Gli hotel combattono e spendono da una vita per proteggere il loro brand name su Google Adwords, usato senza limitazioni da OTA e rivenditori. C’era solo un modo per impedire loro di farlo: trasformare il nome dell’hotel in un marchio registrato.
Adesso a quanto pare le cose sono cambiate e Google dichiara che anche i marchi registrati possono essere utilizzati nei testi degli annunci dai rivenditori.
“Non capisco perché le vendite del mio hotel su Booking sono raddoppiate mentre quelle dal sito sono solo in leggero aumento!” Questa è una lamentela che nell’ultimo anno ho sentito ripetere da decine di albergatori in giro per le fiere e sui social.
Per molti questo dipende dalla smisurata visibilità dei portali e dai loro crescenti investimenti di marketing. Ma la verità è che questo, almeno in parte, dipende anche dal fatto che gli hotel non fanno altrettanto.
Indicare nero su bianco il prezzo della camera ha un impatto molto forte a livello di comunicazione, perché si tratta dell’ultimo tassello, il più importante, che determina la scelta del viaggiatore in cerca di un hotel.
Ecco perché Google ha deciso di dare la possibilità di aggiungere il prezzo di prodotti e servizi sugli annunci di testo mobile di Adwords. Vediamo come inserirli nel modo più efficace.
Come essere sicuri di scegliere le parole giuste per un annuncio Google Adwords? Quelle che attirano l’attenzione e a fanno cliccare i potenziali clienti? Ad alcuni di voi potrà sembrare una questione di poco peso, invece abbiamo sperimentato tante volte che anche cambiare una sola parola può trasformare il rendimento di un annuncio.
Uno studio condotto da SEMrush conferma quali sono le parole e le frasi che danno migliori risultati su Google Adwords. Soprattutto per l’hotel!
Ve li immaginate gli annunci Adwords del vostro hotel con 2 titoli e 1 descrizione? Questa è solo una delle importanti novità che Google ha annunciato il 24 maggio al suo Google Performance Summit, di fronte ai suoi maggiori inserzionisti, tra cui Expedia e Agoda.
Quello che Google ha spiegato a chiare lettere, è che da oggi in avanti il mobile sarà la sua assoluta priorità, su ogni fronte. Tutto quello che Big G farà sarà pensato “mobile-first”. A partire dal nuovo aspetto delle campagne e degli annunci Adwords.
I risultati di ricerca di Google sono in continuo mutamento. Anche il 2016 comincia all’insegna di una novità che interesserà tutti gli inserzionisti, ma soprattutto chi lavora nei settori altamente competitivi come l’ospitalità.
Google elimina tutti gli annunci a pagamento dalla parte destra dei risultati desktop, rendendo le prime posizioni sempre più ambite e costose.
Quanto costa proteggere il brand name dell’hotel su Google? Ma, soprattutto, quanto costa NON proteggerlo proprio?
Una nuova ricerca dell’azienda NetAffinity ci mostra che evitare di fare brand protection e pensare che i risultati organici bastino a portare conversioni, può causare gravi danni alle vendite dirette dell’hotel.
Il mese scorso abbiamo spiegato che gli annunci sulla rete di ricerca Google possono aumentare la “brand awareness” dell’hotel, cioè aiutare il vostro hotel a farsi conoscere.
Ma cosa fare in pratica per raggiungere questo obiettivo? Oggi vi diamo qualche dritta su come far circolare al massimo il vostro brand grazie a Google Adwords.
Chi fa campagne di Pay per click su Google va in cerca di visite ma soprattutto di vendite e conversioni immediate – prenotazioni dirette, richieste informazioni, iscrizioni alla newsletter.
Uno studio pubblicato in qusti giorni da Google conferma un concetto importante: fare pubblicità sulla rete di ricerca di Google aumenta la brand awareness del prodotto, ossia aiuta a diffondere e far conoscere il brand dell’hotel.
L’utilizzo di Facebook ha raggiunto tra la popolazione dimensioni massive senza precedenti: secondo le stime di Facebook, ogni giorno 17 milioni di persone si connettono al social network solo dall’Italia, circa il 73% degli utenti internet del Bel Paese.
Se l’hotel deve stare dove sono i suoi utenti, possibile oggi evitare Facebook? All’SMX Milano abbiamo chiesto a Pietro Sansone, professionista di social advertising, se e quanto valga la pena essere su Facebook per l’hotel di oggi, ma soprattutto se investire negli ads porti dei reali vantaggi rispetto alle già collaudate campagne su Google Adwords.
Quale albergatore non si è chiesto almeno una volta nella vita: “Perché dovrei fare PPC sul mio brand name se tanto per quella parola sono in prima posizione sui risultati organici?”
La domanda è lecita e non siete gli unici ad esservela fatta: di recente il Nielsen Norman Group ha riportato uno studio condotto da eBay secondo il quale interrompere una campagna PPC branded non costituirebbe alcun cambiamento nell’andamento delle vendite. Ma questo può valere anche per un hotel?
Le prove sociali, le recensioni e le testimonianze sono uno dei più forti incentivi all’acquisto: da anni li integrate sui siti dei vostri hotel, sulle landing page e dovunque possano aiutare a convertire. Adesso potete integrarli anche nei vostri annunci Adwords. E in più modi.
Google ha annunciato che sarà possibile accompagnare gli annunci con il rating ottenuto su Google + e che le Review Extensions per il PPC sono già in beta test. Sapete di cosa si tratta?
Google AdWords è uno strumento di una facilità estrema, adatto a chiunque voglia promuovere il proprio hotel sul web. Basta avere un budget, aprire un account in soli cinque minuti, scegliere le parole chiave, scrivere un annuncio e il gioco è fatto. I guadagni non tarderanno a farsi vedere.
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