Booking Now: la nuova applicazione per “viaggiatori spontanei” approda in Italia

leggi l’articolo completo...Il 15 gennaio Booking.com ha lanciato la nuova applicazione Booking Now, rivolta a chi è in cerca di un hotel dove soggiornare entro le 48 ore successive. Dopo i primi test in UK, USA e Canada, pochi giorni fa ha debuttato a livello internazionale in 42 lingue, compresa l’Italia.

L’applicazione – per adesso disponibile solo per iOS – punta tutto sulla personalizzazione dell’esperienza e sulla geolocalizzazione e getta nuova attenzione su quello che ormai sembra essere un trend in consolidamento. La scelta di viaggiare in modo sempre meno pianificato e di prenotare via mobile.

Andrea D’Amico, Regional Director di Booking.com per l’Italia, ha rilasciato al nostro blog alcune informazioni esclusive che motivano bene le scelte dell’investimento:

Le prenotazioni per il giorno stesso o il giorno dopo stanno crescendo più velocemente delle prenotazioni con altre “booking window”, è un trend che stiamo riscontrando in ogni parte del mondo, Italia compresa. 

Circa il 50% delle prenotazioni last minute viene effettuata da mobile, ma tablet e smartphones sono utilizzati anche quando il soggiorno avverrà più in là nel tempo ed un altro supporto come il laptop è disponibile; in maniera crescente gli utenti utilizzano anzi più supporti durante lo stesso processo di prenotazione, questo comporta un grande impegno innovativo per garantire la stessa customer experience.

 

Chi sono i “clienti spontanei”?

Come spiega Skift in un approfondimento, sarebbe un errore dire che Booking si è lanciato nelle prenotazioni last-minute mobile per la prima volta, perché è già dal 2011 che offre “tonight-only deals”.

Una tipologia di offerta che Priceline aveva implementato ancora prima e che poi a ruota – sull’onda del clamoroso successo di HotelTonight – hanno adottato anche molti altri portali, tra cui il rivale Expedia.

Ma come Booking.com ha già spiegato, l’app non si rivolge ai “last-minute bookers”, quanto più agli “spontaneous clients”, ossia i viaggiatori spontanei. Quelli che partono senza tanto preavviso, seguendo un’ispirazione o una vaga idea, abituati ad utilizzare strumenti mobile e ad avere tutto a portata di mano (“multi-device e on-demand,” dice il CEO Darren Huston).

Diciamolo pure, a questo punto non si può più parlare di una nicchia, ma di una categoria molto ampia, perché gran parte di noi, abituati ad avere il cellulare a disposizione per qualsiasi cosa in qualsiasi momento, ragiona sempre più in questi termini.

 

Geolocalizzazione e personalizzazione

Per creare la sua nuova app Booking non ha dovuto sforzarsi più di tanto perché tutto ciò che gli serviva l’aveva già a portata di mano, doveva solo adattarlo ad utenti con diverse necessità.

La nuova applicazione difatti offre le stesse disponibilità e gli stessi prezzi del portale e della sua applicazione ordinaria, l’unica differenza è il criterio con cui i risultati vengono mostrati agli utenti.

Rispetto all’offerta di HotelTonight, che punta tutto sulla selezione di pochi hotel a prezzi scontati, Booking.com si focalizza sulla personalizzazione.

Nel primo login si chiede all’utente a cosa non può rinunciare (parcheggio, ristorante, internet, reception, stanze per non fumatori), se viaggia da solo o in coppia e la fascia di prezzo desiderata.

Il processo di prenotazione è notevolmente semplificato, tanto che lo slogan di Booking Now è proprio “la camera perfetta è due tocchi da te” (riferendosi ovviamente ai tocchi sul touch screen).

I risultati sono visualizzati uno di seguito all’altro in maniera geolocalizzata, in base alla vicinanza all’utente, con tanto di indicazioni per raggiungere la meta scelta e recensioni. Manca invece la possibilità di visualizzare più risultati in un’unica schermata, cosa che sarebbe utile per comparare più strutture a colpo d’occhio.

 

Tra pochi anni il mobile sarà il primo sistema di prenotazione

Booking.com era già dotato di un’ottima applicazione mobile per prenotare anche on-the-go. Se ha scelto di dedicare una nuova app a questi viaggiatori significa che, come abbiamo detto, si tratta di un trend di ricerca e prenotazione che sta diventando ordinario.

L’ovvio trend a cui assistiamo – ha detto il CMO Paul Hennessy a Mashableè che il mondo sta diventano mobile a una velocità straordinaria. Quello che vediamo è un nuovo trend nel comportamento di prenotazione, nel comportamento dei consumatori, nel comportamento delle strutture, e ciò sta portando alla nascita di un segmento di consumatori che noi chiamiamo spontanei e che vanno ben al di là del “Ho perso l’aereo e ho bisogno di un hotel”. Non sono solo i ventenni a fare così e questo è fantastico. Anche i trentenni, i sessantenni e i settantenni hanno lo stesso atteggiamento verso la spontaneità.”

L’hotel indipendente deve sempre più prestare l’orecchio a questi segnali e adattarsi ai cambiamenti che si profilano all’orizzonte.

Come conferma D’Amico: “Oggi il mobile genera circa 100mila transazioni al giorno su Booking.com, un dato sicuramente destinato a crescere nei prossimi anni. È facile prevedere che diventerà il sistema principale di prenotazione nel giro di pochi anni. Questo comporterà probabilmente un ulteriore aumento del last minute in quanto sarà meno necessario organizzare il proprio viaggio in ogni sua parte in anticipo e, allo stesso tempo, maggiore importanza della fruibilità dei siti di prenotazione e degli stessi alberghi su mobile rispetto ai supporti tradizionali.”