BTO 2013 LIVE – Sharing economy e il viaggio

leggi l’articolo completo...Cerchiamo di comprendere il nuovo modello della sharing economyeconomia collaborativa basata su social network, dispositivi mobile e nuove piattaforme digitali in cui scambiare, vendere e fare, oltre che comunicare. Dalla piena comprensione di queste dinamiche si può trasformare una minaccia nell’opportunità di far nascere nuove idee.

Ne parlano Miriam Bertoli, Elena Lavezzi,Matteo Stifanelli.

Per la verità, dopo questo panel, lasciamo questo BTO con una grande aspettativa non soddisfatta sulla Sharing Economy. Basta davvero dire che share in inglese significa condividere per spiegare il fenomeno? E solo di fenomeno si tratta o di incontrovertibile tendenza del travel capace di condizionare e determinare il futuro?

Miriam Bertoli espone vari esempi delle nuove forme di condivisione che si sono andate diffondendo in ambito travel e non solo.

Le persone hanno imparato a barattare tempo, oggetti, competenze ma, soprattutto, servizi.

Servizi come Blablacar e Car2go consentono ad esempio di poter accedere all’auto senza possederne una.

Ecco, qui ci sembra di veder emergere una parola chiave per capire la sharing economy: accedere.

La sharing economy segna il passaggio dalla proprietà all’accesso. Rompe gli schemi, diffonde, moltiplica le possibilità reali grazie alle connessioni virtuali.

E se fin qui abbiamo esempi di condivisione peer-to-peer, il caso Marriott dimostra come il fenomeno le aziende più attente ai cambiamenti di tendenza hanno già iniziato a comprendere quanto sia importante partecipare attivamente dando vita a situazioni business-to-consumer.

Marriott, infatti, offre le proprie sale meeting non prenotate ai co-workers  (workspaceondemand.marriott.com) raggiungendo al contempo l’obiettivo di impiegare spazi altrimenti non utilizzati e cogliere un’ulteriore opportunità di far conoscere i propri servizi.

Ma il fenomeno si sta ampliando e la nuova frontiera è il business-to-business.

In tempi di crisi, le aziende non possono esimersi dall’accostare alla propria attività commerciale forme di condivisione che vadano incontro alle esigenze delle persone.

E voi? Avete mai pensato di investire in modelli di condivisione per il vostro hotel? Parliamone!