Clausole di Rate Parity degli intermediari: come essere più competitivi sul sito ufficiale senza infrangerle
13 Febbraio 2009Circa due anni fa è comparso un articolo sull’Herald Tribune che diceva un qualcosa come “oramai i viaggiatori online sono così smart da comprare tutti sul sito diretto dell’albergo, utilizzando come
freerider i motori di ricerca dei portali intermediari, cercando nel sito diretto condizioni di prenotazione più vantaggiose“.
In realtà non è solo il prezzo a fare la differenza, ma come è facile immaginare è una delle leve più importanti che guidano le scelte degli utenti soprattutto in questo momento economico difficile.
Il “Problema” della Rate Parity
Mantenere un prezzo più competitivo rispetto al prezzo che abbiamo su un qualsiasi canale intermediario può sollevare problemi, poiché ad un disallineamento di prezzo corrispondono spesso report di parity non rispettata, minacce di rimozione dai siti, accusa di bassa professionalità etc etc..
Di fatto ogni contratto recentemente siglato con qualsivoglia operatore intermediario web cita: “l’hotel dichiara di fornire al “portale” le migliori tariffe di mercato o comunque di non avere mai un prezzo superiore a qualsiasi prezzo reperibile su qualsiasi canale, ivi compreso il sito istituzionale della struttura“.
Ora l’albergatore si ritrova con un dilemma terribile: fare la rate parity su tutti i canali e quindi scontrarsi con il potere dei colossi intermediari oppure cercare nel suo piccolo di portarsi a casa il viaggiatore ridiretto sul sito ufficiale utilizzando la leva tariffaria?
Aggirare il problema senza infrangere il contratto:
Il Dott. Stefano Tiribocchi, consulente di web marketing Turistico di Roma e utente attivissimo nella community di Booking Blog™, ci svela alcuni trucchi che permettono all’hotel di tutelare la propria professionalità e di poter avere una tariffa maggiormente competitiva sul proprio sito ed essere più appetibili per chi prenota direttamente.
Queste 3 possibili strategie da adottare:
- tenere una identica tariffa su tutti i siti, compreso il sito istituzionale, ma su quest’ultimo garantire dei bonus, omaggi, plus alla prenotazione, punti su carte fedeltà, welcome drink, un upgrade gratuito in camera superiore, una bottiglia di vino in camera, un late check-out insomma un valore aggiunto. Questa è la modalità più trasparente e sincera.
- Tenere una identica tariffa su tutti i siti ma variare le tipologie di camera, garantire agli intermediari tipologie standard e poi sul proprio sito istituzionale vendere anche camere superiori exclusive e suite. Questa modalità è per i clienti più sofisticati, che ricercano una maggiore qualità e sono meno sensibili al prezzo.
- Tenere una identica tariffa sui siti intermediari e sul proprio sito istituzionale avere una tariffa per la camera con colazione scorporata, addizionabile a parte. In questo modo la comparazione tra intermediario e sito ufficiale è istantanea e l’utente ha ben percepibile il vantaggio economico, comunque se la colazione viene addizionata la camera è riportata in corretta parità tariffaria.
Insomma, le possibilità ci sono e quelle illustrate sono soltanto tre delle possibili.
Ma voi, cosa ne pensate? State adottando strategie particolari, innovative e diverse da quelle riportate? Se si, quali? Se no, perché?
Mi piacerebbe aprire un dibattito su questa questione.
Rispondete numerosi!!
Commento da Anto4444 — 14 Febbraio 2009, alle ore 02:02
Un’altro metodo che stranamente non avete nenache menzionato è quello in cui l’hotel propone tariffe più basse sul proprio sito. Ovvio che non rispetta il contratto con le agenzie on-line, ma visto che per il momento da parte loro tutto tace.. “Loro” sanno ma non dicono nulla.
La strategia migliore sarebbe quella di prendere la cornetta, telefonare ai vari portali e pretendere che il contratto escluda dalla parity rate il sito ufficiale e tutti i canali diretti.
Ma è impossibile che si avveri..
saluti
Commento da ray fing — 14 Febbraio 2009, alle ore 13:07
Personalmente ritengo che la correttezza nei confronti di chi ci vende (oltre a quella fondamentale nei confronti degli Ospiti dell’albergo) sia da ritenere al di sopra di ogni ‘gioco commerciale’.
Per tale motivo, quindi, sono favorevola affinchè, le tariffe pubblicate nel sito dell’albergo, rispettino il principio di parity rate.
