha ideato il programma “Love That Dog” col quale garantisce un set di accoglienza che include un giocattolo, snack, spazzola, profumo per la toilette quotidiana, brandine in materiale anallergico, collari con targhetta personalizzata e un servizio di pet-sitting e toilettatura su richiesta, oltre alla disponibilità di un veterinario 24 ore su 24;
  • Kimpton Hotel – catena statunitense: i suoi ospiti a quattro zampe sono chiamati VIPs (Very Important Pets) e possono usufruire di una torta personalizzata per il loro compleanno, di raffinate boutique nelle hall, di veri e propri centri benessere (“Pet Spa”), di massaggi e tisane antistress, di brandine a forma di chaise lounges in miniatura rivestite di tessuti leopardati, e perfino di un servizio “unghie e capelli”;
  • D PetHotel – Manhattan: dedicato a chi ha necessità di lasciare qualche ora o persino qualche giorno il proprio cane, invece di rivolgersi alla comune pensione. Offre 50 suite solo per cani con TV, letto matrimoniale, una sala fitness e chi più ne ha più ne metta;
  • Ivanka Trump Hotel – New York: l’hotel della ricca ereditiera americana offre diversi comfort dedicati ai cani, dai trattamenti gourmet direttamente in stanza, alle cucce felpate, dal servizio di dog walking, fino alla lista di parchi dog-friendly dove poter portare i propri compagni di viaggio.

In Italia dove sono i servizi per cuccioli?

Per capire quali servizi specifici si offrissero in Italia, abbiamo consultato una recente Top Ten di hotel pet friendly stilata da TripAdvisor e, con nostra grande meraviglia, le strutture si sono aggiudicate il premio per servizi decisamente bassi e di debole rilevanza.

Ad esempio, il primo classificato non offre semplicemente l’accesso ai piccoli animali domestici con 10 euro in più al giorno. Altri permettono la presenza degli animali in ogni stanza o la ciotola per l’acqua in camera, ma niente di più.

Eppure dal sondaggio condotto da TripAdvisor mette in evidenza che:

  • Il 66% dei rispondenti incontrano difficoltà nel trovare una struttura ricettiva animal-friendly
  • Il 53% preferirebbe cambiare la propria destinazione di vacanza piuttosto che dover lasciare a casa il proprio animale domestico in assenza di hotel disposti ad accoglierlo

Dunque, se si ha l’intenzione di puntare a questo target, è assolutamente necessario rendere appetibile il proprio hotel per questo tipo di clientela. Non solo con servizi dedicati, ma anche e soprattutto con una comunicazione chiara e pervasiva.

Imparate a comunicare che siete pet-friendly

Uno dei dati più interessanti che abbiamo rilevato in questo ambito è che nel 2011 solo un hotel su cinque inseriva sul proprio sito online la diciturahotel per animali”.

Se si ha però intenzione di attrarre questa tipologia di clienti, è assolutamente necessario imparare a comunicare questa caratteristica:

  • Pubblicizzate e valorizzate sul vostro sito internet e sulle vostre pagine social la vostra disponibilità ad accogliere animali
  • Progettate una sezione del vostro sito appositamente dedicata a questo aspetto, mettendo in evidenza le caratteristiche e il servizio che offrite: una pagina che potrete sfruttare come landing page ottimizzata per le vostre campagne marketing e di posizionamento
  • Registratevi a siti e portali che si occupano di raccogliere gli elenchi delle strutture pet friendly. Sono infatti uno strumento costantemente controllato in fase di organizzazione del viaggio e di scelta della struttura siti come pethotels.it, amici.it, turistia4zampe.it, ecc.

Offrite servizi specifici

Pur senza arrivare ai casi estremi d’oltreoceano citati in precedenza, è importante prevedere accorgimenti e servizi dedicati che vi aiutino a incentivare le prenotazioni dei padroni:

  • Sistemate a piano terra le camere accessibili anche agli animali: i proprietari tendono a fare amicizia tra loro e in questo modo, eviterete di recare disturbo agli altri ospiti
  • Delineate con chiarezza gli ambienti della vostra struttura che saranno off-limits
  • Disponete in ogni stanza e presso la reception una lista completa di parchi, spiagge e negozi per animali, e se possibile stabilite delle convenzioni con tali esercizi
  • Fornite un pet-kit di benvenuto (come accade allo Starwood Hotel) da far trovare in camera composto da: snack, ciotole per acqua e cibo, spazzola, coperta, un gioco, una brandina o una cesta imbottita e salviettine umidificate
  • Predisponete crocchette, cibo apposito o, ancora meglio, cibo umido preparato direttamente in albergo, magari offrendo su richiesta la possibilità di personalizzare il servizio
  • Garantite la reperibilità di un pet sitter e di un veterinario

Senza dubbio, offrire questi semplici servizi potrà essere un ulteriore leva per diversificarvi dai concorrenti, per accrescere la vostra competitività e riuscire a soddisfare al meglio una nuova fetta di viaggiatori.

Sicuramente tra voi ci sono anche strutture pet friendly: avete altri consigli o suggerimenti da aggiungere?