Google ti mette in contatto con i tuoi clienti via messaggi

La comunicazione cambia, così come i bisogni e le preferenze dei viaggiatori. Secondo una ricerca di TrustYou, due viaggiatori su tre preferiscono comunicare via messaggi piuttosto che al telefono, mentre il 75% vuole poter parlare direttamente con un membro dello staff.

In un mondo in cui si spinge le tecnologie vocali, fa quasi effetto pensare come i dialoghi via testo siano sempre i preferiti da parte degli ospiti.

Attenta come sempre ai trend del mercato, Google ha per questo aggiunto fra le CTA presenti nelle schede delle attività commerciali il tasto “Message”, con cui contattare direttamente un’impresa senza bisogno di chiamare o mandare email.

Questa è un’opportunità gratuita per connettersi con potenziali clienti e trasformare la semplice ricerca su Google in un momento di interazione e condivisione. Sembra poco, ma poter rispondere anche solo a una domanda – anche triviali come la presenza della connessione Wi-Fi gratuita – di un cliente in maniera personale può fare la differenza fra una conversione diretta e un’occasione persa.

 

Attivare i messaggi

 

Come avverte la pagina di presentazione del servizio, la CTA “Messaggi” non è ancora attiva in gran parte dei Paesi, fra cui purtroppo l’Italia.

Nel momento in cui sarà disponibile – probabilmente fra pochi mesi – basterà entrare nel proprio account Google My Business, entrare nella sede da gestire e dalla home cliccare nel box “Messaging”.

Ovviamente il numero di telefono deve poter ricevere SMS e l’eventuale costo dei messaggi è quello del vostro piano telefonico. Nel caso abbiate un programma esterno che vi gestisce tutte le comunicazioni con i clienti, Google lo accetta purché abbia un numero effettivo da verificare.

 

Qualche avvertenza

 

Poter chattare direttamente con potenziali ospiti gratuitamente è fantastico, ma è importante farsi trovare sempre pronti a soddisfare le richieste degli utenti. Come succede con Messenger di Facebook, ritardare nelle risposte e offrire informazioni solo parziali potrebbe sortire l’effetto opposto a quello sperato.

È semplice buon senso, ma ricordiamo ai clienti di non fornire mai dati sensibili via chat, da carte di credito fino a codici fiscali; per quanto messaggiare sia comodo, non è esattamente il sistema di comunicazione più sicuro.