Ciò su cui puntare, invece, sono le tante opportunità che consentano, a chi si appresta ad effettuare una prenotazione sul nostro sito, di percepire immediamtamente la gratificante e piacevole sensazione di aver fatto un affare.
La lista dei benefit è lunghissima (dal early check-in al late check-out, dalla bottiglia in camera alle bevande ‘free of charge’ dei mini bar, ecc…, ecc…) l’importante è però trattare sempre il nostro Ospite prima di tutto come persona e poi come fonte dei nostri guadagni. Perchè questo è ciò che fa davvero la differenza tra i vari portali di prenotazioni alberghiere ed il sito direttamente gestito dall’albergo.
Saluti
Commento da Filippo Faggioli — 14 Febbraio 2009, alle ore 18:15
Buonasera. Esprimo la mia opinione su questo tema, “scottante”. Noi manteniamo la stessa tariffa sul sul sito istituzionale che su tutti i maggiori Portali di intermediazione. Prenotare attraverso il sito e’ piu’ conveniente solo per soggiorni prolungati, proponiamo sconti ed offerte a seconda della lunghezza del soggiorno, cosa che non e’ possibile fare comunque attraverso le OLTA. Devo dire che i riscontri sono piuttosto buoni. Saluti
Commento da Anto4444 — 15 Febbraio 2009, alle ore 13:20
Ero sicuro che ci fossero molti alberghi che di fatto rispettassero la PR anche sul loro sito. Abbiamo due testimonianze. Bene cioè male.
I portali on-line riescono a dettare le regole sempre e cmq. Non abbiamo nenache più la possibilità di fissare i prezzi che vogliamo, voi prima ancora di abbassare il prezzo sul vostro sito lo abbassate anche per gli altri canali di vendita.. ah ah!! Ridiamo, anche se ci sarebbe da piangere..
Rido ANCHE vedendo il patetico tentativo di far rendere più conveniente la prenotazione dal sito ufficiale inserendo qualche benefit aggiuntivo quasi patetico. Patetico xkè dovete abbassarvi a chissa quale ingegno per comporre bonus del genere sul vostro booking TUTTO XKè SIETE OSTAGGIO DEI PORTALI ON-LINE. Ho scritto siete ma dovrei scrivere siamo, visto che siamo tutti sulla stessa barca..
“Per tutti i clienti che prenotano dal nostro sito early check-in gratuito!” e tutti ti arrivano alle 11 del mattino..
Oppure “late check-out per tutti” e tutti partono alle 15, e devi tenere la cameriera fino a tardi.
Ecco la bottiglia o il mini bar gratis sarebbero le meno dispendiose in termini di tempo e costi, ma cosa fai metti le bottiglie in tutte le camere che hanno prenotato dal sito? o regali il minibar per tutti? bah..
Non mi sebrano cosi efficaci ste cose, e poi per cosa? per rispettare la Parity rate? e xkè la dovreste rispettare? Non ditemi xkè c’è scritto nel contratto però.. 😉
saluti
Commento da Filippo Faggioli — 16 Febbraio 2009, alle ore 07:53
Anto4444, ciao.
Parity rate secondo me e’ soprattutto correttezza commerciale nei confronti dei nostri partner di lavoro, siano essi on-line o no. Se poi questa correttezza a breve termine non paga, pazienza, pagherà a medio termine. Aggiungo inoltre che nella maggior parte dei periodi la stessa parity e’ garantita anche nei confronti delle Agenzie tradizionali con le quali abbiamo un contratto con allotment, anzi spesso prenotare in Agenzia e’ piu’ conveniente che farlo in rete da soli. La strategia sul nostro sito e’ quella di prezzi scontati in base alla durata del soggiorno, oppure advance booking, stessa strategia per le Agenzie cartacee. Non offriamo nessun tipo di benefit particolare, anzi mi correggo, determinati benefit sono a disposizione di tutti i nostri Ospiti, a prescindere dal loro canale di prenotazione. Ancora saluti e GRAZIE per l’attenzione. Filippo
Commento da dott_stefano_tiribocchi — 16 Febbraio 2009, alle ore 09:07
Gentile Filippo,
La politica di una scontistica per notti funziona correttamente, la parity in fin dei conti è su un singolo giorno per tutto l’anno, quindi una PROMO sul proprio sito istituzionale del tipo:
2 notti-sconto 5%
3 notti-sconto 6&
4 notti-sconto 7% e così via, fino a un 10% per esempio, tutela capra e cavoli, il giorno x sono in piena parity e poi se il cliente vuole invece comprare più giorni, in quel caso sul mio sito diretto gli attivo la promo, tutti i report di parity vengono infatti tarati sul day-by-day.
