In arrivo la forte ripresa del turismo cinese verso l’estero

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Il mercato dei viaggiatori cinesi verso l’estero sta cambiando ed è in forte ripresa, un trend pronto a riversarsi nel turismo europeo e americano, dove i nuovi visitatori asiatici alto spendenti si preparano a soggiornare e investire nelle attività economiche.

Il settore alberghiero è in fermento per questa novità e deve farsi trovare pronto per i futuri sviluppi.

Dai dati odierni, come emerso dal World Travel Market, il turismo outbound dalla Cina non ha ancora raggiunto i livelli pre pandemici, ma per i prossimi anni è pronto a tornare con grandi numeri. Inoltre, un fattore da non sottovalutare è il cambiamento del target dei viaggiatori in questione.

I travelers cinesi hanno subito un’importante trasformazione, non si tratta più di gruppi ma di viaggiatori indipendenti con capacità di spesa elevata, alla ricerca di un turismo esperienziale. Caratterizzati da una tendenza a uscire dai soliti schemi ed esplorare le mete, programmando in modo autonomo le destinazioni delle proprie vacanze. Questo cambio di rotta è spinto dalle nuove generazioni, rappresentate dalle persone nate negli anni 90’, che prediligono le mete estere e danno anche molta importanza alla possibilità di pagare in modo semplice e digitale.

 

Numeri e mete

 

Era già emerso a metà del 2023, come riportato da Bloomberg.com, che si sarebbe dovuto aspettare un altro anno prima che i visitatori cinesi tornassero in gran numero. Questo scenario è dovuto a due principali fattori: le difficoltà nell’ottenimento dei passaporti e le scelte politiche che solo ad agosto 2023 hanno portato a 138 il numero di paesi accessibili dalla Cina.

La capacità di spesa dei viaggiatori asiatici è in netto aumento, come riferito da Alipay, arrivando a toccare i 134,6 milioni di dollari nel 2022, una cifra in forte crescita nel nuovo anno.

I numeri in mano al China National Tourism Administration, riportano che nella prima metà del 2023 i turisti cinesi nel mondo erano 40,37 milioni, e che le prime 10 destinazioni preferite sono state: Hong Kong, Macao, Giappone, Tailandia, Francia, Corea del Sud, Australia, Canada, Regno Unito e Singapore.

 

L’importanza della Francia e lo scalino Italia

 

L’inclusione della Francia tra le prime cinque mete è indicativo di come la nuova generazione di turisti inizi a guardare a mete più lontane e all’interesse verso la cultura europea.
Dai primi dati emerge come gli stessi siano alla ricerca di esperienze autentiche nel territorio francese e come inizino a muoversi autonomamente nella ricerca di percorsi non tradizionali.
Questo segnale può essere un punto molto positivo per l’Italia che, se capace di adeguarsi al mercato asiatico proponendo soluzioni interessanti, potrà nei prossimi anni entrare tra le prime 10 destinazioni scelte dal popolo cinese.

 

Le previsioni per il futuro

 

Nonostante gli ostacoli attuali, le prospettive a lungo termine sono molto promettenti. Si prevede infatti che entro il 2033 la spesa dei turisti cinesi nel mondo sarà il doppio di quella dei Usa, arrivando a un aumento del 131%, e che le famiglie capaci di investire in viaggi esteri raddoppierà, arrivando a oltre 60 milioni di famiglie in più.

In questo scenario di ripresa gli albergatori e tutto il settore turistico italiano dovrà iniziare a operare cambiamenti importanti per intercettare la nuova domanda asiatica. Un’occasione da non ignorare, utile per aggiornare le proprie offerte, partendo dalla digitalizzazione dei pagamenti e dei servizi e facendo leva sulle piattaforme di comunicazione cinesi.

Una soluzione può essere l’utilizzo di Simple Booking, il CRS (Central Reservation System) di QNT, azienda leader della divisione Hospitality del Gruppo Zucchetti, che permette un’esclusiva connessione con WeChat, creando un mini program per l’hotel per entrare in contatto con i viaggiatori asiatici.
La GenerAsian mostra nuovi interessi e sarà compito nostro prevedere e adottare tutti gli aggiornamenti opportuni per scelte dalla nuova generazione di viaggiatori.