Travel recovery: un focus sui viaggiatori asiatici

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Dall’inizio della pandemia, l’industria dei viaggi ha affrontato una notevole mole di avversità, in particolare in Asia, dove tuttora la Cina – originale vaso di Pandora – rimane blindata.

Se già da alcuni mesi la marea sta finalmente cambiando in Italia e in tutta Europa, si scorgono segnali incoraggianti anche in APAC.

Come riporta Web in travel, infatti, la domanda di viaggi ha iniziato a crescere alla fine del 2021 e prosegue sullo stesso trend negli ultimi mesi.

Per i viaggiatori asiatici, il vero motore per la ripartenza è stato la graduale apertura dei confini negli stati del sud-est asiatico e in Australia. Ciò ha permesso di convertire la domanda repressa di viaggi di questi consumatori in azione e, allo stesso tempo, ha forgiato un tipo di viaggiatore inedito, con nuove mentalità e preferenze.

 

Il travel in rapida ripresa

 

I viaggiatori in tutto il sud-est asiatico e in Australia hanno ripreso a viaggiare fuori dai confini nazionali, con un trend molto in rialzo. La domanda interna, infatti, ha quasi raggiunto i livelli pre-pandemia – Malesia e Indonesia hanno già superato la domanda del 2019 – e la domanda internazionale si sta riprendendo rapidamente.

L’Australia è alla guida del recovery: l’interesse per i viaggi in uscita è cresciuto da appena il 47% dei livelli pre-Covid a gennaio al 96% a marzo. Le Filippine e l’Indonesia sono tornate al 70% della domanda del 2019. A seguito dell’annuncio della rimozione della maggior parte delle restrizioni ai viaggi internazionali nell’ultima settimana di marzo, la domanda di Singapore è balzata all’85%, rispetto al 65% della settimana precedente.

Allo stesso modo, l’interesse per i viaggi in entrata nella regione si sta riprendendo rapidamente. Le Filippine, l’Australia e l’Indonesia sono le destinazioni che destano maggiore interesse, con valori spesso in rialzo rispetto a quelli pre-Covid.

 

Le nuove preferenze dei traveler asiatici

 

Le tendenze di ricerca mostrano che i viaggiatori sono emersi dalla pandemia con nuove preferenze e maggiori aspettative. Vediamo insieme come comprenderle e sfruttarle al meglio per intercettare questo target.

Il digitale è sempre più integrato nel viaggio. I viaggiatori utilizzano piattaforme digitali durante l’intero customer journey: dalle fasi di ispirazione, prenotazione e pianificazione di itinerari, fino alla condivisione delle proprie esperienze online. I nativi digitali sono oggi maggioritari nella regione: Millennial e Generazione Z sono metà della popolazione in Indonesia e Filippine, i due paesi più grandi.

La pianificazione del viaggio è più meticolosa di prima. Nell’attuale complesso ambiente di viaggio, le persone trascorrono più tempo a pianificare le proprie vacanze. Ad esempio, è stata registrata una crescita significativa nel numero di ricerche sulle assicurazioni di viaggio, per tutelarsi da ogni possibile rischio.

Cresce l’interesse per soggiorni più lunghi. Le ricerche di case vacanze hanno visto un incremento importante, probabilmente sinonimo di una durata del viaggio più lunga, anche in concomitanza a situazioni ibride di vacanza e lavoro (holiday working).

I viaggiatori prediligono il lusso. Cresce la domanda di viaggi di lusso e incentrati sul benessere: i traveler ricercano opzioni premium per coccolarsi, rigenerarsi e staccare dalla routine, dopo un prolungato periodo di stress dovuto alla pandemia.

Maggior coscienza della sostenibilità. La pandemia ha accelerato il passaggio al consumo consapevole in molti settori, compreso il travel. Il 91% degli intervistati APAC in un recente studio ha segnalato come “importante” fare scelte di turismo sostenibili, come vi avevamo raccontato qualche settimana fa.

 

Questi trend rappresentano una solida base per i player di viaggio che operano in questo mercato, per sfruttare al meglio la rapida ripresa delle intenzioni di viaggio. Avere una presenza online accattivante e strumenti digitali per un’esperienza utente fluida e frictionless, dal sito a un booking engine performante come Simple Booking, può sicuramente aiutare a stimolare sia l’interesse che la conversione.

L’attuale fase di accelerazione del recovery di viaggi è un momento cruciale per gli operatori del settore, che possono cogliere l’opportunità di soddisfare le richieste dei viaggiatori post pandemia, superane le aspettative e conquistare nuovi clienti fedeli.