Commento da ray fing — 16 Febbraio 2009, alle ore 11:47
Mi permetto di aggiungere ulteriori riflessioni a questo argomento che sembra, come in ogni altra questione importante, trovare pareri in apparenza contraddittori.
Anche se mi ritengo abbastanza addentro alle dinamiche della distribuzione elettronica debbo ammettere che la mia età anagrafica (vado per i 56 anni) mi consente di tirar fuori dal cilindro della memoria alcuni esempi che potrebbero essere di aiuto a comprendere un pò meglio quanto accade oggi con i vari partners.
Chi di voi ha vissuto in prima persona lo svolgersi dei rinnovi contrattuali con i T.O. sa che, anche in passato, esisteva il problema di dover gestire l’esigenza di parity rate che gli operatori (almeno quelli che coprivano lo stesso mercato) dichiaravano di aspettarsi da parte dell’albergo.
In buona sostanza, quindi, ciò di cui stiamo trattando, non è un problema nuovo, anzi. Così come nuovo non dovrebbe essere l’atteggiamento che gli albergatori tutti dovrebbero assumere. Ovvero, riprendendo quanto già segnalato da Filippo Faggioli, è necessario che alla base ci sia “….correttezza commerciale nei confronti dei nostri partner…”.
Dopo questo si richiede la giusta e necessaria capacità di adattare le più svariate strateggie alle carateristiche del proprio albergo. Una strategia che possa andar bene, infatti, per un albergo di città non necessariamente può essere utile e conveniente per un albergo di montagna…
In attesa di continuare a leggervi mando un cordiale saluto
Commento da Marcello Coppola — 16 Febbraio 2009, alle ore 17:26
Buona sera a tutti.
L’argomento è di notevole interesse. Credo che uno dei problemi maggiori sia non tanto nella richiesta di parity rate, ma sul fatto che i booking engine presenti nei siti degli alberghi non sono abbastanza all’avanguardia! Non sono abbastanza completi! Non sono abbastanza potenti!
Può darsi che non ho cercato bene, ma fatto sta che non sono riuscito a trovarne uno che insieme alla camera riesca a far prenotare anche servizi supplementari come transfer, escursioni, biglietti di musei, aliscafi, ecc…
Non solo, ma non ho trovato neanche booking engine che permettano di gestire “dignitosamente” gli sconti sui long stay. Nel migliore dei casi devo creare una tipologia apposita per ogni promozione.
Fossi un cliente, mi basterebbe poter prenotare tutto in uno per scegliere il sito dell’albergo invece, ad esempio di Expedia, Booking, Venere e via dicendo.
Ad onor del vero qualche booking engine maggiormente “ricco di funzioni” l’ho trovato, ma la grafica…lasciava a desiderare.
Quindi, più che lamentarsi della parity rate (sacrosanta d’altronde) bisognerebbe guardare oltre.
Questo a mio (poco) modesto avviso naturalmente…buona serata a tutti 😉
Commento da sfarinel — 16 Febbraio 2009, alle ore 19:05
Per Anto4444,
il metodo che proponi non è stato menzionato perchè di fatto non rispetta il contratto.
Con questo articolo mi ero riproposto far veniere alla luce tutte le strategie attuabili SENZA infliggere le clausule contrattuali che ogni hotel di fatto è obbligato a firmare.
Per Filippo Fagioli:
concordo pienamente con te quando dici che è indispensabile la correttezza commerciale tra business partner e che se c’è un contratto va rispettato (da ambo le parti).
La strategia che adotti sul sito è sicuramente efficace e per esperienza anche una di quelle che portano i migliori risultati (sperimentata positivamente da diversi nostri clienti).
Per ray ying
le considerazioni che fai mi trovano daccordo: cambiano i tempi, cambiano gli attori, ma le condizioni alla base di un buon rapporto commerciale di reciproca soddisfazione sono sempre le stesse.
P.s. le tue riflessioni sono le benvenute così come sono benvenuti pareri diversi anche se in contrapposizione da parte di tutti i lettori
Commento da Anto4444 — 17 Febbraio 2009, alle ore 00:53
Ciao Filippo,
la parity corretta la intendo tra canali concorrenti o similari. Quindi a tutti i portali garantisco la stessa tariffa, cosi facendo garantisco di non falsare la loro concorrenza.
