“Le agenzie di viaggio online rapiscono gli albergatori web-analfabeti” – parola di Max Starkov
12 Dicembre 2008 | 29 commentiNel suo ultimo articolo dal titolo “Orbitz, Expedia: la sindrome di Stoccolma incontra il Web”, Max Starkov di Hospitality eBusiness Strategies (HeBS) sostiene che fare pubblicità a pagamento per aumentare la visibilità dell’hotel sul sito di un’agenzia di viaggio online non abbia alcun senso; che sia solo l’ennesima prova dell’impreparazione di molti albergatori nello sfruttare le dinamiche della promozione diretta online.
Il Banner Advertising con formula Pay Per Click promosso da Expedia diventa quindi un’occasione in più per sostenere la tesi che le agenzie di viaggio online stiano danneggiando profondamente gli albergatori che le utilizzano nella loro distribuzione. I rapporti fra l’hotel e le agenzie di viaggio sarebbero addirittura la trasposizione web della "Sindrome di Stoccolma", dove la vittima del sequestro (l’albergatore definito “web analfabeta”) si innamora del rapitore (Expedia e le altre agenzie di viaggio online). Ma è proprio così?