Ma io pretendo di poter praticare la tariffa che mi pare e piace. Più alta o più bassa a seconda delle mie esigenze. Non concepisco questa cosa, questa ossessione che vi è venuta. Credete di essere leali commercialente cosi facendo? bah..
Per il discorso delle agenzie trazionali io lavoro con tantissime agenzie e non ho le stesse tariffe con tutte queste agenzie! Non so voi..
saluti
Commento da Anto4444 — 17 Febbraio 2009, alle ore 01:00
Tiribocchi,
non è vero, sbaglia in pieno. I report sono tarati su due, su tre e anche su 4 notti..
Commento da Anto4444 — 17 Febbraio 2009, alle ore 02:07
dai Sfarinel..
dobbiamo essere per forza politicamente corretti? la paga qualcuno che pretende questo? io non so niente di questo sito. Deve rispondere a qualcuno di quello che scrive? magari si trovverà qualche chiamata in segreteria di qualcuno scontento ma la libertà di parola esite per fortuna e quindi non si autocensuri per favore..
Dica pure anche lei che è prassi ormai quasi consolidata fornire tariffe un po più basse sui canali ufficiali. Dica pure che basta cambiare una piccola clausula nella cancellation policy per eludere tranquillamente quello stupido contratto.. e senza INFRANGERE NESSUNA CLUASULA. O non lo sapeva forse?
La sfido, inserisca questa possibilità nel suo articolo. Dia visibilità anche a pratiche politicamente e commercialmente (solo secondo alcuni) scorrette sul suo sito (magari non è suo ma tant’è, teniamo suo e sotituiamo sito con articolo).
LO FACCIA E DIMOSTRI DI FARE LIBERA INFORMAZIONE
poi ognuno capace di intendere e di volere deciderà e commenterà il da farsi.
Perchè devono essere gli alberghi ad essere politicamente corretti quando i portali in primis non lo sono?
Se no rimane un articolo for dummies.
saluti
Ps sono pronto a ricevere tutte le critiche che ritiene necessario di esprimere, basa rimanere nel civile.
Commento da Filippo Faggioli — 17 Febbraio 2009, alle ore 16:23
Buonasera a tutti. Anto4444, nessuno ti impedisce di fare la tariffa che ti pare e piace, puoi mettere anche una tariffa di 1000 euro per una singola, l’importanre e’ garantire la parity rate. La tariffa che pubblichiamo ( e che prima dunque stabiliamo ) e’ fatta dal mercato e quindi influenzata da tutte le componenti del mercato, compreso, per la parte a loro spettante, anche dai Portali. Expedia o Booking piu’ alta e’ la tariffa di vendita piu’ alta e’ la loro commissione, quindi sarebbe un vantaggio per tutti ( escluso gli utenti, ovvio ) praticare tariffe alte. Ma in questo momento non puo’ essere così! Salutoni.
Commento da hotelmango — 18 Febbraio 2009, alle ore 02:08
buona sera,
mi chiamo Mario ed ho un piccolo hotel( 32 stanze variate )in Boca Chica, Rep. Dominicana; vorrei incrementare il numero dei clienti attraverso i portali di intermediazione.Potete aiutarmi con qualche consiglio.
Ringraziando anticipatamente
mario
Commento da dott_stefano_tiribocchi — 18 Febbraio 2009, alle ore 14:28
Anto4444,
fino adesso me li hanno mandati tarati su una notte.. comunque La ringrazio dell’osservazione, buono a sapersi.
X Filippo Fagioli,
io di solito quanto studio le tariffe sul mio “mercato di riferimento” lo faccio sul “portale” che mi porta maggiori fatturati/risultati.
S.
Commento da direction@hotelsverona.it — 18 Febbraio 2009, alle ore 15:57
A tutti voi una provocazione… Chiedete la parity al contrario!! Chiedete la parity sui mark up! I portali online piano piano hanno alzato le loro commissioni o abbassato i nostri netti. Ma cosa facciamo noi per tutelarci da veder il nostro netto ridursi sempre più?
Commento da Anto4444 — 18 Febbraio 2009, alle ore 18:58
Filippo ma ci facciamo o ci siamo?
hai inteso quello che voglio dire? dalla risposta non sembra.
E poi xkè non rispondi alle domanda che ho fatto?
E alla moderazione, quanto ci mettete a pubblicare il mio post di ieri?
CENSURATO????
Domando..
Commento da sfarinel — 20 Febbraio 2009, alle ore 18:39
Salve Anto4444,
chi mi paga, e sono i miei clienti, pretendono sempre la correttezza (che non vuol dire essere politically correct) ed altrettanto pretendo io da qualsiasi rapporto professionale (e non solo).
Ritengo che in generale i contratti, quando firmati, vanno rispettati.
Ciò non impedisce però di essere “creativi” e trovare soluzioni che pur rispettando il contratto, consentono comunque di valorizzare il canale diretto e incentivare le prenotazioni dal sito ufficiale.
L’articolo aveva come obiettivo proprio quello di stimolare la discussione sull’argomento e raccogliere opinioni, strategie e trucchi da chi come lei opera in questo settore e si trova a dover “combattere” con queste dinamiche.
Come vede non ho censurato il suo commento (perchè avrei dovuto?), anzi lo ho pubblicato volentieri perchè aggiunge il suo punto di vista (certamente condiviso da molti albergatori).
Continui a seguirci e a partecipare.
Anche le critiche sono le benvenute purchè, come dice lei, si rimanga nel civile.
Prossimamente raccoglierò tutte le strategie e trucchi emersi da questo dibattito e le pubblicherò in un nuovo articolo.
Saluti.
Sergio Farinelli
P.S. ancora x ANto4444: se viene in BIT e le rimangono 5 minuti, si fermi a trovarci, mi piacerebbe conoscerla personalmente e perhè no, riprendere la discussione….
Invito esteso a tutti !!!!
Commento da Anto4444 — 20 Febbraio 2009, alle ore 21:29
Sfarinel
leggo solo ora il suo messaggio. Rientro proprio adesso dalla bit. Se no mi sarei fermato.
Tra l’altro non so se è stata una mia impressione ma non c’era un gran movimento in fiera. Vabbè. Com’è andata al vostro stand?
Ha fatto bene a pubblicare il mio commento. E’ giusto cosi. Ho dubitato di censura xkè non so se ha notato che il post successivo a quello, è stato pubblicato prima del post incriminato. E di qualche giorno tra l’altro. Vabbè capitolo chiuso. Meglio cosi.
Cmq il suggerimento che le ho dato è essenzialmente in linea con i termini contrattuali. Si cambia la cancellation policy e la clausola della parity può essere raggirata. Non sarà politicamente corretto ma senza dubbio non si è inadempienti con i termini contrattuali stipulati attualmente.
Saluti
Commento da Filippo Faggioli — 21 Febbraio 2009, alle ore 10:16
Buongiorno Anto4444. Non riesco a seguire con continuità il forum, in questa settimana dovevo anche dare un’occhiata alla BIT, oltre a tutto il resto. Quindi ti chiedo a quale domanda ti riferisci nel tuo comment di qualche giorno fa, visto che non ho risposto. Per quanto riguarda la BIT, anche io ho notato parecchia fiacchezza, forse Sabato e Domenica, con il buyItaly aperto, ci sarà un po’ piu’ di movimento ( comunque io sono già a casa, un giorno basta e avanza). Visto comunque parecchio movimento intorno agli stand di Expedia/Booking, questo vorrà dire qualcosa. Un buon fine settimana a tutti! Filippo
Commento da Anto4444 — 22 Febbraio 2009, alle ore 23:12
Filippo,
leggo solo ora il suo messaggio. In un’altro post ho scritto che lei vuole sempre sviare il discorso, evidentemente mi sbagliavo, è solo che non se nè accorto. Evidentemente (se è in buona fede come credo) mi scuso per l’altro post.
Le domande a cui mi riferisco sono quelle pertinenti al tema del topic.
Perchè vi contorcete nel cercare di creare servizi aggiuntivi più disparati per rendere piu conveniente il proprio sito al fine di rispettare la parity? voglio capire.. Cosa la spinge a voler rispettare questa clausula assurda della parity rate? ripeto che non vale dire xkè c’è scritto nel contratto. e non mi frega nenache nulla della lealtà commerciale xkè non è di questo che si tratta.(ma se vuole insistere sulla leatà mi argomenti adeguatamente sulla lealtà che i portali offrono nei nostri confronti)
Tutto chiaro?
saluti
Commento da Filippo Faggioli — 23 Febbraio 2009, alle ore 17:03
Buonasera Anto4444, accetto le scuse, non c’era comunque NESSUN PROBLEMA.
Perchè mantenere la Parity Rate: forse perchè siamo “bischeri” e vogliamo comunque rispettare la parola data ( in sede di stipula contratto) anche a costo di volerci male?Perche’ pensiamo che la nostra correttezza alla fine pagherà?
Perchè quando in BIT mi fermo a parlare con i responsabili di zona di Booking ed Expedia, vengo accolto con entusiasmo e mi propongono nuove azioni commerciali ( e forse contemporaneamente mi prendono anche per il c…..)?
Lealtà dei Portali nei nostri confronti: fino a che garantiscono un certo numero di prenotazioni ( e di revenue) e correttezza nei pagamenti, bah la si puo’ chiamare sufficientemente lealtà. Perche’ questo concetto andrebbe poi trasportato alle Agenzie tradizionali e alle Ditte commerciali ( per clientela Business). Salutoni
Commento da vitti79 — 25 Febbraio 2009, alle ore 15:28
Buonasera a tutti.
Come catena alberghiera garantiamo la parity ai third parties solo sulla best available rate. Sul sito proprietario proponiamo invece alcune tariffe con restrizioni (minimum lenght of stay, prepaid).
Ieri mi è stato fatto notare da un importante distributore online che dobbiamo garantire la parity anche su queste tariffe concedendole anche a loro visto che le possono gestire.
Io non sono molto d’accordo… voi che ne pensate?
Grazie
Commento da Riccardo Fracassi — 25 Febbraio 2009, alle ore 16:30
Visto il periodo “un po’ fiacco”, aggiungo anch’io per la prima volta il mio commento cercando di non ripetere quanto già scritto da altri.
La rate parity è una condizione imprescindibile se si vuole lavorare in maniera proattiva con i portali in destinazioni dove c’è un panel competitivo molto ampio (Diverse considerazioni sarebbero da fare in situazioni dove la concorrenza è limitata a 10-20 strutture sull’intera destinazione), a prescindere dall’etica professionale che c’è alla spalle. La RP ed il volume di vendite influisce eneormemente sul ranking dell’albergo all’interno del portale ed ovviamente il ranking influisce sulla visibilità dell’albergo. Se un hotel risulta ben visibile sui portali principali, automaticamente aumenterà anche le proprie vendite dirette tramite booking engine diretto.
Una marcata convenienza tariffaria sul sito diretto, alla lunga produce inevitabilmente un abbassamento del ranking sul portale e di conseguenza la visibilità dell’hotel, e così via.
Questo è il mio punto di vista sulla rate parity anche se sono ben consapevole dei grossi costi che questo comporta.
Per quanto riguarda i controlli che fanno i portali, questi riguardano soggiorni di 1,2,3,4 notti – trattamenti (BB o RO) – politiche di cancellazioni – presto di amenities offerte!!! Dal’tronde anche loro mettono a disposizione tutti gli strumenti per poter offrire parità tariffaria o di condizione in breve tempo, cosa che gli operatori offline non fanno.
Booking engine: esistono eccome strumenti che permettono la gestione di condizioni legate ad un min stay, prenotazione anticipata, condizioni particolari, etc. Altrettanti che ti permettono di vendere servizi aggiuntivi come ristorante, spa, garage, etc.
Ovviamente ognuno ha la sua caratteristica, interfaccia grafica e condizioni contrattuali (commissioni/fisso annuale). Lavorandoci bene a livello intranet si ottengono ottimi risultati. Per citarne alcuni, Synxis, Simple Booking, Leo Fusion (testati personalmente).
Commento da dott_stefano_tiribocchi — 25 Febbraio 2009, alle ore 16:44
Gentile Vitti79,
In merito a parità tariffaria mi sembra una corretta osservazione. Certo è che se faccio un “PACCHETTO” tre notti con bottiglia di vino, fiori in camera e sconto del 25%..bè a quel punto che lo devo andare a fare da tutti i miei portali intermediari? E se ne produco uno al giorno di pacchetto? Oggi mi gira di farlo con il tour, domani con i cioccolatini, dopodomani con lo spumante, la vespa a noleggio, la bicicletta etcc..
E’ anche vero che proprio vista la tendenza al ribasso delle tariffe i portali stanno aggredendo il segmento degli ADDONS (o servizi aggiunti) come da qualch giorno booking ha inserito la possibilità di gestire i servizi aggiuntivi, buono per noi perchè possiamo vendere prima del viaggio qualcosa al cliente, quindi nel suo momento di sogno/pianificazione della esperienza di viaggio, buono per Loro perchè riescono a prendere la commmissione su venduti collegati alla camera ma fino a ieri gestiti come solo guadagno dell’hotel.
S.
Commento da Anto4444 — 25 Febbraio 2009, alle ore 17:49
1. rispondo punto punto:
1) la parola data in sede di contratto probabilmente non considerava neanche il fatto che fossimo obbligati a mantenere la parity anche sui canali diretti dell’hotel. Quando abbiamo letto il contratto molti non hanno neanche capito cosa si intendesse esattamente. Stessa tariffa su internet, ok, ma non si immaginava che si dovesse estendere il discorso anche ai canali diretti. Anche se in effetti una volta con Expedia (uno dei primi portali) non c’era la clausola parity ma best rate guaranteed..
2)La nostra correttezza non paga e non pagherà mai. (a meno di un grosso regalo di natale dai vari portali che escludo) I buoni nel commercio come sempre se lo prendono in quel posto. Tesi per esperienza e dimostrata da più eventi.
3)Gli agenti sono programmati per fare quello, buon viso a cattivo gioco. Tu quando vai in bit sembri veramente importante, salvo poi ridersela sotto i baffi quando conti alla mano con tanto di calcolatrice e penna su una camera venduta a 100 euro togliendo Iva (10%) commissione (25%) e offerta promozionale (almeno 10%) si coprono giusto i costi di gestione. Loro gioiscono xkè gli rimane quanto noi se non di più, in più gli facciamo aumentare il mercato (più clienti a loro = più guadagno a loro = più lavoro per noi ma con margini ridicoli = noi apparentemente contenti xkè vendiamo, ma in realtà conti alla mano meglio prendere i gruppi a 20 euro in doppia, tanto vale andare sui gruppi che vendere a prezzo di gruppo a singoli)
4)La lealtà? mi viene in mente il mitico G.Gaber. La lealtà ha una certa assonanza con libertà, e non è star sopra un albero a non far nulla ma è partecipazione. Dobbiamo agire per garantire la lealtà commerciale e il potere che ci spetta. Ora come ora siamo in una morsa di parole in inglese che attanagliano le nostre notti: Sort Order, Delisting, Parity Rate, Competitor view, Conversion, Revpav, promotion, special offer, Package… AAAAAAAAAAAAAAAAAAAAHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHH BASTA!!!!!!!!!!
E tutti questo chi favorisce? LORO non noi!!!!!!
Tutti noi albergatori, qualcuno magari anche laureato, ci si lasciamo ingannare dalla loquacità, dalla preparazione su dati statistici degli agenti di zona, ci facciamo conquistare dalla loro fantomatica consulenza salvo poi non aprire gli occhi e non capire quanto stanno lavorando per quanti pochi soldi..
Dico sempre, CONTENTI VOI..
Eh si che di solito sono le donne che hanno una predisposizione a soffrire e pazientare. Invece qui non c’è distinzione di sessi, tutti sono mortificati allo stesso modo. Ma il bello è che spesso siamo anche contenti. D’altronde quelli di booking ti riservano accoglienze da celebrità, tanti complimenti, ti regalano una borsa di nylon e addirittura tutte le penne che ci servono.. Ma siamo contenti cosi.. Amen
Ah mi sono dimenticato delle agenzie tradizionali e le ditte.. magari avessimo i margini che ci rimangono con loro.. magari.. spesso capita di andare fuori con una tariffa su un portale che è più bassa della netta che prendo con alcune agenzie.. pensa te. Appena me ne accorgo ovviamente correggo ma per dire dell’abilità di questi caimani nel raschiare i nostri margini..
cmq è divertente parlarne..
saluti
Commento da Anto4444 — 25 Febbraio 2009, alle ore 18:16
Vitty
Cosa vuoi che ti dica? Hai ragionissima, loro pretendono che sia cosi perché ne hanno tutto l’interesse. Cmq non possono pretenderle sia ben chiaro, il contratto prevede di garantire la stessa tariffa per tipologie di camere uguali, quindi se tu cambi la policy di fatto quella non è la stessa tipologia che vendono loro quindi non sei tenuto a rispettare nulla.
Certo che se poi passeranno ai ricatti allora il discorso cambia, loro lo fanno spesso, ti minacciano subdolamente e quasi sempre l’albergatore accetta le nuove condizioni.
Sta a te decidere cosa fare.
Commento da Anto4444 — 25 Febbraio 2009, alle ore 20:21
Tiribocchi
ma mi fai venire i brividi.. ADDSON??
ti fai mangiare il 20-25% anche sui servizi aggiunti? ma scusa sei un albergatore no-profit?
altra dimostrazione che con la crisi purtroppo vince sempre il pesce più grande..
Regalategli anche una delle poche nostre armi (pur contraddittoria) per rendere più conveniente il nostro sito.. Sfarinel ha fatto anche un thred apposta sull’argomento (da me criticato tra l’altro) e voi fate giusto giusto il contrario? Boh.. non vi capisco!
continuate cosi, fra poco faranno anche il franchising e voi vi affilierete, poi con la prossima crisi vi chiederanno di entrare nella gestione e voi accetterete e poi vi acquisteranno l’immobile. E allora tutti a casa a guardare la tv.
Io la metto un po’ sul ridere ma c’è da piangere!!
Commento da Anto4444 — 25 Febbraio 2009, alle ore 20:24
Riccardo,
ma con marcata convenienza cosa intendi? 10% è marcata? 5%? 15%?
specifica se no dici tutto e nulla.
Commento da Riccardo Fracassi — 26 Febbraio 2009, alle ore 18:18
Con MARCATA CONENIENZA intendo un 10% di differenza. Anche se già il 5% su pernottamenti di 3 notti ha la sua bella incidenza.
D’accordissimo con Anto4444 per quanto riguarda la vendita dei servizzi aggiuntivi; ci manca solo di offrire commissione sulle fonti di ricavo extra che un aumento di occupazione potrebbe portare.
Anto4444…ma chi ti ha detto di vendere a 100 euro??? Se il tuo hotel vale di più, sei libero di metterlo in vendita al prezzo che vuoi. Come già detto, mai nessuno dei tuoi odiati portali mi ha mai richiesto di rivedere la tariffa (se non per onorare la parity). Magari hai dei contratti con qualche TO o grossista a 70€ e ti va bene.
Anche a me piacerebbe vendere tutti i giorni a rack rate, ma purtroppo il mercato non me lo permette; forse più che la guerra ai portali dovresti fare la guerra a chi effettua stravaganti politiche di dumping o a chi predica di farlo!!
Commento da vitti79 — 27 Febbraio 2009, alle ore 14:12
In definitiva, questa tariffa con restrizioni e sconto la devo per forza grantire anche a loro? O gli devo garantire soltanto best available rate?
Mi stanno ricattando…
Non se hanno il dirittto di farlo.
Commento da riccardofracassi — 27 Febbraio 2009, alle ore 20:06
I contratti parlano di tariffe e promozioni, percui credo proprio si debbano garantire anche se ci sono pareri discordi. tra l’altro min stay + sconto è stato inventato proprio dagli operatori online, visto che la tecnologia glielo ha permesso. Il ricatto è sempre pronto, ma conosco casi di hotels miei conoscenti in cui, in seguito a contrasti, l’albergatore ha avuto la meglio. Con un po’ di coraggio e motivazione…
Commento da Antonio Terracciano — 7 Dicembre 2010, alle ore 18:09
Salve a tutti. Mi sono appena registrato a questo interessantissimo blog
e vedo che l’argomento è oggetto di commenti molto variegati.
Desidero inviare anch’io un commento, ma lo farò solo dopo aver letto attentamente i commenti fatti dai colleghi.
Un cordiale saluto a tutti e….buon lavoro!!!!
Commento da GIANLUCA1 — 7 Dicembre 2010, alle ore 23:15
PARITY RATE A TUTTI I SITI MA NON SUL PROPRIO SITO.
PERCHE?
FINCHE’ CI SARANNO COMPARATORI COME TRIPADVISOR, IGOUGO, HOTELCOMBINED,TRIVAGO ETC CHE COMPARANO TUTTI I SITI MA NON CONTROLLANO(PER FORTUNA) IL TUO SITO …IO ADOTTO LA PRATICA DI FARE UNA TARIFFA INFERIORE RISPETTO AI NETWORK.
I RISULTATI CI SONO ED IL NS. SITO E’ DIVENTATO IL SECONDO MIGLIOR KEYACCOUNT DOPO BOOKING..COM
SALUTI.
Commento da Mauro Bonelli — 1 Agosto 2011, alle ore 14:41
Salve sono nuovo del Forum ma “vecchio” del mestiere (troppo vecchio forse).
Mi trovo purtroppo come molti a escogitare qualcosa che possa sfuggire alle logiche della Parity Rate per cercare di racimolare qulcosa in più.
Ho letto tutta la discussione e pur dando ragione ad Anton4444 non vorrei se possibile dare seguito ai suoi dettami “sacrosanti” e cercare di apparire più corretto possibile a costo di ingrassare (come faccio adesso) i Portali di riferimento sempre menzionati nel confronto di questa discussione.
In definitiva c’è qualcuno che ha ignorato gli Alert dei portali per la NO Parity Rate? E se si, cosa è successo?
Saluti